"Quali sono le cose su cui avete costruito la vostra vita e la vostra
felicita' e cosa fareste se qualcuno decidesse di togliervele una ad
una?" Attorno a questa domanda Lehane ha costruito "Pioggia nera".
La trama in estrema sintesi ruota attorno all'ossessione di un
investigatore privato, Patrick Kenzie, di fare luce sulla morte di una
cliente avvenuta con modalita' certa ma in circostanze tutte da
verificare.
Questo non e' che l'inizio di un libro che, ambientato nei sobborghi
di Boston, unisce ad atmosfere scure che ricordano "Cape Fear" un
intreccio che ad ogni pagina si arricchisce di nuovi elementi, e che,
attraverso una serie di continui colpi di scena, portera' il
protagonista a partecipare ad un "gioco" altamente pericoloso con un
avversario psicopatico la cui specialita' e' trasformare in un inferno
la vita delle sue vittime.
Il libro si fa ben volere, e' denso di citazioni cinematografiche
palesi, ad esempio il divertente duetto tra Pat Kenzie e il
proprietario di un motel su "Il terzo uomo" di C. Reed, o velatamente
nascoste come i film tratti da Chandler e la serie Detective
Harper-Paul Newmann.
Analizzando l'opera di Lehane, i critici americani hanno voluto
cogliere riferimenti letterari illustri, scomodando scrittori del
calibro di Raymond Chandler, Ross MacDonald e Robert Parker. In
un'intervista Lehane dice di aver letto i classici del mystery ma
anche di essersi formato sui libri di Fitzgerald, Joyce, Conrad,
Raymond Carver etc. e di essere stato allievo, tra gli altri, di James
W. Hall (L'alfabeto dei corpi).
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Pioggia nera e' il suo quinto romanzo ed il primo, a quanto mi
risulta, tradotto in italiano. Tutti i suoi romanzi hanno per
protagonisti due investigatori privati, Patrick Kenzie e Angela
Gennaro, spesso aiutati da un loro amico di origini polacche il cui
soprannome e' Bubba (come il commilitone di Tom Hanks in Forrest
Gump). Proprio perche' i romanzi di Lehane hanno sempre gli stessi
protagonisti, cominciare la pubblicazione italiana dal quinto pone
qualche problema al lettore che si trova ogni tanto a dover
interpretare qualche criptica allusione ai casi gia' risolti.
Una pubblicazione in ordine cronologico sarebbe stata senz'altro
preferibile, comunque, per fortuna, i riferimenti ai libri precedenti
non sono molti. E' un po' quello che accade con i libri di Michael
Connelly dedicati ad Harry Bosch, non e' necessario leggerli in ordine
di scrittura, pero' contribuisce a creare una migliore definizione del
personaggio. In "Pioggia nera" ad esempio mancano alcuni notizie che
avrebbero chiarito la relazione tra i due investigatori che appare un
po' complicata. Su questa questione Lehane gioca un po', ancora una
volta, con riferimenti cinematografici avvicinando la sua coppia di
investigatori ai Nick e Nora Charles di "The Thin Man", gli
indimenticabili William Powell e Myrna Loy, non riuscendo, pero', a
raggiungere i modelli. Comunque e' sicuramente gradevole l'equilibrio
che l'autore cerca di raggiungere tra momenti di tensione e
disperazione e momenti piu' leggeri venati di una sorta di umorismo.
Tutto il libro e' giocato su una miscela di accadimenti a tratti di
una crudelta' iper-realistica a tratti deliziosamente umoristici.
Forse il "cattivo" e' troppo "cattivo" e i colpi di scena sono un
po' troppi ma era da un bel po' che non leggevo qualcosa di cosi
contortamente astuto.
Un libro da non perdere.
"Pioggia nera" di Dennis Lehane, ed. Piemme
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