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Come
un angelo Rivedo quella bimba bionda scendere lenta le scale e poi mia madre dire: "Vieni, vieni c'è gente!" davanti ma me dei manichini si erano già messi comodi e con le mani dietro io vendevo il personaggio mio larà larà larà ....... io recitavo a memoria poesie e mi acclamavano mille bugie tra tanti inchini tra forme inventate le vere essenze si son travasate e resta quel coro che dice che sono che sono Come un angelo......come un angelo...... Ma quale razza mai di angelo potevo essere io in mezzo a un cielo che non era fatto per essere il mio spazzare tutto in un cantuccio far di quel mondo un cartoccio e dalla larga via cercar la dimensione mia più in là più in là solo più in là e poi scoprir che c'è un'altra poesia se chiami gli altri per correre via ad inventare una nuova canzone per cui saremo davvero persone senz'altro persone e non essere più come angeli...... come angeli....... Storia di un sorriso Il mio passo va lungo il fiume torbido il mio passo va penso ad un'età e a questo mondo dove va sto parlando ma scheletriti gli alberi non sentono muore il mondo intorno ma di là che cosa vedo ma piano piano ecco il suo sorriso piano piano un pò più piano e più forte fortissimo sciogliersi insieme dai vincoli come volatili come cavalli liberi e che cos'è che sento precipito dentro le valanghe sopra i pregiudizi scendono. Dalla mano mia cade piano il libro di psicologia formule sull'uomo per cercare un pò di buono l'ansia cresce e va corre l'inflazione della realtà ma di là del fiume che succede che succede con un sorriso e quattro braccia giovani la soluzione di problemi inutili con un sorriso e poi stringendosi si sono tolti dai vincoli come volatili come cavalli liberi e che cos'è che sento precipito dentro le valanghe sopra i pregiudizi scendono E poi viaggiai Palmo a palmo percorrevo quella strada di campagna che mi portava diretta lì alle tue braccia nella tua stanza giovani giochi ero un fantasma tra le tende quando stringevo la giacca tua ero un'adolescente ero la tua bambina tra le tue mani creta io mi confacevo a te e poi viaggiai la vita toccherò per nascere la via mi aprì.....tra spiagge vergini riportandomi alle origini io restituisco me a me stessa E nella schiuma di false realtà dove dimora l'umanità uomo ti perdi e con te se ne va la superiorità e nasce il volto mio dalle tue braccia scivolo rapito dalla vita e poi viaggiai la vita toccherò per nascere la via mi aprì.....tra spiagge vergini riportandomi alle origini io restituisco me a me stessa e poi viaggiai....e poi viaggiai Un'anima di sughero Un'anima di sughero asciutto e priva di peso ecco che cos'ero né triste né innocente né allegra vivevo le ore immaginate a pensare cosa fosse l'amore immobile violenza piacere bellezza chi siete mai vedevo intorno a me la natura era senza colori gli alberi neri gli uccelli frettolosi nel cielo uo....uo....uo....uo..... E dopo l'impressione di trasformare in valzer gli istanti con lui davanti la voglia di acchiappare la vita coi denti e poi lasciarsi andare e viaggiare sulle braccia del vento dormirgli accanto sentire salire salire calore e dopo dare dare e poi dare senza regola dare e cogliere il grido che da dentro mi prende uo....uo....uo.....uo..... Addio Lui ancora lì fra cianfrusaglie la speranza si raccoglie ma poi d'un tratto io addio soltanto addio gli ultimi sguardi e dentro me rumori sordi rumori sordi la nostra immagine sfocata dietro me rivedevo i momenti i vissuti secondi lo sguardo maschio suo distrattamente poi altre donne vedeva nuove forme cercava Ora fuori non piove più ma il selciato è ancora bagnato e può specchiarmi un pò così mi racconterò perché gli ho detto addio l'ho voluto io che cercavo la felicità a me legandolo sempre più legandolo così mi disse che gli toglievo l'aria e gli ponevo dei limiti e chiedeva la libertà che potevo rispondere io se non addio soltanto addio gli ultimi sguardi e dentro me rumori sordi rumori sordi Ti avevo chiesto solo di toccarmi Lo sguardo mio dal viso suo si sposta e sulle cose va si spande la mia fantasia coprendo la sua realtà e quello raccontava forse la sua storia i suoi problemi e cosa ricercasse ora ma io dov'ero dov'ero dov'ero io le forme grigie del passato ormai me l'hanno insegnato a cosa sia servito aver fatto e costruito adesso domandava solo sensazioni e lui rendeva invece le mie mani che hai che hai che hai ti avevo chiesto solo di toccarmi gli risposi io per risolvere il travaglio mio gli dicevo io accarezzami nell'oblio gettami di parlare smetti E lui povero caro lui continuava a cercarmi a domandarmi cosa c'era cosa mi prendeva capire non poteva la sua virtù qual'era tacere accarezzarmi e basta e invece lui che hai che hai che hai che hai ti avevo chiesto solo di toccarmi gli risposi io per risolvere il travaglio mio gli dicevo io accarezzami nell'oblio gettami di parlare smetti Fantasia Stanco il sentimento si è rinchiuso in me roccia in mezzo al vento è l'anima la spontaneità per spiegare me ha raggiunto già l'inutile fantasia spazio per sentirmi mia fantasia di emozioni e delusioni credere poi ricredersi e tutto sommato dopo scegliersi sola io sola io intreccio le mie mani sola io sola io fiducia nel domani mio fantasia spazio per sentirmi mia fantasia di emozioni e delusioni credere poi ricredersi e tutto sommato dopo scegliersi sola io sola io intreccio le mie mani sola io sola io fiducia nel domani mio Ma lasciati andare No vi prego lasciatemi stare lasciatemi sono stanca mi sento male rimango a casa dai ragazzi non preoccupatevi divertitevi e sarà per un'altra volta sicuro ma lasciati andare e con noi rivivrai volerai ma lasciati andare due carezze di vento e poi viaggerai vi ringrazio ragazzi ma i vostri gesti non li sento vibrare no non mi chiamano se non avessi le gambe così pesanti verrei con tutti quanti o forse meglio le sfrutterei per andare mi spiace amici ma non posso arrendermi adesso che fare che alternativa avete voi pupazzi pure voi legati a un fil di fumo è troppo tardi per sentire qualcuno la fierezza che andate via cede il posto all'ironia tutti quei visi così buffi così lontani avrei voluto soffiarli via insieme a questa anima mia e volteggiare nel nulla poi senza più fili ma lasciati andare e con noi rivivrai volerai ma lasciati andare due carezze di vento e poi viaggerai Morta per autoprocurato aborto La stanza tua piena di fiori e due coltelli i testimoni di un rito che non ha padroni un rito l'unico rimedio a libertà negate a volontà spezzate in mezzo al sangue lei per terra vinceva la sua guerra senza parlare senza accusare dei suoi tre mesi di dolore di rancore di timore ecco l'immagine e tutto a un tratto mi sembra assurdo le strade son di burro si scivolava si sprofondava che si faceva noi Dov'è il coraggio di continuare a dar la vita tra le macerie se la gente non ci sente più forse daranno un paradiso a donne come lei che così han deciso e in tutta questa distruzione io cerco un'altra direzione ma sono già troppo lontana quel coso brucia dentro me dentro di me dentro di me si torce l'anima cos'è successo che cosa resta adesso che cosa suono io le grida spaesate le mani morsicate sue....... Il pastore Canuto il volto bastone accanto è lui il pastore di ogni tempo il monte nuovo lo raggiungerà e indietro non tornerà indietro le case basse le cose ingiuste il ritmo lento della voce sapori odori aromi fermati e imbalsamati indietro i suoi dolori ignoti indietro morte e guerra indietro il mito della terra indietro il mito della terra e poi salire in alto dove il silenzio è favola e liberare l'anima e liberare l'anima e liberare l'anima lontana l'isola voci gridi togliere tutte le radici e camminare avanti a lunghi passi falcanti i boschi oscuri a me davanti e niente più ripensamenti lasciare tutto quanto per ricominciare il mondo poi sedersi su una pietra e ripensare a un'esistenza lontana ormai la sofferenza lontana ormai la prepotenza ed arrivare in alto dove il silenzio è favola e liberare l'anima e liberare l'anima e liberare l'anima...... |