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dovremmo stare
Dovremmo stare, restare a terra
Le mani da lavoro
I piedi fermi
E poi morire nel silenzio creato

Dovremmo restare uniti sottoterra
Una fossa adatta
A tutte le nostre esigenze
Di quando vuoi vivere
Vivere

Ci sono molte piú terribili paure
Ci sono scherzi che non contano come sogni
Voglio solo dire quel che significano per te
Come vogliono fiorire
Te che sei la mia migliore amica
Il mio Proteggerti è un dovere
Sino alla fine
Con i denti bianchi
Completamente sconvolto
Proteggersi con qualsiasi vizio
Sino a prosciugarti di tutto me stesso
inganni
Inganni che si susseguono 
Si incastrano poi si fingono
Sei tu la mia ragazza che mi inganna
Apparente forma 
Distorsioni, asprezze 
Ma io sono qui
Rimango qui 
Sempre e solo per aspettarti nella paura
Nel giorno che mi ucciderai 
saró un giocattolo rotto 
Pieno di stranezze ed apprensione
Colmo di te e delle tue trepidazioni
E furioso
Furioso con me stesso di non averne mai approfittato
la tua deriva
Una gioia, un bagliore,
come un sogno che sembra non morire mai.
Questo sei tu, con la tua presenza che mi osserva quando vivo,
prima di andare a letto, quando dormo.

Credevo di vivere di me stesso,
ma ero solo alla deriva di te,
del tuo sguardo
che dove puntava,
io, schiavo, morivo
il ponte
Ricordo i miei pensieri passati.
Le promesse.
Ricordo di aver piú volte giurato di volare via da qui, di rimanere un movimento continuo e perpetuo, un’essenza che cammina senza cercare appoggio.
Fu quella frase a scatenare le mie piú sfrenate fantasie:
“la vita è come un ponte, attraversalo ma non costruirci mai una casa”

non so bene per quale motivo questa frase scoccata da non so chi mi si conficcó precisa in mezzo agli occhi, nei miei pensieri.
Spesso sembrava sparita, risucchiata e digerita dal mio cervello smemorato.
Ma lo sottovalutavo.
Quella frase era sempre lí pronta a rendere pegno, a presentarsi puntuale come un mal di testa. Si presentava e mandava all’aria tutto quel poco che avevo costruito dalla precedente apparizione.
Capace che per mesi, per anni, dimenticavo quel pensiero fisso.
Trovavo un lavoro, una ragazza. Tutto normale, tutto ció che c’è in una vita tranquilla. 
Poi all’improvviso: tak! Eccola di nuovo.
E allora tutto si sgretolava, tutto si scioglieva senza pietá. Niente poteva reggere. Nemmeno me stesso.
Le impalcature crollavano fragili sotto i colpi onnipotenti del mio destino.
Era il mio richiamo la mia follia.
La mia certezza unica. La mia disgrazia…
profugo
Vivo come un profugo. Sono un profugo.
Albeggiano i miei giorni, le mattine fredde mi accolgono nella mia vita di fuggitivo.
La mia nazione non c’è piú, se ne è andata portandosi con se tutti i ricordi che avevo, diventati fuliggine di tutte le albe.
Sogno un tramonto caldo, un sole che mi illumina la pelle nuda. 
Sogno sogno
Sogno
Sono profugo di quelle terre lontane cosi conosciute cosi inesplorate,
terre di guerre e di abbandoni di dolori di amori.
Fuggo e sono sempre li, nel tuo profumo
Terra tua. Sogno
senza di te
ebbene dimmi cosa sto inseguendo
per cosa mi sto continuamente infuriando
non trovo le parole e non riesco..

ci sono le stelle con le loro notti
poi passano anche le luci, i suoi ricordi
gli occhi ne sono pieni, stracolmi
quasi stanchi per questi paesaggi monotoni
perchè abituati dalla tua presenza

e poi ci sono i miei pensieri
sono stanchi forse un pò svogliati
non hanno più stimoli dopo averti conosciuta
come me che non riesco..
non riesco piú, adesso, ad immaginarmi senza di te...
stagione
Sempre tu.
Sei come una stagione che ad ogni anno mi rivive: riappari pronta a spogliarmi di tutte le mie foglie. Mi spegni per poi riaccendermi sempre piú forte. Sempre piú debole.
Sei tu.
Sempre tu.
frastuono
Un frastuono
Un tonfo.
Il rumore è incredibile, quasi insopportabile

Poi la quiete che sale, aumentando nel suo infinito silenzio che appare come un paradiso assoluto
Il silenzio regna e chiude tutte le orecchie.

Un altro pó di gioia e passione,
non esiste piú la vecchia emozione
perché lo spazio è limitato, adesso, solo dalla vita delle nostre parole…
una luce
Sento solo una luce, che mi abbaglia,
dentro agli occhi miei.
Sono gli occhi tuoi

Come un faro
Mi indica la strada
Illumina i miei passi incerti
È la tua anima che mi annusa
Solca e scava la mia
Mi scruta ad ogni indecisione
Ad ogni pericolo

Sono solo il tuo piccolo uomo che ti perseguita
In ogni tuo splendore.

Ovunque tu canti la tua luce
Guardami negli occhi miei,
per sempre,
aiutami a vivere la mia strada
vivi dentro me.

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