Attentati 1971

7 gennaio - Milano. Gianfranco Carminati, 30 anni, operaio, militante del Pci, muore dopo lunga agonia per le gravi ustioni riportate a seguito dell’opera volontariamente prestata nello spegnimento di un grosso incendio in un capannone della Pirelli, provocato da un attentato terrorista.

12 gennaio - Reggio Calabria. Antonio Bellotti, agente di Ps, del 3° Celere, colpito da uno dei numerosi sassi lanciati dai fascisti contro un treno in sosta alla stazione reggina carico di agenti che si accingevano a rientrare a Padova, viene trasportato all’ospedale con il cranio fracassato qui muore il 16 gennaio.

4 febbraio - Catanzaro. Giuseppe Malacaria, 33 anni, muratore, militante del Psi, ucciso dallo scoppio di una bomba lanciata dalla sede del MSI su numerosi cittadini che defluivano da una manifestazione unitaria antifascista.

13 febbraio - Pisa. Uno studente in ingegneria, Giovanni Persoglio, 29 anni, muore investito accidentalmente dall’esplosione di una bomba collocata davanti a un negozio di macelleria di proprietà di Aldo Meucci, posto in via Padre Agostino 12, a Marina di Pisa.

24febbraio - Foggia. Domenico Centola, bracciante, è ucciso nel corso di gravi incidenti provocati da fascisti e da elementi dei Centri di azione agraria.

23 giugno - Varese. Enrico Rampini, operaio, sindacalista, viene ferito da ignoti mentre torna a casa dal lavoro dopo aver partecipato a uno sciopero che aveva contribuito ad organizzare.

17 settembre - Reggio Calabria. Carmelo Iaconis, 23 anni, barista, è ucciso da un colpo di fucile sparato da un neofascista durante gravi violenze, nei pressi del ponte sul torrente Calopinace.

prev.gif (150 byte) next.gif (151 byte)