Attentati 1972

11 marzo - Milano. Giuseppe Tavecchia, 60 anni, impiegato, militante del Psi, è colpito da un candelotto sparato dalla polizia durante alcuni scontri con giovani della sinistra extraparlamentare, che volevano impedire un comizio del missino Giuseppe Nicolai, muore all’ospedale il 14 marzo.

15 marzo - Milano. Giangiacomo Feltrinelli, 46 anni, editore, fondatore dei Gruppi armati proletari, muore a seguito dell’esplosione di una carica di tritolo che stava deponendo su un traliccio dell’alta tensione alla periferia di Segrate.

5 maggio - Pisa. Giovani della sinistra extraparlamentare, con alla testa gli anarchici e Lotta continua, danno vita a una manifestazione per impedire il comizio elettorale del missino Giuseppe Nicolai. Violenti scontri avvengono tra le forze dell’ordine e i giovani. Uno di essi, l’anarchico Franco Serantini, 20 anni, studente, viene percosso duramente e arrestato. Muore in carcere due giorni dopo per trauma cranico.

17 maggio - Milano. Luigi Calabresi, commissario capo della questura, è ucciso in un agguato mentre esce di casa in via Cherubini 6. L’omicidio avviene alle 9,15. Il commissario si avvicina alla "500" con la quale intende recarsi al lavoro. Un uomo, che sul marciapiede sta fingendo di leggere un giornale, estrae una "38" e spara. Calabresi è colpito alla schiena. Il terrorista gli si avvicina e spara un altro colpo alla nuca uccidendolo. Il commissario Calabresi era il personaggio di primo piano dell’inchiesta di piazza Fontana e della vicenda degli anarchici Valpreda e Pinelli.

31 maggio - Gorizia. Una telefonata anonima ai carabinieri segnala l’esistenza di una "500" carica di dinamite abbandonata a Peteano. I carabinieri accorrono sul posto e vengono dilaniati dall’esplosione degli ordigni. Muoiono:

Antonio Ferraro, brigadiere dei cc

Donato Poveromo, carabiniere

Franco Dongiovanni, carabiniere

Rimangono feriti gravemente il tenente dei cc Francesco Spaziale e il brigadiere Giuseppe Zazzaro. La strage è stata ideata e attuata da terroristi neofascisti di Ordine nuovo. Nel settembre del 1980 il segretario nazionale del MSI-DN, Giorgio Almirante, è incriminato per avere aiutato a fuggire il principale imputato, il neofascista friulano Carlo Cicuttini di Ordine nuovo,

25 agosto - Parma. Mario Lupo, 20 anni, operaio disoccupato, viene assassinato a coltellate in un agguato di neofascisti alla periferia della città.

6 ottobre - Gorizia. Ivan Boccaccio, 21 anni, operaio, terrorista di Ordine nuovo, è ucciso dalle forze dell’ordine in una sparatoria durante un tentativo di dirottare un aereo.

26 novembre - Catanzaro. Fiore Mete, contadino, è ucciso a Confienti da due neofascisti perché si era rifiutato di votare e di far votare per il MSI.

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