I trulli
Come abbiamo visto, il trullo pugliese è una espressione architettonica la cui forma può risultare alquanto varia.
Nel descriverne la struttura ci rifaremo alla tipologia più nota, e sicuramente più importante e diffusa: quella che
si ritrova nella Murgia dei trulli.
Il trullo si compone di 2 elementi strutturali principali: il basamento e la volta.
Il basamento, sia a pianta circolare che quadrangolare, è costituito da strati di pietre ben sovrapposte; lo spessore
è in funzione dell'ambiente da realizzare in quanto, in parte, il basamento ha una funzione di contenimento delle spinte
orizzontali che si ingenerano per la presenza della cupola nonostante questa abbia una struttura tale da renderle realmente
minime.
In fase di messa in opera vengono ricavati nella muratura l'ingresso ed eventuali finestre e nicchie. La parte interna della
muratura viene di solito riempita da pietre più piccole. Raggiunta l'altezza stabilita, il muro verticale viene spianato e
si passa alla costruzione della volta.
La volta del trullo, o "cannela", si rifà al metodo di costruzione a tholos in aggetto .
Questo metodo di costruzione prevede la messa in opera di una serie di anelli concentrici sovrapposti orizzontalmente gli
uni agli altri. In pratica, partendo dal colmo del basamento, le pietre (le cannele) che formeranno il primo strato della
volta vengono disposte in aggetto verso la parte interna del trullo, costituendo un anello sufficientemente rigido grazie al
contrasto laterale fra le pietre dello stesso strato, assicurato, eventualmente, anche da opportune zeppe incuneate fre le
code (ovvero la parte non in aggetto) delle pietre adiacenti.
Su questo primo anello vengono sovrapposti in aggetto i successivi, di diametro sempre minore, fino a raggiungere una
apertura minima che viene chiusa da un'ultima pietra: la serraglia (per lo schema costruttivo vedere la figura a lato).
In questo modo e senza nessuna céntina o impalcatura viene creata la volta del trullo, una semplice struttura in pietra
che si regge per gravità e per contrasti laterali, senza l'ausilio di alcun legante.
A volte l'intradosso della cannela viene ripulito dagli spigoli sporgenti dei vari anelli, formando un superfice liscia e
ben rifinita, molto simile a quelle caratteristiche dalle volte spingenti.
Le rifiniture del trullo prevedono, poi, il completamento del del tetto con il rivestimento a "chiàncole" e con il
"pinnacolo", oltre che l'intocamento, non sempre realizzato, delle superfici interne e l'imbiancatura a calce delle pareti
esterne.
Le chiàncole o chiancarelle sono delle lamine sottili di pietra calcarea scistosa (tipo l'ardesia) dello spessore compreso
fra i 3 ed i 7 cm. che vengono disposte sull'estradosso della volta, sia sulle code delle cannele che sulla zavorra posta
su di esse, con pendenza verso l'esterno al fine di agevolare lo scolo delle acque. Vengono sistemate a squame in modo tale
che le superiori non coincidamo con le inferiori. Tutta l'operazione, detta inchiancatura, termina con la posa del pinnacolo.