Glossario Ambientale
Acidificazione
Le deposizioni acide sono precipitazioni sotto forma di acqua, nebbia o neve,
significativamente più acide della pioggia non contaminata che è già di per
sé leggermente acida per la presenza di anidride carbonica in atmosfera ed ha
un pH pari a circa 5.7. I principali inquinanti atmosferici che contribuiscono
all'acidificazione sono: anidride solforosa (SO2), dovuta principalmente alla
combustione di carbone e petrolio; ossidi di azoto (NOX) prodotti soprattutto
dai veicoli a motore e da altri processi di combustione; l'ammoniaca (NH3),
prodotta da attività agricole. Questi inquinanti primari reagendo con l'acqua
danno come prodotto le due specie chimiche predominanti nella pioggia acida:
l'acido solforico (H2SO4) e l'acido nitrico (HNO3).
ACIDIFICAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI
Processo chimico causato dall'inquinamento idrico e atmosferico, che determina
una diminuzione del pH delle acque superficiali.
Ammoniaca
(NH3)
Gas incolore, dall'odore penetrante, emesso durante le
operazioni di
stoccaggio e di spargimento di concime aziendale. Corresponsabile
dell'acidificazione e dell'eutrofizzazione del suolo. Precursore della
formazione di polveri fini che penetrano nei polmoni.
Biodiversità
La comunità biotica si compone di un numero variabile di
individui suddivisi in specie rare (ossia molte specie ognuna con pochi
individui) e in specie dominanti (ovvero poche specie caratterizzate da un gran
numero di individui, la biomassa). Sono proprio le specie rare a determinare la
biodiversità, o diversità biologica, sia animale sia vegetale, valutabile
matematicamente nel seguente modo: n. specie/n. di individui per m2.
Buco
dell'ozono
Diminuzione della concentrazione di ozono nello strato superiore dell'atmosfera.
Tale strato protegge la Terra dalle radiazioni ultraviolette nocive.
Cancerogeno
Che provoca il cancro, per esempio il benzene, il 1,3-butadiene
(entrambi COV), nonché gli idrocarburi aromatici policiclici (PAH).
CFC
I clorofluorocarburi sono composti con una durata di vita molto lunga,
che
vengono usati come gas propellenti per esempio nelle bombolette spray,
come prodotti refrigeranti, come prodotti di pulizia e nelle materie plastiche
espanse. Essi sono i principali responsabili della distruzione dello strato di
ozono e sono corresponsabili dell'incremento dell'effetto serra.
Combustibili fossili
Vettori energetici non rinnovabili contenenti carbonio
(olio da riscaldamento,
gas naturale, carbone) utilizzati per il riscaldamento.
Costi esterni
Costi causati dall'inquinamento atmosferico, dal rumore o da
incidenti. Essi
sono a carico della comunità o di terzi non implicati, e non delle persone
responsabili.
COV
Composti organici volatili (volatile organic compounds), un tempo
chiamati
"idrocarburi" (HC); senza metano e CFC. Tra i COV troviamo numerosi
composti che vengono frequentemente usati sotto forma di solventi nelle
vernici, nelle lacche e nelle colle, nei detergenti, nei prodotti per la cura
del
corpo, ma anche come propellenti nelle bombolette spray.
Diossido di carbonio
(CO2)
Prodotto principale di qualsiasi processo di
combustione; da 1 kg di gas si
sprigionano 2,5 kg di CO2, da 1kg di olio da riscaldamento, diesel o benzina
si formano 3,2 kg CO2; il diossido di carbonio proveniente dal consumo di
vettori energetici fossili (petrolio, gas, carbone), è il più importante gas
in
traccia climatico di origine antropica.
Diossido di zolfo
(SO2)
Gas tossico, dall'odore pungente; si forma nella
combustione di combustibili e carburanti contenenti zolfo; viene trasformato con un processo chimico in
acido solforico (H2SO4) e penetra nel suolo e nelle acque attraverso il
dilavamento (acidificazione degli ecosistemi, danni materiali causati dalle
piogge acide); compromette le vie respiratorie, favorisce le bronchiti
croniche. Precursore delle polveri fini che penetrano nei polmoni (PM10).
Diossine e furani
Diossine e furani (solitamente si parla soltanto di
diossine) sono generati da
processi di combustione industriali e dall'incenerimento illegale da parte di
privati di rifiuti contenenti cloro. Sono sostanze tossiche per l'uomo e per
l'ambiente che si depositano nel suolo e, non essendo o essendo
difficilmente degradabili, si accumulano nella catena alimentare (per
esempio nel latte materno).
Ecosistema
Un ecosistema è un'unità ecologica naturale formata da una
comunità
vivente (biocenosi) e dal suo spazio vitale (biotopo); si tratta di un sistema
più o meno stabile, caratterizzato dalle interazioni tra organismi e fattori
ambientali. Gli ecosistemi sono sistemi aperti che assorbono l'energia dal
sole. I cicli regolatori contribuiscono al mantenimento di un equilibrio
dinamico in seno agli ecosistemi.
Ecotipo
Varietà locale (razza o sottospecie), fissata geneticamente, nell'ambito di una
stessa specie. L'ecotipo si crea in risposta alle diverse condizioni ambientali
a cui le popolazioni di una specie sono sottoposte, vivendo in aree geografiche
e/o ambienti differenti. delle principali forme di vita acquatica. La
conseguenza dell'eutrofizzazione è il degrado della qualità tale da ridurre o
precluderne l'uso.
Effetto
serra
La superficie terrestre assorbe la radiazione solare riscaldandosi e restituisce
a sua volta parte del calore sotto forma di radiazioni infrarosse; una parte di
queste viene assorbita da alcuni gas naturalmente presenti nell'atmosfera.
Questi sono principalmente il vapore acqueo (H2O), il biossido di carbonio
(CO2), il metano (CH4), l'ozono stratosferico (O3) e il monossido di carbonio
(CO). Le attività umane, oltre a provocare un aumento della concentrazione di
questi gas, ne hanno introdotti altri quali i clorofluorocarburi (CFC), e il
protossido d'azoto (N2O).
Ovviamente l'effetto serra è un fenomeno naturale importantissimo che consente
la vita sulla terra: grazie a lui la temperatura del nostro pianeta è
mediamente di circa 15 °C. Ma l'aumento della concentrazione dei gas
"serra" fa si che aumenti la frazione di radiazioni solari captate
dall'atmosfera che di conseguenza tende a riscaldarsi sempre più; proprio come
una serra nella quale i vetri consentono l'ingresso della radiazione solare, ma
non ne permettono un facile allontanamento.
EUTROFIZZAZIONE
Processo per cui un ambiente acquatico modifica il suo equilibrio ecologico, per
cause naturali o artificiali, e si arricchisce di sostanze nutritive (in
particolare modo i composti dell'azoto ovvero del fosforo) provenienti
dall'agricoltura (fertilizzanti) e dagli scarichi fognari non depurati, nei
laghi o nei mari poco profondi o con scarso ricambio idrico che provoca
cambiamenti tipici quali l'eccessivo incremento della produzione di alghe (Macrofite)
e/o di alghe microscopiche (microplancton) che, alla fine del ciclo vitale,
vanno in decomposizione. La conseguenza dell'eutrofizzazione è il degrado della
qualità dell'acqua tale da ridurne o precluderne l'uso, con conseguente
instaurarsi di un ambiente anaerobico e la distruzione delle principali forme di
vita acquatica.
Fotosintesi
Reazione chimica di sintesi che utilizza la luce quale
fonte energetica. In particolare, attraverso la fotosintesi clorofilliana si
instaura un processo biochimico mediante il quale le piante convertono l'energia
luminosa solare in energia chimica, utilizzando acqua e anidride carbonica per
sintetizzare sostanze organiche (soprattutto carboidrati) e liberando
nell'atmosfera l'ossigeno.
Gas
serra
Gas suscettibile di dare luogo a effetto serra. Il protocollo messo a punto in
occasione della Conferenza di Kyoto prende in considerazione l'anidride
carbonica, l'esafluoruro di zolfo, il metano, il protossido d'azoto, i
clorofluorocarburi, gli idrofluorocarburi, i perfluorocarburi, l'ozono. Si
definisce gas serra un gas "trasparente" allo spettro delle radiazioni
solari e "opaco" allo spettro delle radiazioni infrarosse proprie
della Terra.
Metalli pesanti
Metalli con una densità superiore a 5 g/cm3 (ferro, zinco,
rame, manganese,
stagno, cromo, cadmio, piombo, mercurio, ecc.). Molti metalli pesanti non
svolgono alcuna funzione vitale nei processi metabolici, bensì sono tossici
per l'uomo, gli animali e le piante. Cromo, cobalto, rame, molibdeno, nichel
e zinco sono invece oligoelementi vitali per l'uomo. Essi vengono assorbiti
con l'alimentazione, ma in elevate concentrazioni hanno un effetto tossico.
Non si conoscono invece effetti positivi di piombo, cadmio e mercurio. Tutti
questi elementi sono presenti in piccolissime concentrazioni nella crosta
terrestre. La vegetazione cresciuta sulle rocce contenenti elevate
concentrazioni di metalli pesanti si è adeguata alla situazione.
Metano (CH4)
Viene emesso nella decomposizione microbica delle sostanze
organiche in
ambiente anaerobico, in particolare nell'allevamento di bestiame e nelle
discariche dei rifiuti; in concentrazioni d'immissione normali non è tossico;
ha un influsso sul clima e interviene nella formazione dell'ozono nella
troposfera.
Monossido d'azoto (NO)
Gas incolore; si forma soprattutto in presenza di
elevate temperature di
combustione (motori, impianti di riscaldamento).
Monossido di carbonio (CO)
Gas inodore, incolore; viene emesso dalla combustione incompleta di
combustibili e carburanti; gas intossicante per l'uomo e gli animali a sangue
caldo. Partecipa alla formazione dell'ozono nella troposfera.
Nitrati
(NO3)
Sali dell'acido nitrico; composti altamente idrosolubili.
Ossidi d'azoto (NOx)
Il concetto di ossidi d'azoto comprende il diossido
d'azoto e il monossido
d'azoto; giungono nel suolo e nei corsi d'acqua attraverso il dilavamento
(eutrofizzazione di ecosistemi). Gli ossidi d'azoto sono importanti precursori
della formazione di piogge acide, di polveri fini e - in combinazione con i
COV - di fotoossidanti (ozono, smog estivo).
PAH
Gli idrocarburi aromatici policiclici si formano nella combustione
incompleta,
ma anche nei motori diesel; per la potenza cancerogena dell'intero gruppo,
viene preso in considerazione un unico PAH, ossia il benzo[a]pirene. Per la
loro frequenza e tossicità, gli idrocarburi aromatici policiclici sono tra le
sostanze inquinanti organiche più importanti nel suolo.
PCB
Bifenili policlorati; gruppo di sostanze chimiche industriali
particolarmente
stabili e persistenti.
Percolato
Materiale liquido che cola alla base delle discariche dei rifiuti. Dopo aver
subìto numerose trasformazioni biologiche, il materiale organico iniziale è in
gran parte trasformato in acidi organici. La componente inorganica contiene in
genere metalli pesanti.
pH
Logaritmo in base 10 dell'inverso della concentrazione degli ioni idrogeno, log
10 (1/[H+]), espressa in moli al litro di soluzione. Le soluzioni neutre hanno
pH = 7. L'acidità è massima per pH = 0. L'alcalinità è massima per pH = 14.
Piogge
acide
Termine usato comunemente per indicare il più vasto fenomeno delle deposizioni
acide, consistente nella deposizione di acidi dall'atmosfera in forma sia
"umida" (pioggia, neve, nebbia, ecc.) sia "secca"
(attraverso i gas e gli aerosol). I principali responsabili dell'acidificazione
sono SO2, NOx e NH3.
Piombo (Pb)
Metallo pesante; i composti del piombo sotto forma di polveri o
di vapori
vengono liberati nell'ambiente nell'impiego di benzina contenente piombo,
nell'incenerimento dei rifiuti e nei lavori anticorrosione. Il piombo
compromette la formazione del sangue e lo sviluppo dei bambini, provoca
danni alle piante e agli animali, riduce la fertilità del suolo e si accumula
nella catena alimentare.
PM10
Particella di polvere con un diametro inferiore a 10 micrometri (µm).
Si tratta
di particelle di polvere così piccole da riuscire a penetrare nelle zone più
profonde dei polmoni passando attraverso la laringe.
PM2.5
Particelle con una grandezza di 2.5 micrometri (µm).
Smog fotochimico
Con questo termine si indica una miscela di inquinanti atmosferici fra i quali
predominano gli ossidi d'azoto, l'ozono, l'ossido di carbonio, gli idrocarburi
incombusti e i Composti Organici Volatili. La maggior parte di queste sostanze
si formano nella bassa atmosfera per azione della luce solare sulle emissioni
derivanti dalle attività umane. In natura l'ozono è presente in elevate
concentrazioni ad alta quota dove costituisce una fascia protettiva nei
confronti delle radiazioni UV di origine solare. Negli strati bassi
dell'atmosfera invece di norma è presente in basse concentrazioni, tranne che
nelle aree urbane e suburbane. L'ozono non viene direttamente emesso dalle
attività umane ma si forma come inquinante secondario soprattutto dalle
reazioni fotochimiche che coinvolgono altre sostanze tra cui gli idrocarburi,
gli ossidi di azoto e gli idrocarburi incombusti emessi soprattutto dal traffico
veicolare.
Specie
bersaglio
Specie animale o vegetale, che per particolari caratteristiche viene assunta
come elemento di riferimento per accertamenti specifici e statistici in un
determinato ambiente.
Standard
ambientali
Strumenti di politica ambientale adottati dall'autorità pubblica per il
miglioramento della qualità dell'ambiente. In generale, uno standard è un
livello di adempimento fissato dalla legge e fatto rispettare attraverso
sanzioni.
TSP
(Total suspended particulate matter)
Polvere in sospensione con una velocità di ricaduta £ 10 cm/s; particelle
con un diametro aerodinamico inferiore a 57 µm. Il PTS è costituito da
particelle di materia di dimensioni talmente ridotte (molto meno di un millesimo
di millimetro) da rimanere, anche per molto tempo, in sospensione in aria, prima
di depositarsi al suolo. La composizione del particolato è molto varia (ad
esempio, idrocarburi incombusti da motori diesel, idrocarburi pesanti
parzialmente ossidati, metalli pesanti da impianti di combustione, ceneri
vulcaniche, polveri, ecc.). La pericolosità del particolato è in funzione
della sua composizione (sostanze dannose eventualmente presenti) e delle
dimensioni medie delle particelle che, se inferiori a 10 micron, possono
superare le vie aeree superiori arrivando agli alveoli polmonari.
Zinco (Zn)
Metallo pesante; si forma nell'incenerimento dei rifiuti, nella
fusione dei ferri
vecchi, nell'abrasione di pneumatici e di strade, nei lavori anticorrosione.
Nuoce alla crescita delle piante.