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l'addio

Ordinari mondi in chiaro e scuro.

Visuale sbagliata, modifica obbligata.

La gioia non è più causuale.

Non ho più motivi

non ho doveri

angoscie di polverizzazioni

polverizzato nella mia testa

non voglio più stare a guardare

seguire un copione

non ce la faccio più

inginocchiato

in disparte

senza forze

un unico sorriso

un’unica liberazione:

l’addio....

 

irraggiungibile

Un'altra ora
ancora ti ritroverò
incorniciata dai tuoi satelliti

finiscono le stagioni
si spengono milioni di soli
ma la tua fiamma brilla in alto nel cielo

e nessuno può mirarti
nessuno può colpirti
sei lassù, irraggiungibile
senza neanche conoscere ogni tuo potere
ssssh

 

ti aspetto

In un volo più in là

a cercare al di sopra del vento e del mare

scivolo nei meandri,

nei tuoi pensieri

accarezzando morto I tuoi respiri

dove la luce è disorientata

e tempi si accavallano affini

consolami nella tua fluttuosità

e salvami, ti prego, tremo

ho questa calma apparente

di fronte alla mia mortalità

perchè ho già vinto incredibili guerre

ma sono così vulnerabile adesso

adesso che aspetto solo la tua patria

aspetto qui con l’angoscia che non verrai....

 

sonica d'addio

Stringo
(vedendo il disgelo
perchè forte è il mare)
saldo il mio addio
ma è già dolore
senza il tuo calore

Affine affiora
una nuova memoria,
parole mai dette
e mai pensate,
forse mai giudicate
fino alla fine di questo processo

...mi mancherai...

 

distruggiti paura

Provami di più

non mi sento bene

ho forse lacrime che pendono

 

sconfiggiti paura

aiutami e distruggiti

da sola però ora

perchè ho le gambe incrociate di dolore

la mia immobilità è totale

e potrei solo farmi male adesso

sono veramente insano

non mi badare così

 

urlano

Urlano ancora i bambini nella piazza
angosciati da un piccolo dolore di caduta
davanti a quella vecchia panchina
alla chiesa e agli alberi spogli intorno
  
ti ricordi gli sguardi e le dita
le mie parole disegnate nel vuoto
il patto di sangue
e quel volo all’ingiù 

 
ci pensi?

 

vuoto dentro

Vuoto

è solo vuoto

dentro e intorno

 

trapasso ovunque senza problemi

e la rabbia è chiusa in una scatola inesistente

 

soffia il vento

ma soffoca solo la mia speranza

di essere sfiorato

 

avevo sperato di essere finto

e adesso è così grave

 

sono cose che capitano

Ormai assidua,
come frase,
endofita fino al più microstato dell'agonia,
"sono cose che capitano"
m'accompagna fin dai giorni del dolore,
delle prime lacrime
esasperando la più pesante paranoia,
capace di affondare nel più profondo di me stesso

è inutile fingere,
è inutile affogare nelle lacrime,
perchè il cuore è lì, amando,
amandoti ancora.....

 

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