Speciale "Almost Blue" di Alex Infascelli [1]
a cura dei partecipanti a it.discussioni.giallo
gialloWeb
Le recensioni


Ho visto il trailer di "Almost Blue"...
... e sono in trepidante attesa di vedere il film. Il trailer è una vera e propria bomba, la fotografia ad altissimi livelli, per quello che si è potuto vedere.
Carlo "in c**o alla balena" per il film.
speedo


Grazie per gli auguri, ne ho bisogno dato che non so praticamente nulla del film e lo andrò a vedere lunedì in un'anteprima, come uno spettatore curioso. Ho fiducia in Infascelli enelle sue capacità visionarie ma ho paura delle riduzioni che il cinema fa dei libri (vedi "I Fiumi di Porpora"). Vedremo. Quando a "Lupo mannaro", quello l'ho scritto anch'io e la colpa sarà solo mia se non funziona (ma spero di no). Dario Argento è una garanzia: ritorna al giallo classico tipo "Profondo Rosso" e non si ferma lì. Stiamo scrivendo un altro soggetto che è addirittura (per adesso) un police procedural (vedremo...).
Carlo Lucarelli


Ho visto "Almost Blue"...
... e devo dire che mi è piaciuto, anzi, mi è piaciuto molto. Tempo fa avevo visto una cassetta molto sporca, quasi senza sonoro e con i colori falsati e mi era piaciuta così così. Il problema era la sceneggiatura e soprattutto la parte thriller: incasinata e troppo piena di cose (credo di essere stato l'unico autore scontento perché il film era troppo uguale al libro). La versione definitiva, invece, è un'altra cosa. Restano alcuni problemi di sceneggiatura, un dialogo un po' telefonato, cose così, ma l'impatto visivo ed emozionale è così forte che gli si perdona il resto. E' uno dei film più duri, visionari e maledetti che abbia mai visto, e in questo esprime in pieno tutta la parte malata e ossessiva che c'è nel mio libro. L'attore che fa l'Iguana è straordinario e ha fatto paura anche a me. Grazia ha tutte le incertezze e la goffaggine del mio personaggio. Simone, anche se è più ridotto rispetto allo spazio che ha nel mio libro, è reso molto bene. Insomma, l'ho visto da spettatore (non ho partecipato a nulla della scrittura del film) e tornerò a vederlo venerdì 17, quando uscirà nelle sale. Non ho ritrovato tutte le cose che c'erano nel mio libro (ed è giusto che sia così, Alex Infascelli, il regista, ha fatto quello che fanno tutti i lettori: impadronirsi di un libro e proiettarsi mentalmente un film che può essere diverso da quello dello scrittore o degli altri lettori), ma ho visto quello che ritengo un bel film, pieno di emozioni e di tensione. Meglio de "I fiumi di porpora". Sono curioso di sentire il vostro parere, quando lo avrete visto.
Carlo Lucarelli


Una rece al volo
Per tutti gli appassionati di jazz "Almost Blue" è un pezzo di Chet Baker (*), ma per gli appassionati di gialli il titolo evoca immediatamente il romanzo omonimo di Carlo Lucarelli: una storia bolognese che racconta l'incontro fra una giovane ispettrice di polizia, un ragazzo cieco che passa il tempo ascoltando la città con sofisticati strumenti elettronici e l'Iguana, un pericolosissimo serial killer che ha l'abitudine di assumere l'identita' delle sue vittime. A portarlo sul grande schermo è stato Alex Infascelli, regista di videoclip al suo esordio nel lungometraggio, ma a giudicare dalle interviste il risultato sembra aver soddisfatto anche l'autore. Fedelissimo (forse troppo?) alla fonte letteraria, "Almost Blue" reinventa a modo suo l'atmosfera sensoriale del testo di Lucarelli rinunciando a priori a qualsiasi comoda voce fuori campo: le percezioni soggettive dei tre personaggi sono raccontate con effetti di luce, col suono, con lo stile della macchina da presa, che racconta ciascuno in modo diverso. Il risultato è un film spesso suggestivo e quasi sempre avvincente che tuttavia non si concede del tutto alle regole del genere, rifiutandone i cliché e le formule ripetitive. Come nel romanzo, lo scioglimento non passa attraverso il climax che ci di aspetterebbe da un omologo americano, ma si spegne per esaurimento della materia del narrare. Una scelta coraggiosa, e speriamo che il gusto del pubblico non sia ancora così massificato da farlo considerare un difetto.
Alberto Farina

(*) "Almost Blue" è di Elvis Costello, ed era un pezzo già molto noto prima che Baker lo rendesse ultrapopolare (Luca Conti)


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