1968-1978: Gli anni del femminismo

1968
Le studentesse partecipano alla contestazione nelle università e nelle scuole. Nei gruppi della Nuova Sinistra e nel Movimento Studentesco, che affidano alle ragazze soprattutto funzioni di segretariato o assistenza, gli "angeli del ciclostile" maturano l’analisi della specifica condizione femminile, le esigenze di liberazione e autonomia. Nascono i primi collettivi femminili: gruppi sporadici, ispirati al femminismo americano ed europeo.

1969
Le lavoratrici partecipano alle forti lotte sindacali. Ci si avvia alla parità nel sistema previdenziale.
A Roma, all’università, i collettivi femminili del Movimento Studentesco presentano una propria "Proposta di piattaforma politica" per "una reale partecipazione della donna al processo rivoluzionario".

1970
A Roma nasce il Movimento di Liberazione della Donna, federato al Partito radicale; persegue "la liberazione oltre I’emancipazione;
A Milano e Roma nasce Rivolta Femminile, gruppo che sostiene la separazione dagli uomini, rifiuta ogni forma di organizzazione, di gerarchia e di pubblicità, si vuole autonomo da ogni partito o corrente politica, si esprime attraverso "gruppi di autocoscienza" o "piccoli gruppi" e darà origine ai collettivi di Lotta Femminile. Il manifesto "Sputiamo su Hegel" di Carla Lonzi, ne diffonde le teorie.

1971
26 febbraio. A Roma, nasce il Fronte Italiano di Liberazione Femminile, di ispirazione marxista, collegato alla Lega per i diritti dell’uomo. Si propone la totale occupazione femminile, un "nuovo tipo di famiglia aperta", l’autogestione della maternità. Avrà vita relativamente breve.
27 febbraio. A Roma, si riunisce al Teatro Centrale il 1°Congresso del MLD. il 5 marzo, il Movimento annuncia una campagna per la raccolta delle firme necessarie a presentare un progetto di legge d’iniziativa popolare per l’aborto libero e gratuito, e per la liberalizzazione della propaganda dei mezzi anticoncezionali.
Marzo. A Trento, si costituiscono all’Università i Gruppi Femminili autonomi dal Movimento Studentesco, "Cerchio spezzato". Sostengono che"solo un movimento organizzato e autonomo delle donne può avviare un effettivo processo di liberazione".
Maggio. Nasce a Padova il movimento di Lotta Femminile (poi Lotta Femminista).
8 maggio. A Roma, in piazza Navona, le femministe festeggiano la Festa della Mamma chiedendo "maternità come libera scelta, non come catena imposta" e organizzando una mostra sulla mercificazione della donna nella pubblicità.
4-5 dicembre. A Bologna, si riunisce la prima Conferenza nazionale della Lega delle Donne Comuniste, collegate alla filocinese Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-Ieninisti). Vengono approvati una nuova legge per la tutela della lavoratrice madre e un piano nazionale per gli asili-nido. Viene abolito l’articolo 553 del codice penale che vieta la propaganda degli anticoncezionali.

1972
8 marzo. A Roma, in Campo dei Fiori, la polizia carica con durezza le partecipanti a una manifestazione femminista, tra le quali vi è l’attrice americana Jane Fonda. Viene seriamente ferita Alma Sabatini.
Aprile. A Padova, Lotta Femminile organizza un convegno sui tema "Salario per il lavoro domestico". Luglio. A Padova, nasce da Lotta Femminile-Lotta Femminista il Collettivo Internazionale Femminista, cui si deve l’analisi più interessante e nuova del rapporto donna-lavoro e della famiglia come "centro di produzione di forza-lavoro". Avanza, anche attraverso l’azione del Comitato Veneto, la richiesta di salario per il lavoro domestico.

1973
10 febbraio. A Roma, in un’aula della Facoltà di medicina all’università, Giselle Halimi, avvocato nel famoso processo per aborto di Bobigny in Francia, tiene una conferenza sull’aborto, invitata dal Manifesto.
11febbraio. li deputato socialista Loris Fortuna presenta una proposta di legge abrogativa delle norme del codice penale Rocco sul reato di aborto.
7 marzo. A Roma, nella sede della mostra Contemporanea, gruppi della Nuova Sinistra (Avanguardia Operaia, Avanguardia Comunista, Lotta Continua, Manifesto) aprono per la prima volta in pubblico un dibattito sulla questione femminile.
15 maggio. A Roma si costituisce l’associazione La Maddalena. Riunisce in un unica sede un Teatro femminista, una libreria-biblioteca femminista, la redazione del mensile femminista Effe.
5 giugno. A Padova, il processo per aborto a Gigliola Pierobon diventa occasione di manifestazioni a favore dell’aborto libero e di dibattiti sulla questione. Lara Foletti, Aima Sabatini e Antonella Del Mercato si autodenunciano per aborto in segno di solidarietà.
7 luglio. A Roma, alla facoltà di magistero dell’università, il gruppo Lotta Femminista di Padova organizza un convegno sull’occupazione femminile, cui gli uomini non sono ammessi. Studenti della sinistra spaccano una vetrata, gettano nell’aula profilattici pieni d’acqua, aggrediscono le femministe.
24 luglio. A Roma, detenute del carcere femminile di Rebibbia organizzano azioni di protesta salendo sui tetti o pernottando nei cortili.
20 settembre. A Roma e Milano, si costituisce il CISA, Centro italiano Sterilizzazione e Aborto. Si propone la riforma delle norme del codice penale sull’aborto e sulla sterilizzazione; lo studio scientifico delle tecniche per l’interruzione di gravidanza e la vasectomia; l’assistenza alle donne bisognose di aborto terapeutico negli ospedali pubblici; e "oltre il lecito, il CISA aiuta ad abortire tutte le donne che lo desiderano".
1-3 novembre. A Roma si riunisce il IX congresso dell’Unione Donne Italiane, con il titolo "Dimensione Donna": l’organizzazione femminile vicina ai Partiti comunista e socialista vi affronta per la prima volta i nuovi temi imposti dal femminismo.
Viene approvata una legge per la tutela del lavoro a domicilio.

1974
27 aprile. A Roma e Milano, manifestazioni femministe a sostegno della legge di divorzio.
12 maggio. Il risultato del referendum popolare conferma la legge di divorzio.
28 giugno. A Roma, in piazza Navona, donne appartenenti al MLD iniziano il digiuno in pubblico per indurre il parlamento a discutere la nuova legge sull’aborto.
13 novembre. A Roma, l’UDI organizza, per chiedere al senato la rapida approvazione della riforma del diritto di famiglia, una grande manifestazione cui partecipano i collettivi femministi.
Novembre. A Pinarella di Cervia si riunisce il Convegno Nazionale del Movimento Femminista.

1975
Gennaio. L’UDI lancia una consultazione nazionale di massa fra le donne su un nuovo rapporto donna-maternità-sessualità e una nuova regolamentazione dell’aborto.
10 gennaio. A Firenze viene arrestato il dottor Conciani, direttore d’una clinica per aborti collegata ai CISA. Quaranta donne presenti nella clinica all’arrivo della polizia vengono incriminate. il 12 gennaio viene arrestato il segretario del Partito radicale Gianfranco Spadaccia, che si è dichiarato corresponsabile. Manifestazioni femministe di protesta a Firenze, Roma, Milano, Torino.
28 gennaio. A Roma, al Teatro Adriano, davanti a 4.000 persone partecipanti a un convegno sull’aborto, viene arrestata Adele Faccio, presidente del CISA.
16 febbraio. Faccio, Spadaccia, Conciani vengono posti in libertà provvisoria. 2.500 donne si autodenunciano per aborto.
18 febbraio. La corte costituzionale modifica con una sentenza l’articolo 546 del codice penale, sanzionando la non punibilità dell’aborto terapeutico.
Aprile. Il Partito radicale promuove una raccolta di firme per chiedere un referendum popolare abrogativo delle norme del codice penale Rocco relative all’aborto. Raccoglierà 800.000 firme.
21 maggio. A Pozzuoli viene arrestata Maria Pia Vianale, appartenente ai Nuclei Armati Proletari. Evaderà dai carcere; verra ripresa nel 1977.
Giugno. A Roma nasce il CRAC, Centro romano per l’aborto e la contraccezione. Riunisce diversi collettivi femministi e le commissioni femminili di Lotta Continua, Avanguardia Operaia, Partito di Unità Proletaria per il comunismo. Intende battersi per consultori autogestiti e controllati dalle donne; organizza viaggi a Londra, dove l’aborto è legale; pratica aborti in Italia con il metodo dell’aspirazione.
5 giugno. Ad Acqui viene uccisa in uno scontro con la forza pubblica Margherita Cagol, appartenente alle Brigate Rosse.
15 giugno. A Bra, al seggio elettorale, Emma Bonino, coordinatrice del CISA, viene arrestata e poi rilasciata in libertà provvisoria.
9 luglio. A Roma viene uccisa dalla polizia Anna Maria Mantini, appartenente ai Nap.
6 ottobre. A Roma un gruppo di femministe denuncia, chiedendo il taglio di alcune sequenze o il sequestro, il film Life Size di Luis Berlanga, contenente "scene di indicibile violenza, con dovizia di rapporti sadici, contro la donna", simboleggiata da una bambola di gomma.
Novembre. A Pinarella di Cervia si riunisce il secondo convegno nazionale del Movimento Femminista.
6 dicembre. A Roma ventimila femministe sfilano in corteo per rivendicare la liberalizzazione dell’aborto.
Viene approvata la riforma del diritto di famiglia e la legge sui consultori.
Viene anticipata dai 21 ai 18 anni la maggiore età.

1976
20 gennaio. A Milano manifestanti femministe irrompono nel Duomo, occupandolo brevemente.
18 febbraio. A Roma primo sciopero femminile nelle scuole medie, organizzato dal coordinamento delle studentesse.
2 aprile. Alla Camera la Democrazia cristiana e il Movimento sociale italiano votano contro l’articolo 2 del testo unificato della nuova legge sull’aborto, da marzo in discussione, ristabilendo la natura di reato dell’aborto e vanificando il compromesso parlamentare faticosamente raggiunto dai partiti.
3 aprile. A Roma cinquantamila donne manifestano per protestare contro la bocciatura della nuova legge sull’aborto. Alla manifestazione, promossa dalle femministe, partecipa per la prima volta l’UDI.
30 giugno. A Latina si celebra il processo contro Angelo lzzo, Gianni Guido e Andrea Ghira, colpevoli di aver violentato, ferito e torturato in una villa del Circeo Donatella Colasanti e Rosanna Lopez, che ne è morta. Il processo diventa occasione di protesta femminista contro la violenza maschile e lo stupro.
10 luglio. A Seveso una nube velenosa carica di diossina fuoriesce dalle condotte di scarico della fabbrica chimica lcmesa e invade i circostanti comuni infettando persone, case, animali, terreno, facendo ammalare di cloracne i bambini. Intorno alla richiesta di aborto terapeutico per le donne incinte della zona, si sviluppa una forte lotta dei movimenti femminili e femministi.
Ottobre. Il MLD lancia un ‘iniziativa parlamentare e popolare per una legge che riservi alle donne la metà dei posti di lavoro disponibili.
7 ottobre. A Verona si celebra il processo contro Roberto Pavan e Remigio Masin, colpevoli di aver violentato Cristina Simeoni. Il processo diventa atto d’accusa contro lo stupro e contro il pregiudizio antifemminile del tribunale, occasione di manifestazioni e dibattito femminista.
21 ottobre. A Roma le detenute del carcere femminile di Rebibbia organizzano un’azione di forte protesta per l’applicazione della riforma carceraria.
15 novembre. A Bologna, durante la conferenza d’organizzazione del Partito d’unità proletaria, gruppi consistenti di femministe annunciano la decisione di lasciare il partito. La difficoltà di essere insieme militanti di partito e militanti femministe ha già provocato fratture al congresso di Lotta Continua e defezioni da Avanguardia Operaia.
27 novembre. A Roma diecimila femministe sfilano in corteo notturno per protesta contro la violenza maschile sulle donne, scandendo lo slogan "riprendiamoci la notte".
Dicembre. A Paestum si riunisce il terzo convegno nazionale del Movimento Femminista.

1977
21 gennaio. La camera approva la nuova legge sull’aborto.
26-27 febbraio. A Roma, durante l’occupazione dell’università, il problema della violenza praticata dai gruppi di Autonomia Operaia induce le studentesse femministe ad assemblee separate, e crea fratture tra le stesse femministe.
A Padova le universitarie femministe debbono difendere la propria "occupazione autonoma" dalle violente reazioni dei compagni.
4 marzo. A Milano tre donne invadono e devastano gli uffici della ditta Bic per denunciare lo sfruttamento da parte dell’azienda del lavoro nero femminile.
8 marzo. Durante le manifestazioni per la Giornata della donna emerge un gruppo di femministe adolescenti rivendicante la Violenza Femminista, collegato ad Autonomia Operaia.
31 marzo-4 aprile. A Roma il processo contro gli stupratori di Claudia Caputi riunisce migliaia di femministe davanti al tribunale e in manifestazioni di protesta.
13 maggio. A Roma, durante una manifestazione, viene uccisa dalla polizia Giorgiana Masi.
9 giugno. Il Senato respinge la nuova legge sull’aborto.
10 giugno. A Roma cinquantamila donne sfilano in corteo in due manifestazioni dì protesta contro il voto del Senato, organizzate dall’UDI insieme con i collettivi femministi e dal MLD.
21 giugno. A Roma, un "commando" di ragazze ferisce a colpi di pistola nelle gambe il preside della facoltà universitaria di economia e commercio.

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