PARABITA  

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Abitanti n. 11000 circa; 38 Km a sud di Lecce nelle Murge Salentine;Quota massima sul livello del mare  m.200 circa ;Dista da Gallipoli(Le) circa 11 Km;Raggiungibile in auto:  Lecce --> Gallipoli --> Alezio --> Parabita con servizi pullman e con treno delle F.S.E.

  

  

 

 

 

 

 

 

 

 

Storia di Parabita

 

Le origini di Parabita bellissima e splendida cittadina del Salento in provincia di Lecce, al pari di tanti altri centri di Terra d'Otranto si perdono nell'incertezza delle fonti storiche. Le prime attestazioni del piccolo borgo risalgono al XIII sec. d.C. Piccolo centro dell'entroterra sin dall'inizio ad economia prevalentemente agricola, si sviluppò lungo i pendii di una collina avvassallato e protetto da un poderoso castello che vide nel corso dei secoli un susseguirsi di feudatari. Fra i maggiori signori del feudo parabitano ricordiamo i Del Balzo Orsini, i Castriota, i Ferrari. Non si può dire che avvennero in Parabita vicende di grande rilevanza. Gli avvenimenti politico-militari che coinvolsero il suo territorio furono in sostanza per lo più un riflesso di qualcosa di ben più importante che interessava le potenze straniere che in quel tempo spadroneggiavano in Italia. Nel 1484 Parabita si arrese ai veneziani, quando questi, era l'alba del 6 maggio, espugnarono Gallipoli ''con 70 navi gravide di 300 cavalli e 7000 combattenti''. Nel 1528, i francesi scorazzavano nelle nostre contrade, per volere del duca di Ugento, perchè li aveva autorizzati a stabilire un accampamento in Parabita, da cui partivano per i colpi di mano contro i villaggi che parteggiavano con gli Spagnoli ed in special modo contro Gallipoli. Ma il conte Pietro Castriota assalì e sconfisse i Francesi con 600 gallipolini, era il 13 Luglio 1528, e cedette a Gallipoli, che come abbiamo detto, parteggiava con gli Spagnoli, il feudo di Parabita. ''Ma si fatta concessione venne dal Vicerè, Principe di Oranges, commutata di una tassa di annui ducati 300, dei quali due anni dopo, Parabita fu anche rivalsa ed assolta, la mercè del Cardinale Pompeo Colonna succeduto all'Oranges.'' Nei primi del 700 il feudo fu comperato dai duchi Ferrari, il cui stemma si nota sulla facciata del castello del XV-XVI secolo e poi definitivamente rifatto nel 1913. In questo castello vi è una chiesetta in cui furono custoditi il corpo di San Vincenzo Martire ed un'ampolla del suo sangue, che il duca Giuseppe Ferrari aveva avuto in dono nel 1737 dall'Arcivescovo Fr. Tommaso Cervioni; reliquie che poi furono donate dall'ultima duchessa di Parabita, Lucia La Greca, alla chiesa matrice il 2 Settembre 1855. Successivamente Parabita seguì la sorte degli altri centri salentini e quindi dopo la caduta dei Borboni diventò un Comune del regno d'Italia (1860).

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Il santuario della MADONNA DELLA COLTURA

Redattore del Santuario 73052 Parabita (Le) / tel. 0833593217

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<< Omaggio a Parabita >>

 

''Parabita é chiantata su n'artura
e janca se standicchia sulle vie
da li monti sinche alla chianura
tra fiche ficalindie 
e tra le ulie''

               Rocco Cataldi

(Parabita è situata su una collina 
e si distende bianca sulle sue strade
dalla collina alla valle
tra fichi fichi d'india e tra gli ulivi)

Nel dipinto '' Parabita e la collina '' di Salvatore Giannelli si intravede il castello di Parabita e il campanile della cattedrale della Madonna della Coltura . Da segnalare anche il cimitero monumentale. Parabita si trova su una collina a pochi chilometri da Gallipoli ('' La perla dello Ionio '') è un paesino immerso nel verde con molti luoghi da scoprire.

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Curiosità: ''il nonno racconta...''

 

Non molti sanno dell'esistenza di una piccola grotta sulla collina di Parabita nella quale si trova un dipinto raffigurante l'immagine sacra della Madonna detta La Madonna della grotta o meglio << La Matonna tu carottu >> .Leggende popolari narrano che solo i figli di mamma buona possono passare attraverso la stretta feritoia che dà accesso alla grotta.La grotta si trova sulla collina di S. Eleuterio alla quale si accede dalla strada provinciale Parabita - Collepasso . Non è un percorso da scalatori ma è un po' faticoso; in compenso nelle giornate di tramontana si può ammirare la Baia di Gallipoli (a pochi Km da Parabita)

Da lontano si può ammirare il castello che è ancora privato; una bellissima struttura architettonica ma chiusa al pubblico. Forse è stato questo il motivo che ha indotto i cittadini di Parabita ad edificare il cimitero monumentale ... anche se già avevano un bel castello.

Si racconta che durante l'invasione dei Saraceni i cittadini di Parabita si barricarono nel castello assediati dal nemico. I Saraceni attendevano fuori dalle mura convinti che gli assediati a causa della fame prima o poi sarebbero usiti allo scoperto. Invece di impugnare le armi i cittadini di Parabita tempestarono i saraceni con pezzi di formaggio (ricavato dal latte delle nutrici parabitane ! ) . Alla vista di una tale sovrabbondanza di cibo, i saraceni, scoraggiati, furono costretti ad abbandonare l'assedio.

Molte parabitane hanno il nome di Coltura (alcuni anche Colturo !?) come l'omonima Madonna a cui è intitolata la Cattedrale di Parabita. Si narra che molti anni fa un contadino del luogo, dissodando il suo campo abbia trovato un monolito raffigurante un'immagine Santa (L'attuale Madonna della Coltura). Si decise di portare il monolito nella chiesetta della Madonna delle Anime Anime. Con stupore di tutti il mattino seguente il monolito venne ritrovato in una piccola cappella all'entrata di Parabita . Quella cappella è l'attuale santuario di Parabita ed il monolito è esposto al pubblico.

I parabitani sono detti <<ventri janchi>> (Pancia bianca...?!)

 Un parabitano DOC 

Parabita - Matinu ... tiri ... 'ttuppiti Casaranu

(Da Parabita a Matino un passo ... inciampi ... Casarano) (Detto dialettale: Parabita e Matino sono affiancati... addirittura ci sono abitazioni che si trovano sul confine dei due paesi; Casarano si trova a 2,5 Km da Matino) 

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DA VISITARE: Cattedrale della Madonna della Coltura di Parabita; Castello di Parabita; la pinacoteca di Parabita; parco comunale; centro storico.

Per la sosta: Parco comunale immerso nel verde con giochi per bimbi. Diversi ristoranti tipici.

Servizi: Biblioteca Comunale ; Palazzetto dello sport

Prodotti tipici: vino locale; le pucce ( o puccie ) pane con olive <<mature>> ; u pecuredd'ru dolce pasquale con pasta di mandorle a forma di agnello; i purciadd'ruzzi(porcellini) e le cartellate, dolci natalizi con miele e vin cotto; i minchiaredd'ri( ... ) pasta fatta in casa con farina integrale 

Feste patronali: la Madonna della Coltura ultima domenica di maggio con uno splendido spettacolo pirotecnico di alcune ore;

Sagre: Dell' anguria 15-16-17 agosto ; della puccia in agosto; ''tu vinu e te  le cose nosce'' in estate

Manifestazioni ricorrenti: Presepe vivente, nel castello privato di Parabita

 

! Se vuoi visitare Parabita sulla statale per S.M.di Leuca prendi l'uscita per Alezio ''S.S.di Parabita'' nei pressi dell'ospedale di Gallipoli . Da Gallipoli ad Alezio 5 Km circa. All'entrata di Alezio trovi sulla destra l'indicazione per Parabita. Oppure se prendi l'uscita per Sannicola segui per  Tuglie e quindi Parabita.

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Indirizzo: giannellis@iol.it

 

 

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