Fenice

(La prima canzone del "dopodemo", che però ha importanza per un'altra cosa:Non ha visto tutto il gruppo partecipe nella composizione. Infatti, è il frutto di un periodo di crisi venuto con il demo, durante il quale io e Leonardo abbiamo dato vita a questa creatura melodica, con chitarre che si contrastano, due voci che si alternano. Il testo riflette questo periodo di smarrimento trattandolo in prima persona)

Su un foglio bianco mi son costruito un'anima
Vuota e confusa
Cercando di riempirla con la vaga immagine
del sogno più antico
Cos'è che mi impedisce di volare libero

VOGLIO RINASCERE DALLA MIA CENERE
VOGLIO VEDERE SE C'È ANCORA POSTO PER ME
VOGLIO RINUNCIARE A ESSERE DEBOLE
CHE NE È STATO DI ME

Su un foglio bianco ho trascritto ogmi lacrima di un cuore indifeso
Ancora alla ricerca della giusta via per sè
Ancora incompreso
Perchè non so farmi capire senza tutto ciò

 

Crisi

(Anche se non mi piace ammetterlo, non riesco a non pensare a sweet 666
degli HIM se ascolto questa canzone.Ma non illudiamoci, questa è una
canzone che,nella sua normalità, rappresenta molto bene lo stile
Giadaspira...se esiste...È comunque quasi totalmente frutto della mente
contorta e malata di Leonardo.A parte il testo, che ho scritto
basandomi sul periodo che vivevo a quell'epoca, di grandi aspettative
deluse dall'incredulità e dall'incapacità degli altri di rinunciare
alla propria visione delle cose)

Non c'è concentrazione
E ci impegnamo a vivere passivamente, nulla nascerà
Siamo in una nave senza alcun timone
Non è il caso di allarmarsi quando sotto i nostri occhi terra si
presenterà
Incontrami le notti in cui non temi di cadere giù
Implorami di perdere a guerra ormai finita
Vivo in un eterno circolo
Ciò che è vario col tempo muore e forse non risorgerà
Ignorami e poi vedrai
Avevo un pò ragione o no?
Implorami di perdere a guerra ormai finita

 

I pensieri di un folle

(canzone energica,che spazia tra riff duri e stacchi melodici che
rendano quasi un'idea opposta. Il testo, che si appoggia principalmente
su sarcasmo ed erotismo, riflette ciò che può passare per la testa di
chi, consapevole della propria posizione -merda fino agli zigomi-
ancora cerca la propria felicità, potendo solo scommettere sulle
proprie aspettative e senza fare affidamento sulla fortuna o su sè
stesso.Il titolo riflette lo stato di emarginazione di chi non rinuncia
a sognare)

Un unico sguardo verso l'alto per capire che è impossibile volare per un miserabile
Ti nascondi, mi perturbi, ti masturbi innanzi a me
io che da giocarmi ho solo debiti e favole
io che da giocarmi ho tutto tranne ciò che conta per te
Non è la fine di un sogno, è l'inizio di un incubo

Ti ruberò dai giorni tuoi
ti stupirò se accetterai di vestirti di soli guai

MI ASPETTO UN 'ACCOGLIENZA DA EROE
DENTRO OCCHI CONTESI DA COSTELLAZIONI,MORTALI E DEI
E DIO SOLTANTO SA QUANTO VORREI
SENTIRE IL SUDORE GRONDARE DAL TUO CORPO SU DI ME

Mi basta un esame di coscienza per comprendere
Ti fingi mia complice e mi vuoi solo distruggere
Forse sei soltanto tutto quello che ho, o quel che non ho, o forse non so
Non so che desiderare quando guardo gli occhi tuoi

 

Il mio solo potere

(Nata all'insegna della semplicità, questa canzone è per me il simbolo
della riformulazione del suono dei Giadaspira, annunciata con Crisi e
Fenice. Il testo, probabilmente il più corto che abbia mai scritto,
tratta l'argomento che più spesso mi ispira: l'insicurezza, un pò una
consapevolezza di poter volare, ma accompagnata dalla paura di rompersi
le ali al primo tentativo)

Aspetto un qualche via libera per liberare l'anima
Ti vedo e resto immobile,combatto una dura battaglia dentro me
Qualcuno ancora crede che il successo arrivi anche senza nuocere
La testa china, lo sguardo giù
La sola cosa per me sei tu
Non fraintendermi,non voglio sembrare insensibile
a volte vorrei vincere, senza sentirmi colpevole
Non posso e non voglio pensare a che cosa si pensa di me
Perchè amare e soffrire è il mio solo potere

 

Dream Cinema

Forse c'è ancora parte di me
che dimostra riluttanza a uscire
in cerca di un sole che non c'è
eroe non vuol dire martire
La mia impazienza si mantiene
per quanto può, anonima
Quando il tuo sorriso poi ritorna a me
La mia mente si disintossica
Non so mentire se non per non farti preoccupare per me
Ricordo ancora ogni tua indecisione su noi
Crescendo si evolve la capacità di malignità Sono schiavo di ogni azione di chiunque agisca per me o contro di me
Sono schiavo di ogni mia azione e ogni mia parola mi fa pentire
La libertà che propongo non si addice a niente, neanche a me
Quando il tuo sorriso poi ritorna a me
sono libero di soccombere
Non so mentire se non per farti meravigliare
Ricordo ancora...

 

Le parole di un timido

Anche quando c'è il sole
rimane
interminabile mare
di nebbia
anche quando risorge l'oscurità
io ancora non riesco a nascondermi.
Tu per me sei speciale
e il bacio tuo è demolitore
e forse ti regalerei un fiore
com'è bello questo amore
composto da carne sangue e sudore
e tante tante lacrime amare
versate
raccolte in un amuleto che
non si stacca mai da me
Esprimere ciò che provo è difficile
senza battute da supereroe
per esprimere in atti ciò di cui
mi renderei abile per te
ma non riesco mai a riemergere
Ti regalerò un fiore
di ghiaccio
ed un sorriso da sbronzo
Coraggio...
troia dulcis in fundo.
Anche quando c'è il sole
rimane
interminabile mare
di nebbia
anche quando risorge l'oscurità
io ancora non riesco a nascondermi...

 

Nel tuo silenzio

Nel tuo silenzio mi perdo
nel tuo silenzio affogo
nel tuo silenzio respiro
nel tuo silenzio mi accorgo
che non è facile
saper rispondere
alla voce dell'anima
quando mi rimprovera
io a volte vorrei carpire
il segreto del tuo svenire
un attimo di estasi estrema
per poi rinchiuderti NEL TUO SILENZIO...