Il thriller che non ti aspetti.
Da una collana di fantascienza, tutto mi sarei aspettato, meno che un poliziesco estremamente
convincente quale questo "Miracoli e Giuramenti" di Nancy Kress, autrice americana prevalentemente di
SF (vedi il ciclo dei Mendicanti di Spagna).
Credendo di imbattermi in un romanzo veramente ai limiti della scienza, ho invece scoperto ed
apprezzato l’abilità della scrittrice di poter regalare ad un pubblico alternativo questo bel
giallo/thriller per così dire, tecnologico.
Consigliato quindi anche a chi non voglia assolutamente contaminarsi col genere fantascientifico
(forse l’unico vero elemento di SF è la presunta cura per il cancro?), ma amante dei thriller (non
direi medical) con un minimo di curiosità per le nuove frontiere biotecnologiche (così alla ribalta
oggi, dopo la posa dell’ultimo mattone del genoma umano), "Miracoli e Giuramenti" è una storia ricca
di personaggi seppur scarsamente caratterizzati (ed è uno dei difetti da me riscontrati), in cui
la Kress riesce magistralmente a mescolare scienza, mafia e fanatismo religioso.
Perché prima un mafioso e poi la sua ragazza vengono ammazzati?
Con che cosa hanno a che vedere le parole Cadoc e Verico (cadaverico)?
E’ da questi primi interrogativi che l’agente dell’ FBI Robert Cavanaugh deve iniziare una lunga
indagine per scoprire quali legami possono esserci tra gli "amici" (la mafia) e alcuni studi
avanzati di biotecnologia genetica atti ad utilizzare i retrovirus quali vettori per bloccare
malattie genetiche importanti dal diabete al cancro.
Ma che interessi potrà mai avere la Mafia in questo campo della scienza assolutamente
all’avanguardia?
Cavanaugh arriverà a scoprire la sconvolgente verità nonostante ogni indizio o testimone gli
sfuggano di mano all’ultimo minuto, una figura di poliziotto fuori dagli stereotipi con una vita
privata ed una carriera costantemente in gioco.
Scrive Nancy Kress nella postfazione al romanzo:
"Cavanaugh è un investigatore, ma non è un sopravvissuto del noir anni Trenta o delle serie
televisive d’azione degli anni Cinquanta. E neppure di quella FBI di Edgar Hoover che ha inventato
l’immagine classica del duro. Cavanaugh agisce in un mondo diverso, dal punto di vista sociale e
tecnologico. E Cavanaugh, come tutti noi, lotta per essere al passo con i tempi."
Per concludere, un buon thriller, un’ottima storia ricca d’azione, ma anche di momenti di
riflessione.
Tra le note negative, se vogliamo, azzarderei la sensazione che la sensibilità femminile della Kress
freni un po’ quella durezza quasi d’obbligo in una storia di mafia in cui gente senza scrupoli gioca
con la vita del prossimo.
La trama a tratti si fa un po’ troppo sentimentale, sembra quasi patinata, poco incisiva e poco
cattiva, ma forse, anche per questo, adatta ad un pubblico più vasto e meno estremo.
Da segnalare tra i personaggi di spicco del romanzo, oltre a Cavanaugh, Judy Kozinski, giornalista
scientifica e moglie del noto scienziato di biogenetica Ben Kozinski (nonché ambito rappresentante
del sesso forte) e Wendell Botts, ex marine, ex alcolizzato(?) ed ex "soldato" della Divina
Alleanza, una sorta di setta religiosa che gli ha strappato dagli affetti moglie e figli ai quali
cercherà in ogni modo di riavvicinarsi.
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