La Repubblica Democratica del Congo: Proposta di un modello di sviluppo sostenibile mediante l'utilizzo della metodologia LCA
Tesi di Sefora Inzaghi --> Abstract del lavoro -->presentazione
Sintesi
Albert Einstein scrisse che “solo gli uomini liberi possono produrre le
invenzioni e le opere intellettuali che rendono la vita degna di essere
vissuta”. Pertanto quando si parla di sviluppo la vera
sfida consiste nell’eliminare tutte le forme di illibertà (fame,analfabetismo,
mancanza di assistenza sanitaria e tutela dell’ambiente) che negano
all’individuo la possibilità di essere artefice del proprio benessere. In questo
lavoro la definizione di benessere non fa riferimento
all’accezione classicamente utilizzata dall’economia di mercato, ma all’idea di
benessere elaborata da autori come
Amartya Sen1 e Vandana Shiva2 che
collegano il benessere alle scelte sociali, le quali a loro volta trovano
fondamento nei diritti universali, tra cui, primo fra tutti, il diritto
alla vita, e alla qualità della stessa. Ma le scelte sociali legate alla
sostenibilità devono tradursi anche in un profondo cambiamento di tipo culturale
che richiede uno sconvolgimento totale dello stile di vita a cui siamo abituati,
fondato sull’idea di beni di consumo, e una conversione
all’idea che un bene deve essere prima di tutto un servizio.
Il cambiamento culturale di cui si necessita si può tradurre in una sola parola:
sobrietà. “Apparentemente la sobrietà è una questione di stile di vita. In
realtà è una rivoluzione economica e sociale che manda in frantumi il principio
su cui
è costruito l’intero edificio capitalista. È il principio della crescita
invocato non solo dalle imprese, ma anche da chi si batte per i diritti, in base
al credo che senza crescita non possa esistere sicurezza sociale né piena
occupazione3”.
Questi sono i concetti chiave che muovono il presente lavoro: formulare un’
ipotesi di benessere per un Paese, come quello della Repubblica Democratica del
Congo, in cui è ancora possibile credere in una forma di sviluppo che sia
effettivamente sostenibile e sobria, coniugando equità e stabilità al fine di
poter garantire i bisogni fondamentali per
tutti. “Sostenere” vuol dire supportare, mantenere e dare forza alla vita
stessa.
Le varie forme di vita sulla Terra, compresi gli esseri umani, non esistono
isolatamente, ma sono parte integrante di ecosistemi, un termine questo con cui
ci si riferisce agli organismi viventi e al loro ambiente. Nel corso della
storia dell’umanità il compito principale è stato quello di ricavare da questi
ecosistemi le risorse necessarie a preservare la vita: cibo, vestiti, riparo
energia e molti altri beni materiali.
Negli ultimi cinquanta anni la popolazione mondiale è aumentata passando dai 2,5
miliardi del 1950 ai 6,68 miliardi di persone nel 20084e con essa
sono aumentate le richieste e i bisogni delle persone portando ad un inevitabile
sfruttamento delle risorse ambientali. Il problema attuale per la società umana
è quello di ricercare un equilibrio tra quelle che sono le proprie esigenze e la
carrying capacity, ovvero la capacità degli ecosistemi di sopportare e sostenere
la popolazione e tutte le altre forme viventi, animali e vegetali, di cui l’uomo
e la natura hanno bisogno per sopravvivere.
“La questione centrale per il nostro futuro è come riuscire a sopravvivere su
questa
Terra affollata in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere i
sistemi naturali che sono le basi stesse della vita5”. Il punto da
cui partire è la ricerca di un equilibrio.
Poiché il sistema Terra è capace di sopravvivere e funzionare nel tempo
soddisfando i bisogni dei suoi abitanti, l’equilibrio è rappresentato da quello
che viene definito Sviluppo Sostenibile, ma questo implica agire nel pieno
rispetto di questo sistema senza esaurire il capitale naturale e senza mettere a
repentaglio le prospettive della generazione attuale e di
quelle future, sia nei confronti degli esseri umani che di altre specie.
Note:
1) Premio Nobel per l’economia nel 1998
2) Fisica quantistica ed economista, dirige il Centro per
la Scienza, Tecnologia e Politica delle risorse naturali di Dehra Dun in India
3) Da “Sobrietà” di Francesco Gesualdi: fondatore del
Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (Pisa)
4) Stime ONU
L’ipotesi di sviluppo