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la strada sembra finita

Nessun senso. Adesso.

Troppo stanco di fronte a questo lungo cammino. Faticoso, arduo.

E il tuo rancore non pare facilitare niente, nella noia che da ora ci portiamo dentro. Perchè negarlo?

 

Libero dai miei dubbi arriverò alla morte forse. La speranza resta.

Tutto era andato morendo. Niente da salvare. L’abitudine, quella maledetta distruttrice che ci vede spengere a poco a poco pare riuscita nel suo intento.

 

ovunque

Dove scovare la fine?
dove sembra galleggiare la tristezza?
in ritorno scivolo sperando
l’aria è un’ombra inquieta
e solo l’avvolgermi smorza il fiato  
cercare e ricercare
è solo un ricordo odioso
perchè sento ovunque il tuo fiato,
ovunque la mia malinconia
senza bisogno di allungare una mano,
come montagne e colline
cascate di dolore d’amore
e piogge infinite di rancore....

non lo so più riprendere

Non lo so più riprendere, senza cascare di nuovo, ancora, in quello scherzo…

Prima non saprei ma… no, si, era più tacito, silenzioso? Per cosa poi, di non far niente e senza alcun pensiero in quella strafottuta testa che ognuno ed io ci ritroviamo. Qualcosa squilla ed indica la propria morte, piano però perché sa che nessuno lo salverà. Da cosa? Da tutta questa struttura di segni e simboli che galleggia sopra e dentro di noi, comandandoci, obbligandoci a movimenti da animali inaspettati.

Prima era tutto più tacito vero? Non ce n’era il bisogno, di grandi frasi, di grandi gesti, di grandi persone… ora invece folgoro e crogiolo in tutti i pensieri, analizzati in controluce, senza vento. Non più………..

 

ci riprovo

Ci riprovo

Un altro salto e via

Ho ruggine nelle gambe

Fiacca la vita

Fiacco il mio respiro

Perché non mi aspetti più?

Non ti faccio un po’ pena?

Non ne vuoi più avere ed è così…………

 

e non c'è più fine

Saperti toccata
saperti toccare
e non c’è dolore più acutoche riesca a distrarmi
  
stento, affanno e soffoco
nel letto di fronte ad una sola immagine
senza più aria intorno
senza più speranze
  
Vederti camminare
vederti accompagnare
e non c’è più fine
solo un dramma esiziale nella testa
solo pensieri errati,
pensieri contorti dalla tua sola presenza
in quest’aria.....

 

dimensione altrove

Dove vedo la luce girarsi

e dove le mani non toccano

è lì che cado,

sempre stanco,

ogni qualvolta quasi impotente

 

l’unica seduzione è dormire

sì, ricordo,

dormire

proprio come non sono sempre io,

indefinibile

e di mosse strane

 

.......uno scivolo

ancora scivolo

sempre col resto del mondo

fuori da questa dimensione

urlando dal terrore della distruzione,

dei bombardamenti,

fino al planare

senza aver fatto quel salto

desiderato ogni volta sempre di più

 

non soddisfatto

deluso e acciaccato:

non sei tu

non sei tu

colui che si muove ai miei comandi,

non ancora,

gira e guarda

ma non penserà mai come me

 

ciclo innaturale

Stimolato da tanta crudeltà
cosa posso ancora odiare...
nessuna novità riuscirebbe a confondermi
ho solo una luce nera
scuro della mia anima
rancore del mio mondo
e non c’è più un altro giorno
ogni giorno che vedrò sarà sempre lo stesso
ricco di ogni solita povera sensazione
di un ciclo innaturale di solita paura

tu

Tu
di foglie vive che,
come d’incanto,scivolano nell’aria pesante
non sei ancora assente
nuoti e nuoti
attraverso i miei occhi
togliendomi la forza
di galleggiare
almeno nell’apogeo della mia debolezza

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