CLAUDIO VILLA |
GLI ANNI '70 e '80Ci piace ricordare Claudio Villa perchè era un uomo coraggioso, combattivo, fuori dalle righe, un artista che non ha mai accettato di farsi mettere da parte, che ha affrontato la vita, successi e contestazioni, sempre a viso scoperto. Un mattatore, il "reuccio", un animale da palcoscenico che amava il proprio pubblico che non lo abbandonò mai. Claudio Villa amava il confronto anche con i giovani che lo consideravano ormai un cantante "superato", un simbolo negativo. Ma lui è sempre stato giovane dentro. Amava andare in giro su motociclette potenti e a 60 anni sposò una 17enne. Per la cronaca il matrimonio viene celebrato da Ugo Vetere, primo sindaco comunista di Roma e fra gli invitati c'era anche Enrico Berlinguer, segretario del PCI mentre Pippo Baudo gli fece da testimone di nozze. Villa fu coerente con la sua idea di musica, nel modo di interpretarla ma era anche pronto a nuove sfide, magari ad affrontare pubblici lontani come ad esempio la Cina, in cui fece la sua prima tournèe nel 1971. Gli anni '70 di Claudio Villa non iniziarono nel migliore dei modi. Dopo alcuni tentennamenti decise di partecipare alla 20a edizione del festival di Sanremo, convinto più che altro dalla sua casa discografica. Partecipò alla gara con il brano Serenata (di Savio e Bigazzi) cantato in coppia con Tony Del Monaco. La canzone venne esclusa dalla finale nell'edizione vinta da Adriano Celentano con Chi non lavora non fa l'amore. Il 26 maggio del 1970 nel programma televisivo "Speciale per voi" condotto da Renzo Arbore, Claudio Villa decise di confrontarsi con le nuove generazioni, a modo suo, a testa alta, addirittura minacciando di "menare" un ragazzo che gli aveva dato del patetico, in realtà alcuni giovani gli dimostrarono simpatia, furono conquistati dal suo spirito sanguigno. Nel 1971 Claudio Villa partì per la sua prima tournèe cinese. Nell'aprile del 1972 accettò di partecipare alla tournèe "Incontri d'estate", in cui doveva esserci un confronto musicale tra lui e Adriano Celentano. Ma la convivenza tra i due risultò problematica e la tournèe terminò dopo poche date. Nello stesso anno si tenne al Lido di Venezia il concerto destinato a celebrare i suoi 25 anni di carriera. Al suo fianco Villa volle la grande Mina per cui mostrava, ricambiato, grande simpatia. Inutile dire che il concerto fu un successone. Così come lo furono le sue partecipazioni a "Canzonissima", durate fino al 1973, in cui arrivò sempre in finale. Uno dei successi del periodo fu il brano La cosa più bella, brano ruspante e pieno di doppi sensi, comunque assai godibile. Curiosa anche la pubblicazione (Villa era comunista e si esibì molte volte a "Feste dell'Unità") nel 1975 di un 45 giri contenente Bella ciao e Bandiera rossa. Da segnalare nel gennaio 1980 - Claudio Villa mancava dagli schermi televisivi da sette anni - la registrazione all'Auditorium di Torino di un programma televisivo in dodici puntate dedicate alla storia d'Italia, che veniva raccontata attraverso le canzoni. Per capire chi era Claudio Villa vanno raccontati i retroscena della sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo. Nel 1982 Claudio Villa chiese di partecipare al Festival. In quell'anno i cantanti erano divisi i due categorie, i "big" e le "giovani promesse della canzone" (sottoposte al giudizio degli esperti). L'organizzatore Gianni Ravera gli disse che la lista dei "big" era completa ma Villa non si arrese: se non c'è posto nei big, canterà con i debuttanti. E così Claudio Villa a 56 anni gareggiò con le "giovani proposte della canzone" - proprio lui che aveva vinto quel festival ben quattro volte - col brano Facciamo la pace, scritto da lui stesso con Remo Ferri. La canzone venne esclusa dalla finale e Villa agì per vie legali contro Gianni Ravera da lui accusato di aver truccato le classifiche del Festival di Sanremo (e non solo di quell'anno). Ritornò nuovamente a Sanremo nel 1984 con Un amore così grande però solamente come ospite d'onore. Claudio Villa morì a Roma il 7 febbraio del 1987. L'annuncio della sua morte venne dato da Pippo Baudo la sera della 37a edizione del Festival di Sanremo. Sulla sua lapide erano incise a caratteri d'oro le parole da lui volute "Vita sei bella, morte fai schifo". Claudio Villa era nato a Roma, nel cuore di Trastevere il 1° gennaio 1926. Come il titolo della sua autobiografia, uscita nel 1986 la sua è stata "Una vita stupenda".
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LA
DISCOGRAFIA |
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