Attentati 1979

10 gennaio - Roma. Gruppi di estremisti di destra assaltano con lancio di bottiglie incendiarie la sezione del Pci a piazza dei Mirti e provocano scontri a fuoco con le forze dell’ordine, durante i quali rimane ucciso lo studente di destra, Umberto Giaquinto, 17 anni.

10 gennaio - Roma. Stefano Cecchetti, 19 anni, studente, è ucciso da terroristi appartenenti al gruppo Compagni organizzati per il comunismo. Cecchetti è la seconda vittima delle gravi violenze scatenate in varie parti della città da estremisti di destra e di sinistra. L’episodio dell’uccisione di Cecchetti avviene in largo Rovani a Montesacro: da un’auto in corsa vengono sparati numerosi colpi d’arma da fuoco contro un gruppo di giovani e tre rimangono feriti: Maurizio Battaglia, 17 anni, Alessandro Donatore, 17 anni, e Stefano Cecchetti. Quest’ultimo è gravissimo, in ospedale viene sottoposto a un intervento chirurgico, ma non sopravvive.

15 gennaio - Varese. Franco Lansardo, medico delle carceri, viene ferito nel suo studio dalle Squadre armate proletarie.

19 gennaio - Torino. Giuseppe Lorusso, agente di custodia, è ucciso in un agguato teso da Prima linea.

21 gennaio - Genova. Guido Rossa, 45 anni, operaio, delegato sindacale dell’Italsider, membro del direttivo della Flm, iscritto al Pci, viene assassinato da un commando delle Brigate rosse mentre si reca al lavoro. Ad uccidere Rossa è stato il brigatista Riccardo Dura, ucciso poi in un conflitto a fuoco con la polizia, il 28 marzo 1980, in via Fracchia a Genova assieme ad altri 3 terroristi: Anna Maria Ludmann, Lorenzo Betassa e Piero Panciarelli.

23 gennaio - Napoli. Un commando delle Unità combattenti comuniste irrompe nello studio del medico Mauro Carmignoli e lo ferisce alle gambe con due colpi di pistola.

24 gennaio - Milano. In un agguato delle Squadre proletarie di combattimeuto per l’esercito di liberazione comunista, viene ferito alle gambe Battista Ferla, capo infermiere, sindacalista della Cisl.

25 gennaio - Roma. Giuseppe Nicolino Nusco, medico, viene ferito dai Compagni organizzati per il comunismo.

29 gennaio - Milano. Emilio Alessandrini, sostituto procuratore della Repubblica di Milano, è ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre al volante della sua auto è fermo ad un semaforo di viale Umbria, angolo via Muratori, dopo aver accompagnato il figlio a scuola. L’omicidio è rivendicato da Prima linea. Qualche mese dopo vengono arrestati due giovani: Walter Andreatta, 22 anni, e Giuseppe Crippa, 23 anni. Nell’ottobre del 1980 vengono arrestati altri due terroristi di Prima linea: Michele Viscardi, 24 anni, e Maria Teresa Conti, 23 anni.   Per il delitto Alessandrini vengono spiccati mandati di cattura per Marco Donat Cattin (poi arrestato in Francia), Sergio Segio e per Nicola Solimano. Sono incriminati anche Bruno Palombi Russo e Marco Fagiano.

1 febbraio -Torino. Il medico delle carceri Nuove, Orazio Romano, viene ferito alle gambe in un agguato teso dalle Squadre armate proletarie di combattimento.

1 febbraio - Cremona. Terroristi a bordo di un’auto sparano e feriscono i carabinieri Raffaelle Sardiello e Camillo Mancini.

5 febbraio -Torino. La vigilatrice carceraria Raffaella Napolitano viene ferita da un commando di Prima linea.

16 febbraio - Venezia. Lino Sabbadini, proprietario di macelleria, è ucciso da un commando di terroristi appartenenti ai Proletari armati per il comunismo.

16 febbraio - Milano. Pierluigi Torregiani, orefice, viene ucciso da quattro terroristi appartenenti ai Nuclei armati per il comunismo mentre sta uscendo dalla sua gioiellenia alla Bovisa. I terroristi sparano anche su uno dei suoi tre figli adottivi, Alberto, di 14 anni, che rimane paralizzato.

28 febbraio -Torino. Alcuni cittadini segnalano alla polizia movimenti sospetti di alcuni giovani. Un gruppo di agenti perlustra dei negozi identificando le persone presenti. All’ingresso del bar-ristorante "Dell’Angelo" in via Paolo Veronese 340, nel quartiere periferico di Madonna di Campagna, non appena gli agenti, muniti di giubbotti antiproiettili, stanno per entrare, sono investiti da colpi di arma da fuoco sparati da un giovane ed una ragazza che si trovavano all’interno. Un poliziotto, Antonio Nocito, rimane ferito non gravemente, gli altri agenti rispondono al fuoco uccidendo i due giovani: Matteo Caggeggi, 23 anni, operaio Fiat, e Barbara Azzaroni, 29 anni, maestra d’asilo, appartenenti alla Brigate rosse.

3 marzo - Roma. L’agente di custodia Miro Renzaglia viene fenito a rivolverate in un agguato teso dal Nucleo antifascista "Roberto Scialabba".

5 marzo - Roma. Un commando del Gruppo comunista per il contropotere territoriale con cinque colpi di rivoltella ferisce il prof. Paolo Signorelli, ex-esponente del MSI.

9 marzo -Torino. Emanuele Iurilli, 19 anni, studente, viene ucciso in un agguato da un commando di Prima linea. Nell'agguato rimane ferito gravemente l’appuntato di ps Gaetano D’Angiullo.

13 marzo - Bologna. Gabriella Fava, 50 anni, domestica, rimane uccisa in un attentato compiuto da appartenenti all’organizzazione terrorista Gatti selvaggi contro la sede dell’Associazione della Stampa di Bologna.

13 marzo - Bergamo. Giuseppe Guerrieri, 50 anni, appuntato dei cc, viene assassinato sotto gli occhi del figlio Mauro di 13 anni. Il delitto avviene davanti allo studio del medico condotto di Città Alta, Pier Sandro Gualteroni, dove l’appuntato stava accompagnando il figlio. Due giovani armati di pistola tentano un’irruzione nell’ambulatorio: Guerrieri ne affronta uno, il terrorista spara e l’appuntato stramazza a terra davanti al figlio. L’omicidio viene rivendicato da Guerriglia proletaria. Vittima designata era il dottor Gualteroni.

14 marzo - Torino. Un commando delle Brigate rosse ferisce alle gambe Giuliano Farina, 44 anni, dirigente della Fiat.

15 marzo - Trapani. Mario Maiorana, maresciallo, addetto ai servizi informativi della Mobile, viene ferito a colpi di lupara alle spalle dalle Brigate rosse. Gli inquirenti hanno dubbi sulla autenticità della rivendicazione.

21 marzo - Cuneo. Attilio Dutto, industriale, è ucciso dalle Brigate rosse mentre era al volante della propria auto.

21 marzo - Padova. Oddone Longo, militante del pci, presidente dell’istituto di lettere dell’Università padovana, viene ferito da colpi di spranga di ferro in un agguato delle Ronde proletarie armate.

26 marzo - Napoli. A Casonia le Brigate rosse feriscono alle gambe con alcuni colpi di rivoltella, l’agente di custodia Giacomo Vegliante.

29 marzo - Roma. Italo Schettini, imprenditore edile, consigliere provinciale della Democrazia cristiana, viene ucciso in un agguato delle Brigate rosse.

30 marzo - Roma. Un commando di terroristi, appartenenti all’organizzazione denominata Neofascisti rivoluzionari, ferisce alle gambe nella propria abitazione lo studente Roberto Ugolinelli, appartenente a Lotta continua.

12 aprile - Vicenza. A Thiene tre giovani appartenenti ad Autonomia operaia, Angelo del Sarto, 25 anni, operaio, Alberto Graziani, 21 anni, studente universitario, e Maria Antonietta Berna, 21 anni, studentessa, restano dilaniati da un ordigno che stanno preparando per compiere un attentato.

19 aprile - Roma. Ciro Principessa, 20 anni, studente, militante del pci, è ucciso a coltellate da un estremista di destra, Claudio Minetti, davanti alla sezione del Pci di via Gabrio Serbelloni a Torpignattara.

24 aprile - Genova. Le Brigate rosse feriscono alle gambe Giancarlo Dagnino, segretario amministrativo della Democrazia cristiana genovese.

24 aprile - Torino. Franco Piccinelli, redattore della Rai, iscritto alla DC, viene ferito alle gambe dalle Brigate rosse.

3 maggio - Roma. Un commando delle Brigate rosse composto da oltre 13 terroristi, assalta la sede del Comitato romano della Democrazia cristiana in piazza Nicosia. I terroristi, dopo aver messo a soqquadro la sede, si ritirano asportando schedari e altri documenti. Al sopraggiungere di una pattuglia di agenti di ps sparano raffiche di mitra uccidendo il brigadiere Antonio Mea e l’agente Piero Ollanu. Resta gravemente ferito anche l’agente Vincenzo Annunziata, 35 anni.

18 maggio - Torino. Un commando delle Squadre armate proletarie irrompe in uno studio medico e spara quattro colpi di pistola alle gambe della dottoressa Domenica Nigra Sartori.

19 maggio - Milano. Andrea Campagna, agente di ps, appartenente alla Digos, è ucciso da un terrorista a pistolettate mentre sta passeggiando alla Barona in borghese con il futuro suocero. Il delitto viene rivendicato da Prima linea.

29 maggio - Roma. Francesco Cecchin, 18 anni, studente, aderente all’organizzazione missina Fronte della gioventù, per sfuggire ad una aggressione al Vescovio, cade da un muro e si ferisce gravemente. Muore all’ospedale il 16 giugno.

29 maggio - Genova. Enrico Ghio, consigliere regionale della DC, candidato al Parlamento europeo, viene ferito alle gambe dalle Brigate rosse.

31 maggio - Genova. Quattro o cinque terroristi appartenenti alle Brigate rosse penetrano in un’aula della facoltà di scienze politiche dell’Università e sparano alle gambe del prof. Fausto Cuocolo, preside della facolta e capogruppo della DC al Consiglio regionale.

8 giugno - Torino. Una guardia giurata della Fiat, Giovanni Farina, viene ferita a colpi di pistola sulla soglia di casa da un commando delle Brigate rosse.

23 giugno - Napoli. Un pensionato di 50 anni, invalido, Stanislao Salemme, viene ferito a colpi di pistola alle gambe da un terrorista incappucciato appartenente a Prima linea.

1 luglio - Milano. Luigi Mascagni, 24 anni, studente universitario alla facoltà di agraria alla Statale di Milano, ex-esponente di Lotta continua, è ucciso a colpi di pistola alla schiena. Il cadavere è stato trovato nel Parco Lambro. Su questo omicidio sono state avanzate due ipotesi: una di un delitto fascista (aveva ricevuto varie minacce), l’altra di un regolamento di conti nel settore dell’Autonomia.

13 luglio -Torino. Un vigile urbano, Bartolomeo Mana, che era entrato nella sede della Cassa di risparmio di Druento durante una rapina, viene ucciso con un colpo di pistola sparato da uno dei rapinatori. Per questo delitto viene spiccato un mandato di cattura per Vito Biancorosso, 22 anni,.appartenente alle Squadre proletarie territoriali.

13 luglio - Roma. Antonio Varisco, 52 anni, tenente colonnello dei cc, è ucciso da un commando delle Brigate rosse. L’agguato avviene poco dopo le 8,30 sul lungotevere Arnaldo da Brescia mentre l’ufficiale si reca al lavoro al palazzo di Giustizia, a piazzale Clodio, a bordo della sua BMW. I terroristi seguono l’auto del colonnello fino al luogo dell’agguato dove la strada si fa più stretta. Qui gli assassini lanciano due candelotti fumogeni: Varisco rallenta la marcia e viene affiancato da una delle auto dei terroristi: partono alcuni colpi sparati con un’arma a canne mozze che uccidono all’istante la vittima designata.

18 luglio -Torino. Carmine Civitate, proprietario del bar-ristorante "Dell’Angelo", di via Paolo Veronese, nel quartiere Madonna di Campagna, dove il 28 febbraio 1979 vennero uccisi Barbara Azzaroni e Matteo Caggegi, viene assassinato da un commando di Prima linea. Per questo delitto sono arrestati, nell’ottobre 1980, Michele Viscardi, 24 anni, e Maria Teresa Conti, 23 anni.

18 settembre - Torino. Giuseppe Rovito, agente di custodia, viene ferito da colpi d’arma da fuoco da ignoti.

21 settembre -Torino. Carlo Ghiglieno, ingegnere, responsabile del settore pianificazione e presidente del comitato guida del progetto logistico della Fiat, è assassinato da un commando di Prima linea. Nell’ottobre 1980 vengono arrestati Michele Viscardi, 24 anni, e Maria Teresa Conti, accusati di questo e di altri delitti.

26 settembre - Padova. Il prof. Angelo Ventura, docente di storia all’Università padovana, socialista, viene ferito da terroristi del Fronte comunista combattente.

4 ottobre - Torino. Cesare Varetto, responsabile delle relazioni sindacali della carrozzeria Fiat Mirafiori, viene ferito alle gambe dalle Brigate rosse.

5 ottobre - Torino. L’amministratore delegato della Praxi, Piercarlo Andreoletti, è ferito alle gambe da un commando di PL.

9 ottobre - Padova. Roberto Cavallaro, studente, simpatizzante del Gruppo sociale polesano, è ucciso in un agguato dai Nuclei armati rivoluzionari. Gli inquirenti esprimono dubbi sull’autenticità della rivendicazione.

31 ottobre - Roma. L’appuntato di ps Michele Tedesco, mentre rientra a casa dopo il lavoro, è fatto oggetto di un attentato da quattro terroristi delle Brigate rosse. L’agente viene prima ammanettato e legato alla ringhiera delle scale poi ferito alla spalla con quattro colpi di pistola con il silenziatore.

9 novembre - Roma. Michele Granato, 24 anni, agente di Ps, della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di San Lorenzo, è ucciso in un agguato mentre sta accompagnando a casa la fidanzata, Ornella Ornelli, 18 anni. L’agente viene colpito a morte da colpi d’arma da fuoco sparati da una giovane coppia apparentemente abbandonata ad effusioni. Il delitto viene rivendicato dalle Brigate rosse. L’agente Granato aveva tra l’altro svolto indagini sul Collettivo di autonomia di via dei Volsci.

21 novembre - Genova. Vittorio Battaglin, 44 anni, maresciallo dei cc, e Mario Tusa, 26 anni, carabiniere, sono uccisi da un commando delle Brigate rosse mentre stanno bevendo un caffè nel bar "Da Nino" a Sampiendarena.

27 novembre - Roma. Domenico Taverna, maresciallo di ps, è ucciso in un agguato delle Brigate rosse in via Chersi.

30 novembre - Roma. Tre donne e due uomini dei Reparti proletari per l’esercito di liberazione comunista, irrompono nello studio del ginecologo Giulio De Fabritis in via Tuscolana, 763. Dopo aver immobilizzato e rapinato i pazienti, uno dei cinque terroristi esplode un colpo di pistola trafiggendo le mani del professionista che erano state legate dietro la schiena.

7 dicembre - Roma. Mariano Romiti, 52 anni, maresciallo di ps, dirigente della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Centocelle, impegnato anche sindacalmente, muore in un agguato teso dalle Brigate rosse. L’agguato avviene poco dopo le 8 quando esce di casa, in via Cassioli, nel quartiere Don Bosco, per recarsi al lavoro: tre uomini e una donna gli sparano a bruciapelo alle spalle. Trasportato all’ospedale San Giovanni vi giunge cadavere.

7 dicembre - Torino. Un commando delle Ronde proletarie ferisce alle gambe nel suo stabilimento l’industriale Pietro Orecchia, 34 anni.

11 dicembre - Torino. Un commando di Prima linea composto di una decina di terroristi irrompe nell’Istituto di amministrazione aziendale Valletta, in via Ventimiglia, e ammassa 190 tra docenti e allievi nell’auditorium dell’istituto, sotto la minaccia delle armi spianate. Poi preleva 4 insegnanti e dirigenti della Fiat e uno della Olivetti e 10 studenti-lavoratori e li trasferisce in un aula. 5 dei dieci studenti vengono rinchiusi nei gabinetti, legati e imbavagliati. Infine vengono allineati i cinque insegnanti-dirigenti e i cinque studenti ai quali spara alle gambe. Gli insegnanti sono: Lorenzo Uasone, 44 anni, Vincenzo Musso, 42 anni, Diego Pannoni, 41 anni, Angelo Scordo, 34 anni della Fiat e Paolo Turin, 40 anni della Olivetti. Gli studenti-lavoratori sono: Giampaolo Giuliano, 33 anni, Pietro Tangari, 32 anni, Renzo Poser, 31 anni, Giuliano Dall’Occhio, 28 anni, e Tommaso Prete, di 24 anni.

14 dicembre - Torino. Poco prima di mezzanotte tre giovani terroristi appartenenti a Prima linea vengono sorpresi da una pattuglia della polizia mentre stanno preparando un attentato davanti ai cancelli della fabbrica metalnseccanica Elcat sulla statale della Valle di Susa, alla periferia di Rivoli. I tre terroristi, vistisi scoperti, aprono il fuoco contro gli agenti, che rispondono. Nella sparatoria rimane ucciso un giovane terrorista Roberto Pautasso, 21 anni, operaio disoccupato, e restano feriti il brigadiere Massimo Osnaghi e il milite Giovanni Serra, entrambi trentenni.

14 dicembre - Torino. Adriano Albertini, capo reparto della Fiat, e Michele Sacco, sorvegliante della Fiat, vengono feriti dalle BR.

17 dicembre - Roma. Antonio Leandri, 24 anni, studente lavoratore, è ucciso ad una fermata dell’autobus a piazza Dalmazia da terroristi neofascisti appartenenti al Movimento rivoluzionario popolare. Il giovane è stato scambiato per l’avvocato Giorgio Arcangeli, difensore di parecchi neofascisti, ritenuto responsabile di una "spiata".

17 dicembre - Napoli. Alberto Marotta, noto spacciatore di droga, viene ucciso in un agguato dai Nuclei armati rivoluzionari.

19 dicembre - Catania. Uno sconosciuto ferisce alle gambe un esponente della DC, Cano Di Graziano, 45 anni, mentre si trova in un bar.

21 dicembre - Roma. Un commando del Movimento comunista rivoluzionario irrompe nell’ufficio del costruttore edile Settimio Imperi, 47 anni, in via De Camillis, all’Aurelio, e dopo avere legato e imbavagliato i presenti, spara tre colpi di pistola alle gambe del costruttore.

21 dicembre - Milano. Un commando delle Brigate rosse, due uomini e una donna, fa irruzione in una sala infermieri del padiglione Ponti del Policlinico, lega e imbavaglia i vicecapi infermieri Ferdinando Malaterra, 53 anni, e Lino Manfredi, 48 anni, e la sopraggiunta Anna Trabucchi, 33 anni; appende cartelli con scritte e stelle a cinque punte, poi spara alle gambe ai due uomini ferendoli.

21 dicembre - Torino. In corso Vercelli, due uomini e una donna, appartenenti ai Reparti comunisti d’attacco, azzoppano a pistolettate Ezio Gavello, 35 anni, capo del laboratorio autosperimentazione della Fiat.

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