PONTREMOLI
Pontremoli, è situata nella parte più settentrionale della Toscana, al confine fra l'Emilia e Liguria ed occupa il centro di un'amena conca formata da fertili colline e verdi montagne nella quale confluiscono, scendendo dai contrafforti appenninici, la Magra ed il Verde. La particolare posizione geografica di frontiera, ha fatto sì che la zona sviluppasse, lungo i secoli, peculiarità che la caratterizzano rispetto alle regioni limitrofe e la rendono, in un certo senso, unica. Se le origini di Pontremoli sono tuttora nebulose ed avvolte nella leggenda, la sua storia è travagliata, poiché per il suo ruolo di importante nodo viario per le comunicazioni tra il nord ed il centro della penisola fu, fin dall'antichità, al centro di aspre contese. La zona era abitata già nel Paleolitico, nell'età del bronzo espresse la civiltà delle Statue Stele, ospitò insediamenti Liguri-Apuani e passò, nei secoli, sotto i domini Bizzantino, Longobardo e Franco. Costituitasi in libero comune, 1167 si oppose al passaggio di Federico Barbarossa e, dal 1313, anno in cui fu ceduta dall' imperatore Arrigo VII ai Fieschi, cadde, successivamente, sotto la signoria dei Rossi, degli Scaligeri, dei Visconti, degli Sforza, dei francesi e degli spagnoli. Dalla metà del XVII secolo sotto il Gran ducato di Toscana conosce un periodo di relativa stabilità politica e prosperità economica grazie alla valorizzazione della propria posizione geografica sulla via dei traffici tra il porto di Livorno e l'Italia settentrionale. Le migliorate condizioni economiche e sociali, portano ad un rinnovamento urbano che vede la completa trasformazione dell'opidum medievale: sorgono nuovi palazzi e nuove chiese ed i vecchi edifici vengono ristrutturati in veste barocca. Tale fervore edilizio richiama dalle città vicine, una schiera di pittori architetti e decoratori che danno vita ad una vera e propria scuola pittorica pontremolese che vanta, tra gli altri, i Bottani, i Natali, i Contestabili, i Galeotti, Alessandro Gherardini. Nel 1778 Pietro Leopoldo di Lorena concede la patente di "Città Nobile" a Pontremoli e nel 1787 verrà eretta in diocesi.
IL CASTELLO DEL PIAGNARO
Pontremoli ed il suo castello furono al centro di lotte secolari che coinvolsero comuni e signorie tra le più importanti d'Italia. Il valore strategico da correlarsi al controllo sul territorio dell'antica via Francigena diede origine a vere e proprie guerre che furono combattute inizialmente tra i Malaspina, i comuni di Pontremoli, di Parma e di Piacenza, successivamente, nel secolo XIV Pontremoli ed il suo castello furono al centro di contese che coinvolsero i Fieschi, Castruccio degli Antelminelli, gli Scaligeri, i Visconti, gli Sforza. L'insediamento venne inoltre saccheggiato e distrutto nel 1495 per opera di Carlo VIII. Il castello conserva tra le strutture più antiche il mastio risalente al secolo XV, mentre considerevoli sono le aggiunte riferibili ai secoli XVII-XVIII. Il castello del Piagnaro, si raggiunge a piedi dal sottostante borgo di Pontremoli. Il Castello ospita il Museo delle "Statue Stele" della Lunigiana.
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