Marcello Fois č nato a Nuoro nel 1960 e vive e lavora a Bologna. Ha pubblicato giā
parecchi libri di narrativa e si occupa anche di teatro. "Sangue dal cielo" č uscito
nel 1999 per conto de Il Maestrale-Frassinelli (Il Maestrale č una piccola casa
editrice sarda) con una prefazione di Manuel Vāzquez Montalbān ed č la seconda
storia dell'avvocato-poeta Sebastiano Satta, ovvero Bustianu, personaggio realmente
esistito (Nuoro 1867-1914), dopo quella di Sempre caro (1998).
Barbagia, fine ottocento. Un ragazzo con problemi psichici viene arrestato con l'accusa
di aver ucciso un noto faccendiere. Muore in carcere dopo essersi ta-gliato le vene, ma
in modo molto strano, senza nemmeno sporcarsi la camicia. L'avvocato Bustianu, incaricato
dalla sorella di difenderlo, seguita a indagare anche dopo il suicidio per chiarire tutti
gli aspetti che non lo convincono.
Un giallo denso, appesantito dalla pioggia continua, assillante che solo alla fine smette
di cadere. Il modo di percepire le cose di Bastinanu entra a far parte di-rettamente nella
storia narrata L'avvocato-poeta investigatore si lascia trascinare dall'oscura vicenda,
l'indagine si fa intimista, passa sulla sua pelle, attraversa i suoi sogni e lo mette in
contatto con il passato, gli avi.
La vicenda prende il lettore fino all'ultima pagina, ma credo che l'originalitā di Fois sia
da ricercare soprattutto nel suo linguaggio. Vi č, infatti, un uso sapiente del dialetto
(non insistente come in Camilleri) con il quale l'autore impasta la lingua italiana: sostenendola
senza forzature, impreziosendola senza rallentare il ritmo di lettura.
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