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Nati sotto il Segno dei Pesci
Segno d'acqua, governato da Nettuno
e Giove. Indica tutto ciò che è misterioso e
i luoghi chiusi ed occulti.
Anatomicamente governa i piedi e il sistema ghiandolare. Il
nativo può soffrire di reumatismi. E' anche il segno
più predisposto a affezioni morbose di difficile diagnosi
e ad intossicazioni. Deve prestare la massima attenzione a
non abusare di alcool e fumo e, peggio ancora, a non lasciarsi
trascinare nel pericoloso mondo dei "paradisi artificiali".
Giorno della settimana:
giovedì.
Pietre portafortuna:
ametista, corallo rosa, turchese, acquamarina.
Colori:
grigio perla, porpora e verde.
Fiori:
iris, verbena, lylium e camelia.
Metalli:
stagno.
Essenze ideali:
incenso, violaciocca.
Simbolo:
Stilizzazione di due pesci legati fra loro, ma che nuotano
in direzioni opposte.
Mitologia
Tra le varie leggende che descivono
la psicologia del nativo, due in particolar modo, pur essendo
in completa antitesi tra loro, indicano perfettamente la peculiarità
del segno: la sua duplicità.
La prima è la leggenda di Derceto, da cui traspare
il temperamento "nevrotico" del Pesci, che, posto
davanti alla responsabilità di un suo gesto, preferisce
regredire, piuttosto che affrontare il giudizio.
Derceto è una giovane e bella donna che un giorno si
accorge di essere gravida. Disperata e spaventata di ciò
che gli altri potranno pensare, si butta in mare. Poseidone
(Nettuno, governatore del segno), irritato per questo malsano
gesto, trasforma Derceto in un animale metà donna e
metà pesce. Da quest'essere condannato a vivere per
l'eternità senza sentirsi "nè carne nè
pesce" nasce la stirpe delle Sirene.
L'altro mito legat a questo segno è quello di Eros
e Afrodite. I due dei si amano e vivono felici sulle rive
dell'Eufrate. Un brutto giorno però il mostruoso e
crudele Tifone tenta di sedurre la bella Afrodite. Per salvarsi
la dea si butta in mare con l'amato Eros e con il figlioletto
avuto da lui. Mentre, stremati, stanno annegando, ecco comparire
due delfini che li aiutano, portandoli sulla schiena. Giove
(secondo pianeta del segno), padre degli dei, per ringraziare
questi generosi animali, li fa salire in cielo, creando la
costellazione dei Pesci.
In questo mito emerge un'altra caratteristica fondamentale
del nativo: la capacità di immergersi nelle acque profonde
del suo inconscio (il "mare") per trovare la risposta
alle sue angosce, unita alla fede nell'aiuto di un dio buono
e onnipotente.
Carattere
Il nativo ha un carattere complesso
e pieno di contrasti. Vive costantemente "drammi",
il più delle volte immaginari, ma sempre molto sofferti.
E' in perenne lotta con se stesso, spinto da due nature contrastanti:
la prima, donata da Nettuno, pineta delle metamorfosi e delle
inquietudini interiori, la seconda da Giove, apportatore di
circostanze fortunate, bonomia e profonda religiosità.
Il risultato di questa guerra senza vinti nè vincitori
è una natura misteriosa ed affascinante, che, con la
sua dolcezza, sa attirare magneticamente gli aiuti e le protezioni
di cui ha estremo bisogno.
Difficilmente un Pesci "sbaglia il colpo" al tiro
a segno della vita: possiede un infallibile sesto senso che
gli fa intuire la direzione migliore per raggiungere i suoi
scopi. Deve però imparare a seguire esclusivamente
la sua "vocina interiore", senza sforzarsi di seguire
la logica che... non è fatta per lui!
Essendo piuttosto ingenuo, a volte si trova ad affrontare
una qualche "tragedia", ma proprio quando tutto
sembra perduto, ecco apparire il "santo protettore"
che lo salva miracolosamente (ricordate i delfini di Eros
e Afrodite?) Certo, la sua incrollabile fede nella fortuna,
a volte lo porta a prendere qualche cantonata, e allora cade
in depressioni nerissime, beve, fuma e medita il suicidio,
lasciandosi andare alla più completa abulia.
Istintivamente portato ad evitare l'azione fine a se stessa,
evita il più possibile di prendere decisioni. Non sono
certo le idee che gli mancano, quanto la forza di portarle
avanti.
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