pagina.32 |
|
un'altra storia di noi | |
non c'é niente nel cortile, vuoto, la rugiada sembra lí lí per scomparire tu invece ci sei sempre, ferma che sollevi un attimo lo sguardo intanto la luce é il sole che ci appare in forma di nuova vita, nuova forma e giocavamo sulle nostre pelli ti accarezzavo, tu mi fermavi, tremavi... neanche come le luci neanche come piccoli soli reggevamo l'universo sostenevamo l'immenso poi il buio che nella notte diventavi la mia passione e ferita della tua vergogna mi mostravi tutta la tua tenerezza, tutta la tua gioia in me non c'erano strategie nessuna imperfezione da maledire cosí come il fiume puó allagare un mondo mi penetravi a fondo, da togliermi il respiro |
|
x c... | |
coloro le mie follie le mie pazzie seguono in bianco e nero, in attesa sono loro i miei scudi di fronte a te di fronte alla nostra storia folle che ci vede cosí lontani nella nostra penombra. le luci diventano soffuse é l'attesa di un altro bacio che si mischia al dolore di non averti piú di un futuro sempre meno incerto di questa storia senza trama é cosí lecito porsi domande? sentirti respirare accanto a me? io non so piú come siamo entrambi, non trovo piú neanche la mia ragione é annebbiata dai tuoi profumi inebrianti e accecanti io non provo piú la gioia di saperti andar via non la provo piú... perció gli accenni di vita di poassione sono tutti richiusi dentro di noi soli noi soli insieme che ci abbracciamo ci tocchiamo ed hai ragione tu. non puó solo essere cosí |
|
figure ombre | |
figure ombre é questo quello che sento? immagini dove tutto é buio dove tutto non c'é? ed io non so piú se é questo che voglio se questo é solo un inganno o desiderio dovrei solo cercare il mio silenzio scappare nel mio quartiere e pensare ragionare? le mie obre le mie figure |
|
notti insonni | |
nelle notti insonni sento piú che mai il tempo che lento mi trapassa in ogni parte di me del mio corpo, in tutta la mia consistenza e non c'é resistenza, non c'é barriera nella notte le paure mi volano vicino poi si posano su di me, accanto a me come amanti in attesa di un agguato e non c'é resistenza, non c'é attrito il mio corpo é invaso pura paura e nell'angoscia di queste notti l'ansia trova ristoro vive la sua gloria in questo corpo in questa mente dove resistenza non c'é |
|
deflagrazione | |
come tanti soli che si scontrano e poi si uniscono,cosí vivo questi giorni di confusione perenne. e la mattina, proprio quando mi guardo freddo e con la morte in testa, mi rendo conto che non si sono ancora illuminati i miei piú aspri incontri e fusioni. tutto é nell'attesa di un'esplosione, deflagrazione cosmica e divina. |
|
vite vissute | |
vite vissute, vite accatastate in corpi gambe braccia membra. e nella furia della mischia ci sono gli sguardi che ti penetrano ti trapassano innaturali, sporadici, ma imponenti. e tu sei una cavia nella fuliggine in balia ad un volere generale, ad un dovere che non si frena non ti da respiro perche ti preme ti sopprime mentre ti sfugge peró la realtá delle situazioni che non devono essere queste, non cosí non cosí. e nel mentre pensi soltanto ad una via di fuga ad una passeggiata libera sei costretto a difenderti nel muoverti nel flusso incostante. tutto ti preme tutto ti penetra. il flusso il potere delle masse ti spinge ti governa e nessuno é piú solo nessuno é piú se stesso nessuno respira dalle proprie branchie nessuno sfugge dalle catene. locali taverne bettole, é l'italia che ti sopprime ti lobotomizza. robot. nessuno. sei un punto una piccola particella. forse un niente. difenditi dalle frustazioni, difenditi da te. |
|
ogni profumo | |
ogni profumo finge di non riconoscermi come i tuo sogni che volano alti dove le nuvole possono nasconderli dalla mia ingordigia sono troppi i miei pensieri erranti fuggono poi non si ricordano piú la strada e si perdono in altre menti ed in altri luoghi lontani eppure io sento quella sola voce un bisbiglio un sospiro appena tale da spaventare il mio cuore tale da scaraventare altrove i miei progetti e cancellare le mie vecchie passioni.. |
|
la mia volontá | |
nulla puó piú affliggermi nella notte che il tempo non conosce piú il tempo non sa ed é qui che nasco vivo e moriró senza dolore preferisco sparire che appassire di un altro tuo abbandono preferisco affogare che sentirmi ferire di nuovo non sei piú tu a maneggiare le mie pulsazioni non sei piú tu a frammentare il mio rancore sono io adesso a morire ma morire da solo ucciso dalla mia volontá
|