"Cammina, stronzo" di Piergiorgio Di Cara
di Paolo Sciascia
gialloWeb
Le recensioni


[Cliccare per ingrandire] Nella maggioranza dei gialli che leggiamo il protagonista principale è Il Commissario o Il Grande Investigatore, ma spesso le indagini "spicciole", gli appostamenti, le sorveglianze, i pedinamenti e quant'altro necessario ad una inchiesta sono condotte da oscuri agenti di cui nulla si sa, se non il risultato dell'indagine.
A colmare questo vuoto c'e' adesso la raccolta di racconti "Cammina, stronzo" di Piergiorgio Di Cara.
L'autore, come dicono le note della quarta di copertina è uno "sbirro" della Questura di Palermo e oggetto dei suoi racconti sono le "avventure" che lo vedono impegnato ogni giorno contro la criminalità, organizzata e no.
Sono storie di appostamenti, incursioni, sorveglianze, pedinamenti ma non sono semplici descrizioni, il lettore e' li, insieme al protagonista sull'auto civetta mentre pedina "Il principino" oppure, steso in mezzo ai rovi, mentre attende il passaggio di un latitante; sente con lui il desiderio di una sigaretta, il bruciore della gastrite o la piacevole sensazione di fresco che da' una corsa in moto all'alba per raggiungere la questura.
Il tutto con uno stile telegrafico ed essenziale ed un linguaggio crudo e diretto ma naturale e spontaneo.
Il libro non é forse un giallo in senso stretto, ma va letto per rendersi conto cosa significa essere "sbirri a Palermo"

"Cammina, stronzo" di Piergiorgio Di Cara [Ed. DeriveApprodi]


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