"Un posto al buio" di Corrado Farina
di Alberto Farina
gialloWeb
Le recensioni


[Clickare per ingrandire] Come gia' sa chi spulcia il sito del gruppo, Corrado Farina e' mio padre ed e' un frequentatore abituale di it.discussioni.giallo: pero' da anni non mi passa piu' la paghetta e quindi non e' per motivi di interesse che segnalo questo suo primo libro. Chi bazzica IDG gia' sa cosa penso di "Giallo antico", uscito un annetto fa: uscito nel 1994, "Un posto al buio" si svolge anch'esso a Torino e anch'esso ruota attorno al mondo del cinema -in particolare della sala cinematografica, intesa come luogo di tutti i sogni. Lo si potrebbe definire un giallo-rosa: l'intreccio e' quasi un pretesto per raccontare personaggi benissimo disegnati e macchiette esilaranti (io ad esempio adoro la signora scema che il protagonista incontra in un ferramenta) e per esplorare una Torino affascinante e inedita. Avrebbe dovuto essere un film prodotto da Franco Cristaldi, poi non se ne fece piu' nulla ed e' un peccato... forse pero' in quel caso il soggetto non sarebbe mai stato scritto come romanzo e vi assicuro che sarebbe stato un peccato. Uscito nel 1994 presso la Biblioteca del Vascello ed esaurito *prima* che l'editore chiudesse, "Un posto al buio" e' appena stato ristampato dalla Robin. Su Zivago si trova.


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