NOI E LA SOCIETA'

 

 

Partiamo dal presupposto che Rimini non è assolutamente una città sportiva: la gente si presenta in massa solo quando si lotta per qualche cosa di concreto (ad esempio una promozione, una salvezza ecc...).

Prendiamo un esempio su tutti : il baseball. Tutti gli anni la compagine riminese del "batti e corri" ha i "numeri" per vincere o il campionato o la Coppa Italia ma il pubblico arriva solo in una eventuale finale. E' così anche nel basket ma, comunque, esiste una differenza fondamentale: nello sport dei "canestri", piuttosto che comprare per raggiungere traguardi importanti, si tende a vendere al miglior offerente.

Negli anni, le cessioni eccellenti non si contano: Myers, Semprini, Ferroni, Ruggeri, Middleton, Monti, Righetti, Scarone, Zanelli, Rinaldi e si potrebbero aggiungere moltissimi altri nomi ma questi sono i primi che ci vengono in mente.

La società, non fa altro che ribadire un concetto: al palazzetto si vedono sempre le stesse facce e stare a Rimini è una rimessa. Ma, probabilmente, invece di lamentarsi andrebbe fatto qualche cosa di concreto e non aumentare i prezzi delle partite di cartello come è già avvenuto in passato.

La società, dovrebbe come prima cosa fare una campagna pubblicitaria più consistente. Poi fare un grosso sacrificio per due, tre anni comprando giocatori di livello che possano regalare finalmente qualche soddisfazione ai tifosi bianco-rossi che devono soffrire ogni anno. Fatto questo, se le risposte del pubblico non fossero adeguate, nessuno potrebbe criticarli e se decidessero di chiudere i battenti siamo sicuri che nessuno potrebbe rimproverare loro nulla. Ma ogni stagione è sempre la stessa storia: si arriva vicino alla promozione e poi l'obbiettivo sfuma sempre. Invece, nelle occasioni di promozione in A1, il campinato seguente si sta sempre con l'ansia di poter retrocedere solo dopo un anno di "paradiso".

Poi, l'idea che Rimini e Forlì potessero essere un unica squadra...bè questo fa capire quanto poco cervello abbiano avuto i personaggi che sono stati stuzzicati da questo agghiacciante progetto.Una squadra di questo tipo, sarebbe "saltata per aria" dopo una sola stagione. Due tifoserie da sempre nemiche che devono dividere la stessa curva e tifare per i medesimi giocatori: pura fantascienza. Per coloro che non lo sapessero, infatti, questa è stata una proposta che è stata fatta in passato: una fusione per creare una compagine romagnola. Tutta la città si era unita in questa occasione per evitare questa catastofre e il Ghetto, dal canto suo, aveva raccolto più di 400 firme contrarie all'insano progetto.

Per concludere merita un cenno il signor Renzo Vecchiato. Questo personaggio del Basket Rimini oltre che, a nostro avviso, inutile ha anche dimostrato di non essere assolutamente grato ai supporters riminesi. L'episodio risale a qualche anno fa e riguarda una partita in trasferta del Rimini a Montecatini. C'erano solo tre tifosi che non senza difficoltà e a loro spese si erano recati nella città termale per sostenere i loro beniamini. A fine gara hanno chiesto almeno un passaggio alla stazione sentendosi rispondere che lui queste cose non le fà.

SENZA PAROLE...FORSE E' MEGLIO !!!

 

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