LA METAMORFOSI

Metamorfosi è un vocabolo che deriva dalla lingua greca e che significa " passare attraverso più forme ". Nel nostro caso si tratta dei cambiamenti che subisce un insetto passando dallo stato di larva appena uscito dall'uovo a quello maturo di un adulto. La metamorfosi può consistere in tre cambiamenti successivi (  si dice incompleta , come avviene per il grillo ) oppure in quattro fasi come per la farfalla. In questo caso si dice completa e le fasi sono : uovo , larva , pupa o crisalide e insetto adulto o immagine. In ciascuna fase l'insetto cambia totalmente il suo aspetto.

Descriviamo adesso le fasi della metamorfosi di una farfalla: le foto sono di una nota farfalla presente nel padiglione del parco Phoenix : la Papilio machaon (Linneo-1758)

.

.

 

UOVO : Le uova delle farfalle sono munite di un guscio esterno che racchiude e protegge l’embrione in via di sviluppo ed è impermeabile all’acqua e all'aria. La sua superficie è solitamente percorsa da costolature più o meno evidenti che formano un’ornamentazione diversa da specie a specie.Le uova hanno aspetto variabile: possono essere cilindriche, ovoidali, sferoidali, discoidali più o meno appiattite. Le loro dimensioni variano, secondo le specie, da 0,5 a 2,5 mm circa.

.

LARVA o BRUCO :La larva o bruco è una fase del ciclo vitale dei lepidotteri essenzialmente destinata alla nutrizione e all’accrescimento.
Lo stadio larvale si protrae per 20 - 30 giorni. Particolare è il caso di quelle specie adattate a superare i periodi critici (rigori invernali, siccità estive, scarsità di nutrimento) : l’attività e la crescita cessano, e in questo stato  la larva può trascorrere anche parecchi mesi.


Larva alla nascita

A seconda delle famiglie e delle specie, le larve differiscono notevolmente nell’aspetto, pur ricalcando, esternamente ed internamente, la medesima organizzazione generale: si riconoscono un capo e un tronco, costituito a sua volta da torace e addome.
Larva matura

.


PUPA o CRISALIDE : Si può dire che la pupa è uno stadio del ciclo vitale delle farfalle caratterizzato dalla immobilità esteriore e da complessi fenomeni di modifiche interne, che sostituiscono e trasformano i tessuti e gli organi della larva nelle strutture tipiche dell’insetto adulto, pronto allo sfarfallamento. Solo dopo aver scelto un luogo ben riparato  (la fenditura di una corteccia, una piccola nicchia sotto un sasso, una foglia accartocciata) il bruco maturo effettua l’ultima muta, che lo condurrà allo stadio di pupa o crisalide. e.
Con la seta prodotta dalla filiera il bruco può costruirsi un bozzolo in cui trascorrere questa fase oppure cingersi a livello del torace con vere e proprie cinture per ancorarsi agli steli d’erba, o ancora filare dei piccoli batuffoli da fissare ad un supporto a cui poi appendersi a testa in giù mediante una particolare struttura dell’estremità addominale della crisalide dotata di spine e minutissimi uncini. 

INSETTO ADULTO o IMMAGINE : La fuoriuscita dell’individuo adulto dall’involucro della crisalide viene definita "sfarfallamento".
Una volta libera, la  farfalla sale su un filo d’erba o un ramo o una foglia e pompa la linfa nelle venature, in modo da espandere le membrane alari tenute strettamente ripiegate su se stesse durante la fase precedente. Ad ali interamente spiegate, segue un periodo di immobilità durante il quale esse si induriscono per permettere il volo.
A questo punto la farfalla elimina alcune gocce di un liquido rossastro che è nient’altro che l’acido urico accumulato durante lo stadio di crisalide e che ora viene espulso. Antiche leggende parlano infatti della "pioggia di sangue" concomitante con i grandi sfarfallamenti di alcune specie di farfalle. 
Subito dopo, avviene l’involo.

Farfalla maschio Farfalla femmina

 

 Non possedendo uno scheletro interno, il corpo dei lepidotteri è sorretto da un robusto rivestimento esterno (l’esoscheletro)
Le farfalle, come tutti gli insetti hanno il corpo formato da una successione di segmenti simili tra loro, detti metameri. Essi possono essere riuniti in tre differenti regioni : il capo, il torace e l’addome.

continua