Attentati 1978

4 gennaio - Cassino (Frosinone). Carmine De Rosa, 51 anni, capo dei sorveglianti della Fiat di Cassino, viene ucciso a colpi di mitra da un commando dell’organizzazione terrorista denominata Operai armati per il comunismo. Nell’agguato rimane ferito Giuseppe Rota, accompagnatore di De Rosa.

7 gennaio - Roma. FrancoBigonzetti, 19 anni, e Francesco Ciavatta, 20 anni, entrambi studenti, appartenenti all’organizzazione missina giovanile Fronte della gioventù, vengono uccisi davanti alla sede Msi di via Acca Larentia da un commando dei Nuclei armati di contropotere territoriale. Tre ore più tardi, a seguito dell’uccisione dei due neofascisti, durante un conflitto a fuoco tra un gruppo di neofascisti che si abbandonavano ad atti di violenza e un drappello di carabinieri, uno studente missino di 20 anni, Stefano Recchioni, muore colpito da un proiettile alla fronte.

10 gennaio - Torino. In via Don Grazioli viene ferito dalle Brigate rosse Gustavo Ghirotto, capo reparto della Fiat Mirafiori. È colpito alle gambe e alle braccia da sei proiettili.

13 gennaio - Roma. Le Brigate rosse sparano alle gambe dell’avv. Gabriele De Rosa, capo ufficio delle relazioni pubbliche della Sip.

18 gennaio - Genova. Filippo Peschiera, membro del comitato regionale della DC, viene ferito alle gambe dalle Brigate rosse.

20 gennaio - Firenze. Stefano Dionisi, 24 anni, agente di ps, è ucciso da terroristi delle Unità combattenti comuniste scoperti mentre stanno preparando dall’esterno un’evasione dal carcere Le Murate.

24 gennaio - Milano. La Colonna Walter Alasia delle BR ferisce Nicola Torna, 33 anni, funzionario della Sit-Siemens.

31 gennaio - Milano. Armando Girotto, 40 anni, industriale, proprietario di una tipografia, è ferito in via Sibari, dalle Squadre armate proletarie.

7 febbraio - Prato (Firenze). Gianfranco Spighi, notaio, è ucciso nel suo studio di Prato da un commando di terroristi di Lotta armata per il comunismo "Dante di Nanni".

14 febbraio - Roma. Riccardo Palma, consigliere di Cassazione con incarichi presso la direzione generale degli istituti di pena del ministero di Grazia e Giustizia, viene ucciso a colpi di mitra da un commando delle Brigate rosse, sotto casa in piazza Lecce, mentre sta salendo sulla sua auto per recarsi al lavoro.

16 febbraio - Milano. Domenico Segala, 55 anni, dirigente dell’Alfa Romeo, è ferito in via San Giacomo da terroristi dell’Associazione combattenti comunisti.

21 febbraio - Venezia. Franco Battagliarin, guardia giurata, è ucciso dallo scoppio di una bomba collocata da terroristi di Ordine nuovo per un attentato contro la sede de "Il Gazzettino".

6 marzo - Roma. Francesco Anselmi, 22 anni, studente, appartenente a Ordine nuovo, è ucciso dal proprietario di un’armeria di via Ramazzini a Monteverde Nuovo, durante una rapina nell’armeria stessa. Aveva partecipato al "raid" di Sezze Romano dove venne ucciso il giovane comunista Luigi De Rosa.

10 marzo -Torino. Rosario Berardi, maresciallo di ps, ex-vicecapo dell’ufficio politico della questura, viene assassinato da un commando delle Brigate rosse mentre tra la folla attende l’arrivo del tram per recarsi in ufficio, a poche decine di metri da casa, in corso Regina Margherita. Dell’esecuzione materiale del delitto sono accusati Patrizio Peci, Vincenzo Aiello e Nadia Ponti.

16 marzo - Roma. Un commando delle Brigate rosse attacca in via Fani, a colpi di mitra, l’auto dell’on. Aldo Moro, che viene rapito, e uccide cinque uomini della sua scorta:

Oreste Leonardi, maresciallo dei cc
Domenico Ricci, appuntato dei cc
Francesco Zizzi, brigadiere di ps
Raffaele Iozzino, agente di ps
Giuliano Rivera, agente di ps

18 marzo - Milano. Fausto Tinelli, studente, e Lorenzo Iannucci, operaio, entrambi di 19 anni, simpatizzanti dell’ultrasinistra, vengono assassinati nei pressi del Centro sociale Leoncavallo, in via Manchelli, da colpi di pistola sparati da terroristi appartenenti all’organizzazione terrorista di destra denominata Esercito nazionale rivoluzionario, brigate combattenti "Franco Anselmi".

24 marzo - Torino. Un commando delle Brigate rosse ferisce, con numerosi colpi di pistola e una raffica di mitra, il consigliere regionale democristiano Giovanni Picco a un braccio e ad entrambe le gambe.

3 aprile - Catania. Ignoti feriscono alle gambe Salvatore Pistritto, comandante degli agenti di custodia delle carceri.

7 aprile - Genova. Il presidente dell’Unione industriali della Liguria Felice Schiavetti viene ferito in un agguato delle Brigate rosse.

10 aprile - Torino. Un commando delle Squadre proletarie di combattimento irrompe nello studio del ginecologo Rodolfo Ghio, chiude le clienti e l’infermiera nel bagno, lega il medico a una sedia con delle catenelle, poi gli spara sette colpi di rivoltella: cinque alle gambe e uno per ciascuna spalla.

11 aprile -Torino. Lorenzo Cotugno, agente di custodia, è ucciso sotto la sua abitazione, in lungodora Napoli 60, da un commando delle Brigate rosse.

20 aprile - Milano. Francesco De Cataldo, 52 anni, maresciallo degli agenti di custodia delle carceri di San Vittore, è ucciso da terroristi della Colonna Alasia delle Brigate rosse in via Ponte Nuovo.

22 aprile - Padova. Un giovane terrorista appartenente ai Nuclei combattenti per il comunismo ferisce all’Università Ezio Riondato, docente universitario, esponente della DC padovana.

26 aprile - Roma. Girolamo Mechelli, esponente della DC, ex presidente della Giunta regionale del Lazio, viene ferito alle gambe da sei colpi di pistola sparati dalle Brigate rosse.

27 aprile - Torino. Sergio Palmieri, funzionario alla sezione relazioni sindacali della Fiat Mirafiori, viene ferito alle gambe dalle Brigate rosse.

4 maggio - Bologna. Roberto Rigobello, 21 anni, impiegato, appartenente al Movimento proletario resistenza offensiva, viene ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia durante una rapina alla filiale della Banca del Monte di Bologna e Ferrara in via della Beverata, alla periferia della città. Viene arrestato Marco Tirabovi, 26 anni, studente fuori corso nella facoltà di architettura di Roma.

4 maggio - Genova. Alfredo Lamberti, funzionario dell’Italsider, viene ferito dalle Brigate rosse mentre rientra a casa in Pagano Doria.

5 maggio - Milano. Umberto Degli Innocenti, 51 anni, capo reparto della Sit-Siemens, è ferito in via Silvia 35, dalla Colonna "Walter Alasia" delle BR.

6 maggio - Novara. Giorgio Rossanigo, medico delle carceri città, è ferito alle gambe dai Proletari armati per il comunismo.

8 maggio - Milano. Diego Fava, primario dell’Inam, viene ferito in via Gala dai Proletari armati per il comunismo.

9 maggio - Roma. Aldo Moro, deputato al Parlamento, presidente della Democrazia cristiana, viene assassinato dalle Brigate rosse a 55 giorni dal suo rapimento avvenuto in via Fani il 16 marzo. Il corpo dell’on. Moro viene fatto trovare in una Renault 4 abbandonata in via Caetani, una traversa di via delle Botteghe Oscure. Il ritrovamento da parte della polizia ha luogo alle ore 13,50 in base ad una telefonata anonima alla questura.

10 maggio - Milano. Un commando di Prima linea ferisce alle gambe Francesco Giacomazzi, funzionario della Montedison.

11 maggio - Milano. In via Bisleri un commando di Prima linea ferisce a pistolettate Mario Astarita, 37 anni, dirigente della Chemical Bank.

12 maggio Milano. Tito Berardini, 41 anni, segretario della sezione della DC Filippo Meda, viene ferito da ignoti in via Giason del Maino.

15 maggio - Bologna. Antonio Mazzotti 48 anni, avvocato, capo del personale della Manarini carrozzerie SpA, viene ferito da un commando delle Brigate rosse.

17 maggio -Torino. Un agguato di Prima linea viene teso, in via Salerno 29, all’agente della Digos Roberto Demartini: mentre egli esce di casa per recarsi al lavoro in questura, due terroristi gli esplodono contro sei colpi; quattro lo raggiungono al polso, alla coscia destra, al braccio sinistro e alla gola.

6 giugno - Udine. Antonio Santoro, maresciallo degli agenti di custodia, è ucciso in un agguato dalle Brigate rosse.

8 giugno -Torino. Un gruppo terrorista denominato Squadre proletarie di combattimento ferisce alle gambe e al basso ventre, nel suo studio di via Ferrante Aporti 5, il medico Giacomo Ferrero, simpatizzante del Msi.

17 giugno - Roma. Giampiero Caciani, 32 anni, conosciuto come "Paola", viene ucciso nel suo mini-appartamento seminterrato di via delle Begonie 9, a Centocelle. Dalla strada, attraverso un finestrino, un terrorista del Movimento proletario di resistenza offensiva, nucleo antieroina, spara un colpo di pistola mortale alla testa della vittima.

21 giugno - Genova. Antonio Esposito, capo dell’antiterrorismo della questura, è ucciso dalle Brigate rosse mentre si reca al lavoro.

22 giugno - Napoli. Salvatore Napoli, capo reparto dell’Alfa Sud, viene ferito alle gambe dalle Squadre armate proletarie.

5 luglio - Milano. Gavino Manca, 45 anni, dirigente della Pirelli, è ferito in via Alessandro Paoli dalla Colonna "Walter Alasia", delle BR.

6 luglio -Torino. Un commando delle Brigate rosse attende sotto casa l’industriale Aldo Ravaioli, presidente del comitato piccola industria, consigliere dell’Amma e dell’Unione industriali, e lo ferisce alle gambe e ad un polso con una raffica di mitra.

7 luglio - Genova. A Pegli le Brigate rosse feriscono alle gambe l’ing. Fausto Gasparino, vicedirettore dell'Intersind.

19 luglio -Torino. A Grugliasco un commando di Prima linea entra nell’ufficio di un assicuratore, Salvatore Russo, e gli spara alle gambe colpendolo con sei proiettili.

14 settembre - Catania. Giulio Tognini, segretario della federazione del PSI catanese, viene ferito da ignoti con alcuni colpi di pistola.

28 settembre - Roma. Ivo Zini, 24 anni, studente universitario, simpatizzante di sinistra, è ucciso dai Nuclei armati rivoluzionari davanti alla sezione del Pci sulla via Appia Nuova all’Alberone. Viene ferito gravemente anche l’operaio dell’Alitalia, Vincenzo Di Blasio.

28 settembre - Torino. Pietro Coggiola, capo reparto alla Lancia di Chivasso, è assassinato sotto casa da un commando delle Brigate rosse.

29 settembre - Milano. Le Brigate rosse feriscono alle gambe Ippolito Bestonso, dirigente dell’Alfa.

5 ottobre - Napoli. Claudio Miccoli, studente, muore in seguito alle sprangate infertegli da un commando fascista.

10 ottobre - Roma. Gerolamo Tartaglione, magistrato di Cassazione, direttore generale degli affari penali del ministero di Grazia e Giustizia, è assassinato dalle Brigate rosse. Due giovani che lo avevano atteso sotto la sua abitazione gli sparano due colpi di pistola alla testa.

11 ottobre - Napoli. Alfredo Paolella, 50 anni, docente di antropologia criminale all’Università partenopea e incaricato della osservazione criminologica presso il carcere di Pozzuoli, è ucciso da un commando di terroristi di Prima linea. L’agguato avviene alle 8,45 in via Consalvo Carelli 7, al Vomero, nell’autorimessa sotterranea dove il docente si era recato per ritirare la sua automobile per recarsi al lavoro.

20 ottobre - Padova. Giampaolo Mercanzin, dirigente dell’Opera universitaria, viene ferito alle gambe da quattro proiettili sparati da appartenenti al Fronte combattente comunista.

24 ottobre - Verona. L’agente di custodia Arturo Negro viene ferito alle gambe dai Proletari armati per il comunismo.

24 ottobre - Roma. Vincenzo Garofalo, agente di ps, viene ferito dalle Brigate rosse.

28 ottobre - Roma. Un giovane carabiniere, Antonio Corsini, viene ferito in un agguato di ignoti alla Camilluccia.

3 novembre - Roma. Maurizio Tucci, 27 anni, venditore di gelati al Colosseo e comparsa a Cinecittà, è ucciso nei pressi di un bar di via Clelia 47, al Tuscolano, con alcuni colpi di pistola al cuore e alla testa da tre terroristi appartenenti a Guerriglia comunista.

8 novembre - Frosinone. Fedele Calvosa, 59 anni, procuratore capo della procura della Repubblica di Frosinone, Giuseppe Pagliei, 28 anni, agente, Luciano Rossi, autista del magistrato, sono uccisi in un agguato dalle Formazioni combattenti comuniste nei pressi di Patrica. I terroristi uccidono anche uno dei loro: Roberto Capone, 24 anni, geometra. Per questo delitto la Corte d’Assise d’Appello, con sentenza del 5 dicembre 1980, ha condannato all’ergastolo Nicola Valentino, Rosaria Biondi e Paolo Ceriani Sebregondi.

13 novembre - Milano. Mario Marchetti, medico delle carceri di San Vittore, viene ferito da un gruppo di giovani tra i quali una donna. Lo aspettano in via Cirillo, dove il sanitario ogni mattina si reca a ritirare la macchina in un garage per recarsi al lavoro. Al suo apparire alcuni di essi gli sparano alle gambe, Otto colpi vanno a seguo. Gli attentatori appartengono ai Reparti comunisti d’attacco di Prima linea.

18 novembre - Torino. Alle 17,30 viene ferito alle gambe e alle spalle l’architetto Mario De Orsola da un commando delle Squadre armate proletarie, nel suo studio in via Cosseria. Il professionista, membro della commissione urbanistica della Democrazia cristiana, ha lavorato al progetto per ospitare il processo alle Brigate rosse nell’edificio della caserma Lamarmora.

26 novembre - Roma. Amleto De Masi, commerciante, viene ferito da appartenenti all’organizzazione terrorista denominata Guerriglia comunista.

27 novembre - Roma. Saaudi Vaturi, 31 anni, libico, proprietario di un negozio di abbigliamento femminile in via Tuscolana 827, viene ucciso pochi minuti dopo la chiusura del negozio, con sette colpi di rivoltella sparati da un giovane di Guerriglia comunista. Secondo l’organizzazione terrorista il Saaudi sarebbe stato spacciatore di eroina e sfruttatore di minorenni.

28 novembre - Napoli. Salvatore Mercogliano, direttore delle carceri di Santa Maria Capua Vetere, viene ferito da ignoti.

10 dicembre - Padova. L’avvocato Vincenzo Filosa, viene ferito alle gambe dal Fronte comunista combattente.

15 dicembre - Torino. Salvatore Lanza, Salvatore Porceddu, agenti di ps, entrambi ventenni, sono uccisi a raffiche di mitra da terroristi delle Brigate rosse mentre prestano servizio a bordo di un pulmino "850" davanti alle carceri Nuove.

15 dicembre - Firenze. Le Squadre rivoluzionarie di combattimento feriscono il pretore Silvio Rozzi.

15 dicembre - Venezia. Franco Pilla, presidente della Cassa di risparmio, viene ferito dai Gruppi combattenti per il comunismo.

15 dicembre - Roma. Enrico Donato, 20 anni, tossicomane, ucciso per errore da Guerriglia comunista. Il delitto avviene in via Ivrea 60, nel quartiere Appio Latino. Quattro giovani, Maurizio Di Gregorio, Cinzia Costantini, Claudio Annini ed Enrico Donati stanno facendo lavori di allargamento nello "Speak easy", un club privato. Improvvisamente entrano tre uomini armati e mascherati e cominciano a sparare. Di Gregorio, la Costantini e Annini si riparano dietro ai mobili. Donato tenta di uscire e viene freddato da un colpo alla schiena. Mezz’ora dopo arriva una telefonata al "Messaggero": "Qui è Guerriglia comunista. Ne abbiamo presi altri due: Maurizio il negro e Cinzia. Seguirà un comunicato ". Nel comunicato, il giorno dopo, si spiega che Donato è stato ucciso per errore, al posto di Di Gregorio e della Costantini, accusati di essere spacciatori di eroina.

21 dicembre - Roma. Gian Antonio Pellegrini e Giuseppe Ramone, agenti di ps, addetti alla scorta dell’on. Galloni, della direzione della DC, vengono feriti in un agguato teso dalle Brigate rosse.

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