"Pioggia nera" di Dennis Lehane
di Fabrizio Canella
gialloWeb
Le recensioni


[Cliccare per ingrandire] "Quali sono le cose su cui avete costruito la vostra vita e la vostra felicita' e cosa fareste se qualcuno decidesse di togliervele una ad una?" Attorno a questa domanda Lehane ha costruito "Pioggia nera".
La trama in estrema sintesi ruota attorno all'ossessione di un investigatore privato, Patrick Kenzie, di fare luce sulla morte di una cliente avvenuta con modalita' certa ma in circostanze tutte da verificare.
Questo non e' che l'inizio di un libro che, ambientato nei sobborghi di Boston, unisce ad atmosfere scure che ricordano "Cape Fear" un intreccio che ad ogni pagina si arricchisce di nuovi elementi, e che, attraverso una serie di continui colpi di scena, portera' il protagonista a partecipare ad un "gioco" altamente pericoloso con un avversario psicopatico la cui specialita' e' trasformare in un inferno la vita delle sue vittime.

Il libro si fa ben volere, e' denso di citazioni cinematografiche palesi, ad esempio il divertente duetto tra Pat Kenzie e il proprietario di un motel su "Il terzo uomo" di C. Reed, o velatamente nascoste come i film tratti da Chandler e la serie Detective Harper-Paul Newmann.
Analizzando l'opera di Lehane, i critici americani hanno voluto cogliere riferimenti letterari illustri, scomodando scrittori del calibro di Raymond Chandler, Ross MacDonald e Robert Parker. In un'intervista Lehane dice di aver letto i classici del mystery ma anche di essersi formato sui libri di Fitzgerald, Joyce, Conrad, Raymond Carver etc. e di essere stato allievo, tra gli altri, di James W. Hall (L'alfabeto dei corpi).

[Cliccare per ingrandire] Pioggia nera e' il suo quinto romanzo ed il primo, a quanto mi risulta, tradotto in italiano. Tutti i suoi romanzi hanno per protagonisti due investigatori privati, Patrick Kenzie e Angela Gennaro, spesso aiutati da un loro amico di origini polacche il cui soprannome e' Bubba (come il commilitone di Tom Hanks in Forrest Gump). Proprio perche' i romanzi di Lehane hanno sempre gli stessi protagonisti, cominciare la pubblicazione italiana dal quinto pone qualche problema al lettore che si trova ogni tanto a dover interpretare qualche criptica allusione ai casi gia' risolti.
Una pubblicazione in ordine cronologico sarebbe stata senz'altro preferibile, comunque, per fortuna, i riferimenti ai libri precedenti non sono molti. E' un po' quello che accade con i libri di Michael Connelly dedicati ad Harry Bosch, non e' necessario leggerli in ordine di scrittura, pero' contribuisce a creare una migliore definizione del personaggio. In "Pioggia nera" ad esempio mancano alcuni notizie che avrebbero chiarito la relazione tra i due investigatori che appare un po' complicata. Su questa questione Lehane gioca un po', ancora una volta, con riferimenti cinematografici avvicinando la sua coppia di investigatori ai Nick e Nora Charles di "The Thin Man", gli indimenticabili William Powell e Myrna Loy, non riuscendo, pero', a raggiungere i modelli. Comunque e' sicuramente gradevole l'equilibrio che l'autore cerca di raggiungere tra momenti di tensione e disperazione e momenti piu' leggeri venati di una sorta di umorismo. Tutto il libro e' giocato su una miscela di accadimenti a tratti di una crudelta' iper-realistica a tratti deliziosamente umoristici.
Forse il "cattivo" e' troppo "cattivo" e i colpi di scena sono un po' troppi ma era da un bel po' che non leggevo qualcosa di cosi contortamente astuto.
Un libro da non perdere.

"Pioggia nera" di Dennis Lehane, ed. Piemme


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