Il lavoro
Il lavoro? ancora non lo so.
Mi hanno preso? non mi hanno detto niente.
E allora? ti ho detto, non so niente.
E allora? allora non lo so,
non lo so, non lo so, non lo so.
Ti ho portato qualche cosa che ti piacerà,
ecco il giornale e un pacchetto di sigarette
e dietro a me c’è una sorpresa,
un ospite, un nuovo inquilino:
c’è la mia ombra che chiede asilo
perché purtroppo anche stavolta
devo dirti che è andata male.
Ma non è successo niente, non è successo niente,
fai finta di niente, non è successo niente,
accendi una sigaretta, chiudi la finestra
e spogliati...
Io ti porto a nuotare,
ti faccio vedere la schiuma bianca del mare,
niente suoni, io e te soli
io e te soli, io e te soli.
Ricordi quel mattino? quando sono venuto a prenderti per andare a sposarci e quando siamo entrati in quell’ufficio... tu mi hai detto "ma dove mi hai portato?", ti ho detto "eh... ti ho portato qui per sposarti" e tu ridevi, poi poco a poco sei diventata seria e poi piangevi e io ridevo.., ti ricordi quel mattino? è come questo, ti amo come allora.
Facciamo l’amore, facciamo l’amore,
facciamo l’amore, facciamo l’amore,
facciamo l’amore...
non parlare, non chiedere spiegazioni,
non creare complicazioni,
non è cambiato niente, provvederò,
ma domani è domenica e ti porto a nuotare
fino a mezzanotte.
Il lavoro? ancora non so niente.
Mi hanno preso? non mi hanno detto niente.
E allora? e allora non lo so.
E allora? ti ripeto, non so niente,
non so niente, non lo so, non lo so,
non
lo
so.