Attentati 1976

28 gennaio - Roma. Pietro Margheriti, giudice, consigliere di Cassazione e capo dell’ufficio di prevenzione e pena del ministero di Grazia e Giustizia, viene ferito da quattro colpi di pistola alle gambe sparati da un commando dei Nuclei armati proletari.

9 febbraio - Roma. Un commando dei Nuclei armati proletari ferisce gravemente, con quattro colpi di pistola, il brigadiere di ps Antonio Tuzzolino, 27 anni. L’agguato avviene alle 21,20 nei pressi dell’abitazione del brigadiere in via Giorgio Scalia, al Trionfale, mentre sta rientrando a casa. Tuzzolino aveva ucciso l’8 luglio del ‘75 la nappista Anna Maria Mantini.

14 marzo - Roma. Un gruppo di extraparlamentari di sinistra lancia alcune bottiglie molotov davanti all’Ambasciata spagnola presso la Santa Sede in piazza di Spagna, poi si dà alla fuga. Gli agenti inseguono i giovani estremisti e, nei giardini del Pincio, un poliziotto, Lucio Lucentini, spara quattro colpi in rapida successione. Un proiettile raggiunge alla fronte l’ingegner Mario Marotta, 52 anni, mentre passeggia insieme ad un’amica. Il Marotta muore all’istante, un’altra pallottola colpisce al polpaccio il giovane Luigi De Angelis, 22 anni, che viene piantonato in stato di arresto all’ospedale.

26 marzo - Bergamo. Il direttore della Philco-Bosch di Brembate Sopra, Henrik Dietrich Henker, viene ferito alle gambe da appartenenti a Lotta armata per il comunismo.

31 marzo - Milano. Il ginecologo Fulvio Neri viene ferito da una rivoltellata alla gamba sinistra da appartenenti all’organizzazione terrorista Potere comunista.

2 aprile - Milano. Un commando di brigatisti irrompe nel posto di guardia della Magneti Marelli. Dopo aver tentato di aprire la cassaforte che contiene le armi, prima di fuggire ferisce alle gambe il capo delle guardie Matteo Palmieri.

7 aprile - Roma. Extraparlamentari appartenenti all’area dell’Autonomia operaia, lanciano bottiglie molotov contro la porta posteriore del ministero di Grazia e Giustizia in segno di protesta per la conferma della condanna dell’anarchico Giovanni Marini. L’agente di custodia in borghese Domenico Velluto si lancia all’inseguimento dei giovani e spara alcuni colpi di rivoltella che colpiscono a morte lo studente Mario Salvi, 21 anni.

13 aprile - Torino. Giuseppe Borello, capo reparto della FIAT Mirafiori, viene ferito da quattro colpi di pistola alle gambe sparati dalle Brigate rosse.

21 aprile - Roma. Giovanni Theodoli, presidente dell’Unione petrolifera, viene ferito in varie parti del corpo da sette colpi di pistola sparati da aderenti alle Formazioni comuniste armate.

29 aprile - Milano. Gaetano Amoroso, 21 anni, studente, appartenente ai Comitati antifascisti, muore all’ospedale Fatebenefratelli per le gravissime ferite riportate da colpi di coltello infertigli due giorni prima da picchiatori neofascisti.

29 aprile - Milano. Enrico Pedenovi, 50 anni, avvocato, consigliere provinciale del MSI, è ucciso, in piazza Durante, da un commando di tre uomini appartenenti a Prima linea. Nell’ottobre del 1980 viene arrestato Alessandro Bruni, 26 anni, esponente di Prima linea, uno degli indiziati di questo delitto.

5 maggio - Roma. Il giudice Paolino Dell’Anno mentre si sta recando al lavoro a bordo della sua "500", viene affiancato da una motocicletta di grossa cilindrata con due giovani nappisti in sella: uno dei due spara diversi colpi di pistola contro l’auto, senza colpire il magistrato.

28 maggio - Latina. A Sezze Romano, una squadraccia fascista, capeggiata dal deputato del MSI Sandro Saccucci, uccide a colpi di pistola Luigi De Rosa, 19 anni, studente, militante della Federazione giovanile comunista italiana.

4 giugno - Frosinone. A Cassino viene ferito a pistolettate alle gambe Stefano Pettinotti, capo officina montaggio della locale sede della FIAT.

8 giugno - Genova. Francesco Coco, 65 anni, procuratore generale della Repubblica di Genova, Giovanni Saponara, 42 anni, brigadiere dei cc, e Antioco Dejana, 42 anni, appuntato dei cc, vengono uccisi in un agguato da un commando di 5 uomini appartenenti alle Brigate rosse. L’assassinio avviene alle 13,38 nella salita Santa Brigida mentre il magistrato sta per rientrare a casa di ritorno dal lavoro.

10 luglio - Roma. Vittorio Occorsio, 47 anni, sostituto procuratore della Repubblica, è ucciso da un commando di Ordine nuovo. L’agguato avviene alle 8,40. Il magistrato esce dalla sua casa, in via Mogadiscio 7, sale sulla sua "125" e si avvia al lavoro. All’angolo con via Giuba una "124" gli sbarra la strada. Dall’auto scendono due uomini armati di mitra che sparano a raffica contro il magistrato uccidendolo all’istante. I terroristi fuggono portando via la borsa di Occorsio contenente documenti. Il magistrato aveva indagato sul SIFAR, sulla strage di piazza Fontana e aveva decretato la messa al bando di Ordine nuovo. Per l’uccisione di Occorsio la Corte d’Assise di Firenze condanna a 24 anni di carcere Pierluigi Concutelli e Gianfranco Ferro.

1 settembre - Biella (Vercelli). Francesco Cusano, 5 1 anni, vicequestore, è ucciso in un agguato teso da un brigatista rosso durante una perlustrazione in una zona poco frequentata vicino ai giardini.

5 settembre - Como. Pietrantonio Castelnovo, 42 anni, operaio, militante del PCI, è ucciso da fascisti durante il Festival de l’Unità nel rione Castello.

26 novembre - Frosinone. A Cassino ignoti feriscono sotto casa Rocco Favaloro, addetto all’ufficio sindacale della sede locale della FIAT.

14 dicembre - Roma. Prisco Palumbo, agente di ps, è ucciso in un agguato nappista. Un commando di Nuclei armati proletari, diretto da Martino Zicchitella (ex-bandito comune evaso dal carcere di Lecce il 20 agosto insieme a Graziano Mesina), attacca l’auto e la scorta di Alfonso Noce, capo dell’SdS dell’Italia Centrale. Nella sparatoria rimangono uccisi l’agente Palumbo, fulminato al volante della "Giulia", e lo stesso Zicchitella.

14 dicembre - Roma. Martino Zicchitella, 40 anni. insegnante di educazione fisica, terrorista, appartenente ai NAP, è ucciso nello scontro a fuoco durante l’agguato ad Alfonso Noce.

15 dicembre - Milano. Vittorio Padovani, 47 anni, vicequestore e Sergio Bazzega, 32 anni, maresciallo di ps, uccisi dal terrorista Walter Giuseppe Alasia, durante una irruzione della polizia nell’abitazione del terrorista in via Leonardi 121, a Sesto San Giovanni.

15 dicembre - Milano. Walter Giuseppe Alasia, 20 anni, diplomato, appartenente alle Brigate rosse, ucciso a sua volta nello scontro con la polizia a Sesto San Giovanni.

16 dicembre - Brescia. Bianca Daller, 61 anni, insegnante, viene uccisa dallo scoppio di una bomba collocata da terroristi di destra nel piazzale Arnaldo, altre persone restano ferite. L’autore dell’attentato, che poteva determinare una strage di vaste proporzioni, è Giuseppe Piccini, evaso da Porto Azzurro. La sua versione, che non convince gli inquirenti, farebbe escludere la matrice politica.

 

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