FRED BONGUSTO

Nato a Campobasso nel 1935 Alfredo Buongusto abbreviò il suo nome in Fred Bongusto quando si dedicò al mondo dello spettacolo. Fred in quei primissimi anni sessanta, girava le balere della nostra costa, riscuotendo consensi da parte del pubblico per quella sua voce intonata, potente e a volte quasi sussurrata, che gli valse l’appellativo di “cantante confidenziale”. Una volta, prima degli anni ‘60, il cantante confidenziale era quello che, in una sala a luci fioche, cantava per un pubblico che mentre sorseggiava un liquore lo ascoltava, a volte distrattamente, a volte con grande interesse. Il cantante sussurrava motivi calmi e seducenti, accompagnato da un’orchestrina che, a basso volume, ne accentuava i momenti vocali più salienti. Fred Bongusto fu forse l’unico che rilanciò questo tipo di intrattenimento e il pubblico mostrò interesse per lui. Un giorno fu ascoltato dal maestro Gorni Kramer, tramite il quale riuscì ad ottenere un contratto discografico per l’etichetta Primary, un’affiliata della RiFi. Lo stesso Kramer scrisse per lui il primo disco di successo, utilizzandone il brano anche come sigla-Tv; la canzone si intitolava Amore fermati, era il 1963 ed il pubblico apprezzò notevolmente l’interpretazione, tanto che il brano arrivò tra i primi nella classifica settimanale e fu il 23° disco più venduto per quell’anno. Da quel momento, il successo non lasciò Bongusto, che si fece sempre apprezzare, soprattutto da un pubblico adulto, con brani come Doce doce e Malaga. Il 1964 diventò l’anno della consacrazione per il cantante: si presentò al “Disco per l’Estate” con una canzone che negli anni è diventata un emblema del periodo. Il brano era Una rotonda sul mare e raggiunse in quell’estate il 10° posto nella classifica settimanale (28° disco più venduto del ‘64). Anche il 1965 fu un anno non indifferente per le sue canzoni, tanto che Frida, ma soprattutto Aspetta domani e Se tu non fossi bella come sei, arrivarono fra i primi posti delle classifiche. Il suo repertorio era quasi esclusivamente ignorato dai giovanissimi, rapiti da sonorità di tutt’altro genere, ma era ormai diventato un classico per molti appassionati. I dischi di Bongusto venivano acquistati dai suoi fan a scatola chiusa, senza neanche ascoltarli prima. Ancora nel 1966 Fred si presentò al “Disco per l’Estate”, con una canzone molto efficace dal titolo Prima c’eri tu e, dopo un’estenuante concorrenza, riuscì a vincere quell’edizione. Non ebbe fortuna invece a Sanremo, nel 1967: Gi, la sua canzone, non venne neppure ammessa in finale. Negli anni successivi, consolidatosi ormai il personaggio, molte sue canzoni si fecero largo presso il pubblico. Difficilmente Bongusto si accostava alle mode musicali del momento, eccezion fatta quando nel 1968, con l’imperante ed ossessivo ritorno in massa dello stile “anni trenta” - non solo in campo musicale - si concesse una tentazione: incise il brano Pollo a Detroit, quello ormai famoso di “... spaghetti, pollo insalatina...”, riscuotendo grandi consensi. Anche quando ebbe il coraggio di confrontarsi con “The Voice” Frank Sinatra, interpretando la versione italiana della sua Over and over, dal titolo Ore d’amore, sostenne bene il confronto. (Claudio Scarpa)
Dopo una parentesi non troppo fortunata nel Clan di Celentano interpreta due sigle televisive di successo: Quando mi dici così con Minnie Minoprio e Petrosino dell’omonimo film tv. Negli anni ‘70 si dedicò attivamente alla composizione di colonne sonore, soprattutto per i film di Alberto Lattuada (Venga a prendere il caffè da noi, Le farò da padre, La cicala) e di Salvatore Samperi (Malizia, Peccato veniale, Fotografando Patrizia). In questo periodo sono diverse le sue tournée in Brasile (dove ha modo di incontrare i grandi Vinicius De Moraes, Tom Jobim e Joao Jilberto), Argentina e negli Stati Uniti. Contemporaneamente la sua produzione canora non conosce sosta, assestandosi all'uscita di almeno un album all'anno, fin quasi alla fine degli anni '80.