"L.A. Confidential" di Curtis Hanson
di Alberto Farina
gialloWeb
Le recensioni


[Clickare per ingrandire] Dei tre protagonisti di "L.A. Confidential", due hanno deciso di diventare poliziotti in seguito a traumi infantili e il terzo per motivi che sostiene di non ricordare. Sono loro gli angeli custodi del cuore nero della Los Angeles anni Cinquanta, in cui il boom dell'ottimismo postbellico è la vernice sotto alla quale il gangsterismo si trasforma da attività pionieristica e quasi artigianale a sistema organizzato di sinergie con il potere economico. E se il nemico -come in "Chinatown", che però era ambientato nel 1937- si annida ormai negli uffici chiave e nei posti più inattesi, tra le sabbie mobili della corruzione e dei giochi di potere, gli eroi del film devono fare i conti soprattutto con i propri demoni personali, capaci di rivelarsi a volte una minaccia ben piu' insidiosa. Salutato più volte con l'abusata etichetta di erede di Hitchcock, il regista Curtis Hanson coglie nel mondo nerissimo di James Ellroy l'occasione per affrancarsi dalla logica di quei thriller, efficaci ma vagamente formulari, nei cui limiti sembrava destinato a restare invischiato, e si conferma esperto manipolatore delle regole non scritte del cinema di genere. "L.A. Confidential" gioca in modo raffinato con le aspettative dello spettatore, toccando tutte le basi del noir e del poliziesco ma fingendo di fare sul serio: la breve sequenza riservata a chi -prima di lasciare il cinema- aspetta la fine dei titoli di coda sottolinea ironicamente la distanza tra la realtà della trama e la finzione cinematografica (o televisiva), incarnata dal poliziotto-divo interpretato da Kevin Spacey; e gli eroi del film, sapientemente umanizzati da paranoie, idiosincrasie e piccole perversioni, suscitano partecipazione senza denunciare la finzione narrativa. La citazione di un sostanzioso brano de "Il fuorilegge" con Alan Ladd simula nostalgia per quando il bianco e nero della pellicola serviva anche a distinguere fra i buoni e i cattivi: l'abilità di Hanson è nel fingere di credere che quell'epoca sia davvero tramontata, orchestrandone nel frattempo il raffinato revival.

"L.A. Confidential" (id., 1997) di Curtis Hanson
Sceneggiatura: Brian Helgeland, Curtis Hanson
Tratto da "L.A. Confidential" di James Ellroy
Interpreti: Kevin Spacey, Russell Crowe, Guy Pearce, James Cromwell, Kim Basinger
USA, 1997, 136 min.




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