pagina .3

assolto

ASSOLTO DAL DOLORE,

COSI’,

PER UN ATTIMO,

IL TEMPO DI MORIRE

DI FRONTE A TANTA GRAVITA’,

MINACCIATO SOLO DAL PERICOLO DI TE,

DALLA DEVASTAZIONE DELLA TUA PRESENZA

 
fingi ancora
Fingi ancora
a tutti gli occhi finti
colpendomi più che mai,
infrangendo ancora tutti i miei sogni,
tu che odi e disprezzi
ciò che di me
irrobustisce l'incredibile
mentre il mio labile
troppo esposto,
troppo invaso
senza giustizia pietosa,
umiliato cade....

Sono ancora morto,
io,
represso da tanto vezzo,
con un corpo che non respira più
a conferma di un'anima debole
e troppo abnegata a te,
tuo contrario.
lo spasmo
Sento lo spasmo del devasto
e rotolare fa ridere qualsiasi mente
la tua rabbia però mi annichilsce
come fiume ardente nascosto fra la gente

e assimilo e distorgo

la fame di vendetta non pare più poter finire
anche se il mio sembra un cuore morto
soffro anch'io nel nucleo ad arginare

oh sorriso, sorriso mio
ammetto di non cercare aiuto
m il cielo, il cielo mio
non deve abbandonare neanche un suo minuto
rancore
Sento il fondo ruvido del rancore 

le lacrime d'odio scivolare
ed il dolore devastare I pensieri soliti

impressioni ad affrontare tutto ciò che è reale
senza riuscire a fuggire nell'aldilà
neanche con sogni d'amore e di speranza

rinnegare la forza dell'anima profonda
consapevoli di tante debolezze
di prevenuti casi indecenti e senza ragione

al mio sospiro adesso sento l'inutilità accentuata nel mondo
e di fronte alla luce della sera lunare
annerisco dal terrore dell'estraneità delle cose
così fredde e distanti,
antagoniste del mio solo mondo inquieto

altrove si volge il mio sguardo
Altrove si volge il mio sguardo. Lontano dalla storia e dagli avvenimenti.
Tutto troppo. Ed ora che è sera non mi sento molto io.
Mi viene da chiedermi il perché una qualsiasi cosa può succedere a chiunque indifferentemente, indipendentemente dai meriti.
Stasera non trovo pace.
Dopo tutto penso di conoscere………..
Non riesco a dormire. E piango, sporadicamente.

Ma io ti aspetterò, anche stanco, fino alla sera.
Non voglio ricordartelo più. Giusto. Ma non voglio essere dimenticato.

Nel pieno delle mie forze o forse meno, attendo ancora lo sguardo. Poco male. Troppo. Perché aspetto ancora solo con il rischio di non morire se solo rimarrò.

La sera, la notte. Sembrano così lunghe. 
Avevo provato ad immaginarti da sola con me dentro i tuoi pensieri ed ancora una volta ho sbagliato, ottimista, le tue sensazioni.
Le mie……già…sono sempre quelle anche se incredibile.
Me ne rendo conto solo adesso, in questo momento di tristezza e di solitudine.
Mi dispiace, non sai quanto. Il dolore è anche mio, per te. Vorrei starti vicino ma forse non è possibile. Forse non è più così facile.
fingo l'aldilà
Scendo nei meandri di me stesso
il cielo è solo un piccolo argine
lacunoso e sottile
dove le manovre mi appannano
grido e abbondo di dolori
fingo la morte
ma sento vita dentro di me
e cercando d'infrangere l'aldila'
mostruosamente mi accartoccio:
la metamorfosi stampata su di me
con laboriosi pensieri indecenti....
.....credevo di essere me stesso
.....sempre....
invece d'ingannare la colante tristezza
lontane gioie
Ho rivisitato
la mia parte
di lontani paesaggi
e sì, lo so:
era gioia il combattere con te.

No, non torneranno mai
questi sogni aperti al dolore,
accecheranno ancora una volta
i nostri pensieri
ma senza mai scalfirli
rubi me

Mi rubi il tempo

in ogni giorno

riempiendo tutti i vuoti del mondo

rispondendomi a tutte le domande

accecandomi

e comandandomi

ma non sta bene

perchè non brillano più

gli occhi tuoi

stanchi di me,

della mia presenza consumata

per ogni tuo desiderio,

per ogni tua carezza....

 

homepage

torna indietro