Il vero esordio di...
Franco Battiato

Franco Battiato nasce il 23 marzo 1945 a Jonia, paese dell’entroterra di Catania. La musica entra presto nella sua vita: suo nonno gli acquista una chitarra giocattolo con cui prenderà dimestichezza salvo poi appassionarsi alla fisarmonica e al pianoforte. Dopo la scuola dell'obbligo frequenta il liceo scientifico. È uno degli studenti più ribelli, ciò nonostante riesce a raggiungere il diploma di maturità e si iscrive alla facoltà di lingue dell'Università di Catania dove finisce però presto fuori corso. Decide allora di abbandonare la sua terra e di cercare successo in una grande città. La scelta cade su Milano dove si trasferisce nel 1966. Battiato porta a Milano anche la sua chitarra, che aveva imparato a suonare da autodidatta puntiglioso. Viene scritturato in alcuni locali meneghini, fra cui il "Derby club", canta canzoni di protesta e si presenta sul palco tutto vestito di nero. Ottiene anche una parte in teatro. Il lavoro è un testo di Shakespeare "Molto rumore per nulla" con Tino Carraro e Elsa Merlini; Battiato vi interpreta un cavaliere ai tempi di Carlo V. Nel frattempo conosce Giorgio Gaber con il quale collabora come autore ed entra a far parte, come chitarrista, del complesso che accompagna Ombretta Colli nei cabaret milanesi. Contemporaneamente inizia a incidere dischi: lavora per una iniziativa dell’editore Corrado Tedeschi, "La Nuova Enigmistica Tascabile", dove veniva allegato alla rivista un disco a 45 giri "flexy" (dischi in plastica flessibile registrati su di una sola facciata) con due canzoni più o meno note, cantate da cantanti ancora sconosciuti la cui voce si avvicinava il più possibile a quella dell’interprete originale del pezzo. Per l’interpretazione del 45 giri "L’amore è partito" Battiato percepì 5000 lire, una cifra piuttosto bassa anche per il 1967. Un contratto migliore riuscì invece a stipulare con l’etichetta discografica Jolly, per la quale incise il 45 giri "La torre", e sulla facciata B "Le reazioni". La canzone non ebbe molto successo, tuttavia per promuoverla riuscì a partecipare ad alcune trasmissioni di successo del periodo come "Chissà chi lo sa", "Settevoci" e soprattutto "Diamoci del tu", programma musicale condotto da Giorgio Gaber e Caterina Caselli, dove in una "storica" puntata la Caselli propone al pubblico l'allora esordiente Francesco Guccini e Gaber presenta Battiato. Per la Jolly incide ancora "Triste come te / Il mondo va così". Nel 1968 approda a una più grande casa discografica, la Philips, e pubblica "È l’amore". Il disco ha un discreto successo e Battiato viene invitato alla Mostra Internazionale della Musica Leggera che si svolge a Venezia. Nell'occasione canta "Sembrava una serata come tante". Nel 1969 partecipa a "Un disco per l’estate" dove presenta "Bella ragazza", da lui stesso scritta con Logiri; il brano è piacevole ed orecchiabile ed ottiene un buon gradimento di pubblico e di vendite. Sempre del 1969 è il brano "Iloponitnatsoc" (Costantinopoli letta al contrario!). Il nuovo brano "Marciapiede" mostra però un autore stanco di ‘canzoncine’. É un periodo di sperimentazione, di ricerca di differenti modalità di pensiero e di espressione, l'inizio di una profonda crisi personale e spirituale. Questo lo porta a scoprire la meditazione, il valore della sapienza orientale. Dall'esigenza di una dimensione alternativa alla musica di consumo nasce il suo passaggio alla etichetta "Bla Bla", per la quale nel 1972 Battiato compone un concept-album, "Fetus". In copertina c’è un vero e proprio feto umano, quasi per allontanare chi non è pronto al nuovo discorso. In "Fetus" sono presenti i primi risultati della meditazione, volta, nei suoi preliminari, ad allargare le porte della percezione. "Fetus" è dedicato ad Aldous Huxley, scrittore inglese che affascina Battiato per le avvincenti ricerche sugli stati di coscienza, per i suoi libri a metà strada tra fantascienza e biogenetica, il più famoso dei quali è "Il Mondo nuovo". La musica di "Fetus" è infatti un viaggio attraverso il corpo dell’uomo, tra genetica, musica elettronica, mistero ed impulsi di vita, nell’ambito del concetto mistico di un ritorno fetale al "mondo nuovo". É iniziata la seconda fase della carriera di Battiato!


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