Nel 2004 pubblicavo queste
poche righe su Alfredo Lacosegliaz
"Triestino,
esordì a metà anni '70, portando sia nelle musiche che nei
testi impressioni e influenze mitteleuropee. Pur dotato di
idee originali, non poté però contare sull’ospitalità di
case discografiche solide. Riuscì tuttavia a incidere nel
‘77 per L’Orchestra - etichetta coraggiosa ma di
scarsa diffusione - l'album, L’orco feroce. Il disco
conteneva spunti assai interessanti ma non eccessivamente
valorizzati, d'altra parte i mezzi a disposizione erano
poco adeguati. Lacosegliaz non si perse d'animo e confluì nel
Gruppo Folk Internazionale, portando il proprio
contributo sia come strumentista (è percussionista
multiforme) sia come compositore. Nell'album che ne uscì, Il
nonno di Jonni, del ‘79, si sentiva infatti la sua
mano e la sua anima di confine, a cavallo tra due culture,
quella mediterranea e quella dell’est europeo, ricco di
citazioni e di suoni tipici. Tuttora attivo ha prodotto nel
1997 un nuovo disco, Dom taty tomka, distribuito
dalle edizioni del Manifesto".
Era un piccolo tentativo di ricordare questo artista, bisognoso però di
aggiornamenti e approfondimenti che non ci sono stati. Me ne scuso con
lui e pubblico la scheda assai accurata presente sul sito di Moni Ovadia
http://www.moniovadia.net
Pubblica il suo primo LP L'orco feroce nel 1977 a cui
seguirà Triaca oder drek nel 1979. Entra a far parte
dell'Ensemble Havadià (Gruppo Folk Internazionale) con cui realizza Il
nonno di Jonni, Le mille e una notte, Ensemble
Havadià, Specchi e con cui effettua diverse
tourneè‚ in Jugoslavia, Germania, Belgio, Olanda e Francia. Collabora
con Wolf Biermann, Eva Maria Hagen, Bolek Poliva, Sergio Bardotti. Nell'89 realizza le musiche di scena per "Fiore
di riso fiori di fango" per la regia di Yoshi Oida e presenta
le musiche per orchestra e sonorità etniche di "The
legend of Pocahontas" al Festival dei Due Mondi di Spoleto, a
Charleston (South Carolina) con la Compagnia Carlo Colla e figli. Nel '90 partecipa come autore al progetto
di teatro totale internazionale "Le voyage en bateau"
tenutosi a Rabat (Marocco) con attori e musicisti dell'Azerbaidjan,
dello Zaire, del Marocco e della Corea, per la regia di Francoise Grand,
prodotto dalla 'Maison des Cultures du Monde' di Parigi. Nel
'91 realizza la colonna sonora di "Dopo il colpo di scopa",
teatro di figura con automi ed
attori diretto da Franco Brambilla e di "Est Est Est",
spettacolo multimediale di libere interpretazioni di danze , ritmi e
stili provenienti dall'Oriente. Nel '92 cura le installazioni sonore de
"Lo spettacolo dell'illusione", mostra di macchine e
strumenti ottici tra leggi fisiche e visioni dell'immaginario (Teatro
Municipale R.Valli-RE , Teatro Comunale-MO) e partecipa alla tourneè‚
di "Golem", dramma
cantato di Moni Ovadia (Berlino, Roma, Cracovia, New York, Parigi...).
Nel '93 compone, per la regia di Moni Ovadia, le musiche per
"Berel il folle" con Olek Mincer e per "Ultima
forma di libertà, il silenzio" presentato alle Orestiadi di
Gibellina. Esce "Reset", compact disc di
mistilinguismo musicale. Nel '94,
oltre al proseguio dell'attività concertistica, compone le musiche per
il film "Senza Pelle" di Alessandro D'Alatri e
compare, come attore/musicista in "La
vera storia di Antonio H." di Enzo Monteleone e in "Dov'è
Yankel?" di Paolo Rosa, presentati al Festival del Cinema di
Venezia. Nel '95 compone le musiche per "Diario ironico
dall'esilio" di Roberto Andò che debutta al Teatro Biondo di
Palermo; partecipa come musicista ed elaboratore di musiche a
"Dibbuk" di Moni Ovadia e Mara Cantoni; compone e
interpreta le musiche per "Taibele e il suo demone"
con Pamela Villoresi per il Piccolo Teatro di Milano; compone le musiche
originali per il film "Facciamo paradiso" di Mario
Monicelli. Nel '96 partecipa come musicista ed elabora musiche per
"Ballata di fine millennio" di Moni Ovadia e Mara
Cantoni. Scrive ed elabora musiche
per "Madre Coraggio di Sarajevo" (adattamento da B.
Brecht) per il Piccolo Teatro di Milano. Nel '97 continua la tournee' di
"Ballata di fine millennio" ed elabora le musiche per
"Il caso Kafka" per la regia di Roberto Andò (CRT
Artificio,MI/Teatro Biondo,PA). Esce il CD Dom Taty Tomka.
Nel '98 compone per l'Accademia Nazionale
d'Arte Drammatica Silvio D'Amico le
musiche per "Il Processo" di Franz Kafka con la regia
di Domenico Polidoro; e per
"la Corte Ospitale" le musiche di "SS9. Ulysses on
the road", spettacolo itinerante tra Reggio Emilia e Modena,
per la regia di Franco Brambilla . Scrive
ed elabora le musiche dell'operetta di A. Goldfaden "La Maga".
Scrive ed elabora le musiche per "Trieste,
ebrei e dintorni" di Moni Ovadia per il Teatro Stabile
Rossetti di Trieste. Nel '99 scrive le musiche per l'operetta satirica
"Sulle strade di Abdera" di Giulio Ciabatti e per
l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, "Pilade" di
P.P.Pasolini con la regia di Domenico Polidoro. Compone
le musiche che interpreta nel programma RAI "Circus"
di Michele Santoro. Nel 2000 cura le installazioni sonore e la musica
per "Indizi del tempo"di F. Brambilla per "la
Corte Ospitale" e continua a partecipare a "Circus".
Compone ed esegue le musiche di "Il
Soccombente" di Thomas Bernhard messo in scena dall'Accademia
Nazionale d'Arte Drammatica con la regia di Domenico Polidoro.
Partecipa al "progetto Euripide" (promosso dal
Teatro Nazionale di Atene e svoltosi a Monodendri -Epiro), scrivendo ed
eseguendo le musiche per "Alcesti". Nel 2001 continua
la collaborazione con la RAI per il programma "Sciuscià".
Compone e interpreta le musiche dello spettacolo "Frammenti di
un discorso amoroso" e di "Aqua Micans"
(Teatro Danza e Installazioni visivo-sonore dirette da F. Brambilla, per
la produzione de "La Corte Ospitale"). Escono
i CD WindRose (musiche tratte dall'omonimo spettacolo di
varietà etnico) e Matàda (ballate blues in scale
orientali cantate in dialetto triestino). Nel
2002, sempre per la Corte Ospitale e per la regia di F. Brambilla,
compone ed esegue le musiche di "Anatomia di un sentimento".
Produce e rappresenta (con Roberto Mantovani) "Un triestino
d'Irlanda", installazione multimediale attorno agli anni
trascorsi da James Joyce in Trieste. Partecipa
con le sue musiche ad un workshop con Domenico Polidoro e gli
attori dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica attorno ai "Demoni"
di Dostojevski. Compone ed esegue
le musiche per "Viaggi al centro della notte"
installazioni di musica e poesia di Franco Brambilla su testi di Rainer
M.Rilke, Marina Cvetaeva e Dino Campana. Compone
ed esegue le musiche di "Sisifo sul sofà" di Furio
Sandrini, registrato (assieme a "WindRose") per lo Studio Web
delle Messaggerie Musicali. Dal
2003, oltre a continuare l'attività concertistica, realizza i
lungometraggi "La Luna la contarà" (saga istriana
tratta dalle documentazioni di Don Giuseppe Radole) e "Un
triestino d'Irlanda" (trasposizione dell'omonimo spettacolo
teatrale attorno alle gesta di James Joyce in Trieste); compone le
musiche per "La ballata di Franz" (da Berlin
Alexanderplatz, regia Franco Brambilla) che debutta a Mittelfest 2004. Per Mittelfest 2005 realizza "Cergoleide",
prima proposta di spettacolarizzazione poetica (sincretismi di liriche,
musiche, movimenti e video) su testi di Carolus L.Cergoly, inaugurando
la formula dell'Orchestra di Poesia del Friuli Venezia Giulia con cui
produrrà "Hic desinit cantus" (in friulano,
testi di Pier Paolo Pasolini), "Ostri ritmi" (in
sloveno, testi di Sreko Kosovel), "l'Uomo" (testi di
Umberto Saba) e con cui pubblica nel 2008 il CD Tre Poeti del
Friuli Venezia Giulia. Nel 2008 compone e mette in scena "Dal
Circolo del Magalà" (su testi futuristi di Carolus L.Cergoly),
"Automi e Umani" (spettacolarizzazione scientifica in
collaborazione con l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale) e "Ribanje i ribarsko prigovaranje",
dall'omonima opera di Petar Hektorovi (1556). Dal
2004 è direttore artistico de "I Giorni dell'Arte", Festival
dell'Europa CentroOrientale con cui, oltre alle Province del Friuli
Venezia Giulia, raggiunge la Slovenia, la Croazia, la Bosnia e
l'Austria, proponendo performers di quest'area all'interno di un
calendario di musica, teatro, poesia, danza e arti visive.
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