VOGLIAMO
USCIRE DAI NOSTRI GHETTI!
Perché siamo qui?
Perché non sapevamo cosa fare, molto più probabilmente perché non abbiamo
2.500 lire, né vogliamo fare altri sacrifici per regalarle ai padroni
della cultura.
Ingoia la fetta più grossa degli incassi:
circa 100.000 posti-cinema di prima visione sono controllati dai circuiti
di programmazione Eci Spa (boss, Lodigiani, Pazzi, Guglielmetti), Amati
(noto esponente Dc).
Perché crediamo sia giusto che noi giovani, e più in generale tutti,
abbiamo il diritto di non essere più esclusi, di non dover fare sacrifici,
di non essere gli ultimi a fruire dei prodotti culturali.
Perché come a Milano i giovani organizzati nei quartieri da diverse
domeniche hanno attuato l’autoriduzione del biglietto del cinema, anche
noi oggi vogliamo andare al cinema pagando il biglietto autoridotto
a 500 lire.
Perché crediamo che anche questo momento di lotta faccia parte della
battaglia che vogliamo portare contro l’organizzazione della produzione
e della distribuzione della cultura oggi in Italia.
No al furto del biglietto a 2.500 lire
Oggi tutti al cinema a biglietto autoridotto a 500 lire
Collettivo culturale Primavalle
Cineforum Primavalle
Centro di cultura del Tufello
Giovani di Torrevecchia
Coord. Scuola zona nord alta
Comitato antifascista Aurelio
Circoli la Comune
Circolo giovanile piazza Igea
21/11/1976
E’ passato anche
il Natale…
Una “festa” che doveva unire tutti, ricchi e poveri, padroni e sfruttati,
chi non ha mai fatto sacrifici e chi ha sacrificato tutta la sua vita.
E’ stato un Natale di sacrifici per i proletari e di arrogante ostentazione
del lusso per i borghesi.
Anche il 1976 se ne va…i borghesi si preparano ad inaugurare, con il
Capodanno ’77, un anno di sacrifici per i proletari.
Ma…
I GIOVANI
RIFIUTANO I SACRIFICI!!
Vorrebbero
relegarci nei ghetti che ci hanno costruito, fra le grige mura di una
casa a vivere la nostra disperazione individualmente, a passare una
notte secondo i modelli di “divertimento” che vogliono imporci e a sentirci
paurosamente soli con l’unica speranza che l’anno nuovo sia “migliore”.
Ma noi sappiamo che la speranza va riconquistata giorno per giorno,
collettivamente.
Vogliamo riprenderci tutto quello che ci hanno negato, vogliamo riprenderci
la vita, gli spazi per stare insieme, la natura, la terra, il mare,
il cielo e i mille dì che verranno!!
NON RESTEREMO
NELLE NOSTRE “RISERVE”!!
Questa volta
il Capodanno sarà una notte di festa e di guerra!!
DI FESTA: perché abbiamo bisogno di stare assieme, di sentire il nostro
calore, di trovare collettivamente la voglia di lottare per cambiare
noi stessi e il mondo, per vincere la disperazione e organizzare il
sogno.
DI GUERRA: perché non siamo disposti a sacrificare la nostra vita, la
nostra fantasia, per i padroni. E vogliamo urlarlo nei loro cervelli,
con tutta la nostra disperazione, con tutta la nostra gioia di vivere!
I tam-tam
dei circoli giovanili chiamano a raccolta tutte le tribù dei giovani,
emarginati, disoccupati, apprendisti, “drogati”, militanti e militanti,
i vecchi e i bambini, gli animali per la festa della nuova luna!
TUTTI
A PIAZZA FARNESE IL 31 DICEMBRE
PORTIAMO TUTTI I COLORI DELLA NOSTRA FANTASIA E DELLA NOSTRA
RABBIA, DELLA NOSTRA CREATIVITA’!
E ANCHE VERNICI, PENNELLI, STRUMENTI MUSICALI, TORCE, PANETTONI, SPUMANTI,
E…
I CIRCOLI GIOVANILI
Roma,
30 Dicembre 1976
Cip via dei Latini 80
Ci siamo rotti
i hoglioni d’esse presi peicculo tutto l’anno da questi merdaioli!!
Un si ‘ole passà la fine di kest’anno indò vorrebbero che s’andesse
a buttavia e sordi (che poi un s’è mà visto).
A Firenze c’è pohi circoli, ma di giovani proletari incazzati ce n’è
un monte.
Gli è da prima di Natale ke s’è visto la gente di merda a riempire e
negozi di ccentro e noi s’era solo a vedelli.
‘io ladro! A Capodanno la solita gente la sarà ingozzassi sulla (s)palle
de disgraziati. E noi indò si sarà?
A tirallo ‘nculo alla maiala di so mà! (siccome c’è la rima siamo ‘ncazzati
più di prima).
No, momento, a parte gli scherzi, e ci si trova alle novemmezzo in piazza
S. Croce pevvedè se insieme il 31 dicembre ci si diverte di più.
e circoli giovanili
di
Vintone-Scandicci, S. Croce e gruppi di compagni di s. Lorenzo, le Tre
Pietre e Sesto
INCAZZATI COME POCHE VORTE
24-12-76
via Micheli 2, Firenze
FESTA
CONTRO I SACRIFICI
A TUTTI I COMPAGNI,
AI LAVORATORI, AGLI STUDENTI, ALLE DONNE E AGLI EMARGINATI
Negli ultimi
mesi è ripresa la lotta contro la miseria e l’emarginazione a cui ci
costringono i padroni e il governo Andreotti. Un forte movimento s’è
sviluppato in tutte le città ed ha trovato nelle università occupate
un momento importante di aggregazione e di organizzazione, contro i
“sacrifici” che ci impongono con il carovita, i decreti legge, il blocco
dei salari, contro al disoccupazione e il lavoro nero, contro i “ghetti”
e la militarizzazione dello stato, contro la repressione e la criminalizzazione
delle lotte, contro al divisione dei ruoli e lo sfruttamento della donna.
I padroni hanno pilotato questa crisi per aumentare i loro profitti,
per costringere tutti i lavoratori a pagarne i costi. La crisi è solo
per i proletari costretti sempre più alla fame, mentre i borghesi continuano
la loro vita lussuosa alla faccia dei nostri sacrifici.
Il Pci e i vertici sindacali tengono in piedi questo governo che è peggio
del governo Tambroni, e si prodigano nella difesa di queste istituzioni
garanti dello sfruttamento capitalista. La stampa, dall’Unità al Scolo
d’Italia, la Rai-tv, tutti gli organi d’informazione hanno lanciato
una campagna di linciaggio contro il movimento che in questo ultimo
periodo ha rappresentato l’unica opposizione di classe al governo e
ai padroni. Hanno dato dei “provocatori” e “fascisti” a migliaia di
compagni che sono scesi in piazza contro la disoccupazione, lo stato
criminale, lo sfruttamento. Hanno incarcerato quasi 1.000 compagni accusati
di lottare contro la barbarie dello stato socialdemocratico. Hanno condannato
a 9 anni il compagno Panieri, innocente, solo per mettere paura ai rivoluzionari.
Hanno assassinato il compagno Francesco Lo russo, e ferito gravemente
decine di compagni, per non smentire la violenza poliziesca su cui si
regge il potere. Hanno mandato i carri armati contro gli studenti comunisti.
Chi sono i veri provocatori? Chi lotta per il comunismo contro questa
società di merda o chi difende questa società, contro il comunismo?
Compagni, hanno scritto e detto che questo movimento di classe usa la
“violenza” come metodo di lotta e che vuole abbattere le istituzioni
democratiche. I lavoratori, i giovani, gli emarginati, sono stanchi
di subire la violenza di questa società, sono stanchi di contare i propri
morti per mano dei fascisti e della polizia, sono stanchi di vedere
impuniti i ladri di stato come quelli della Loocked, sono stanchi di
vivere nella miseria dei ghetti. Questa è una società che si basa sulle
carceri, sui manicomi criminali, sulla polizia e sui carabinieri sempre
più addestrati, sui servizi segreti, sulle leggi speciali, sugli omicidi
bianchi, sulla disoccupazione, è una società che si basa sulla violenza.
Contro lo
sfruttamento, il lavoro nero, la disoccupazione, la violenza di stato,
la repressione poliziesca, le carceri e i manicomi.
Contro l’emarginazione sociale, i ghetti militarizzati, la droga che
uccide, la miseria cronica.
Contro il governo democristiano Andreotti, i revisionisti che lo appoggiano,
i fascisti assassini.
Per l’unità dei lavoratori, degli studenti, delle donne e degli emarginati,
nella lotta rivoluzionaria per il comunismo.
Per il salario garantito a tutti, per lavorare meno ma tutti.
Per i servizi sociali autogestiti, per una nuova qualità della vita.
Venerdì
25 ore 17 assemblea cittadina in piazza stazione Lido, al muretto
davanti la Standa
Sabato 26 ore 17, manifestazione da piazza stazione Lido, con festa
autogestita finale
Tutte le
forze rivoluzionarie, gli organismi di base e di lotta delle fabbriche
e dei quartieri, i collettivi delle donne, devono intervenire a questa
mobilitazione indetta dai giovani organizzati.
Il circolo giovanile
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