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assolto | |
ASSOLTO DAL DOLORE, COSI’, PER UN ATTIMO, IL TEMPO DI MORIRE DI FRONTE A TANTA GRAVITA’, MINACCIATO SOLO DAL PERICOLO DI TE, DALLA DEVASTAZIONE DELLA TUA PRESENZA |
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fingi ancora | |
Fingi ancora a tutti gli occhi finti colpendomi più che mai, infrangendo ancora tutti i miei sogni, tu che odi e disprezzi ciò che di me irrobustisce l'incredibile mentre il mio labile troppo esposto, troppo invaso senza giustizia pietosa, umiliato cade.... Sono ancora morto, io, represso da tanto vezzo, con un corpo che non respira più a conferma di un'anima debole e troppo abnegata a te, tuo contrario. |
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lo spasmo | |
Sento lo spasmo del devasto e rotolare fa ridere qualsiasi mente la tua rabbia però mi annichilsce come fiume ardente nascosto fra la gente e assimilo e distorgo la fame di vendetta non pare più poter finire anche se il mio sembra un cuore morto soffro anch'io nel nucleo ad arginare oh sorriso, sorriso mio ammetto di non cercare aiuto m il cielo, il cielo mio non deve abbandonare neanche un suo minuto |
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rancore | |
Sento il fondo ruvido del rancore
le lacrime d'odio scivolare |
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altrove si volge il mio sguardo | |
Altrove si volge il mio sguardo. Lontano dalla storia e dagli avvenimenti. Tutto troppo. Ed ora che è sera non mi sento molto io. Mi viene da chiedermi il perché una qualsiasi cosa può succedere a chiunque indifferentemente, indipendentemente dai meriti. Stasera non trovo pace. Dopo tutto penso di conoscere……….. Non riesco a dormire. E piango, sporadicamente. Ma io ti aspetterò, anche stanco, fino alla sera. Non voglio ricordartelo più. Giusto. Ma non voglio essere dimenticato. Nel pieno delle mie forze o forse meno, attendo ancora lo sguardo. Poco male. Troppo. Perché aspetto ancora solo con il rischio di non morire se solo rimarrò. La sera, la notte. Sembrano così lunghe. Avevo provato ad immaginarti da sola con me dentro i tuoi pensieri ed ancora una volta ho sbagliato, ottimista, le tue sensazioni. Le mie……già…sono sempre quelle anche se incredibile. Me ne rendo conto solo adesso, in questo momento di tristezza e di solitudine. Mi dispiace, non sai quanto. Il dolore è anche mio, per te. Vorrei starti vicino ma forse non è possibile. Forse non è più così facile. |
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fingo l'aldilà | |
Scendo nei meandri di me stesso il cielo è solo un piccolo argine lacunoso e sottile dove le manovre mi appannano grido e abbondo di dolori fingo la morte ma sento vita dentro di me e cercando d'infrangere l'aldila' mostruosamente mi accartoccio: la metamorfosi stampata su di me con laboriosi pensieri indecenti.... .....credevo di essere me stesso .....sempre.... invece d'ingannare la colante tristezza |
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lontane gioie | |
Ho rivisitato la mia parte di lontani paesaggi e sì, lo so: era gioia il combattere con te. No, non torneranno mai questi sogni aperti al dolore, accecheranno ancora una volta i nostri pensieri ma senza mai scalfirli |
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rubi me | |
Mi rubi il tempo in ogni giorno riempiendo tutti i vuoti del mondo rispondendomi a tutte le domande accecandomi e comandandomi ma non sta bene perchè non brillano più gli occhi tuoi stanchi di me, della mia presenza consumata per ogni tuo desiderio, per ogni tua carezza....
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