Fotografare
il mondo per entrare nella sua anima, documentare situazioni per
portarle a conoscenza, ritrarre soggetti per capirne la personalità,
immortalare luoghi per divulgarne l’atmosfera.
Tutto questo è l’approccio fotografico di Giuseppe Rosso, il
fotografo viaggiatore, l’uomo attento e sensibile alle diverse
condizioni umane da lui incontrate nei numerosi viaggi in ogni
angolo del nostro pianeta: dalle difficili realtà di luoghi scomodi
alla profonda interpretazione di paesi celebri.
Il suo reportage esce dalla classicità del documentare per entrare
in una dimensione interpretativa complice la conoscenza dei luoghi
ed il rapporto umano sempre presente e palpabile negli scatti
proposti.
Non c’è paesaggio senza la presenza dell’uomo e non c’è ritratto
senza il suo contesto: poco imposta quale sia la priorità data,
determinante è invece il connubio sempre presente e tangibile tra
vita e realtà.
E’ soprattutto il particolare e attento modo di vedere le cose che
rendono le immagini di Rosso efficaci nel loro messaggio, immortali
per il contenuto, dinamiche nelle inquadrature, ed arrivano
direttamente allo spettatore senza sotterfugi e manipolazioni
indebite.
Il fotografo non si esibisce in tecniche ed effetti spettacolari,
ma si esprime con i pochi e basilari concetti della fotografia che
con semplicità mettono il fruitore delle sue immagini a stretto
contatto con le realtà da lui vissute e vengono accompagnati in una
visione diretta che comunque induce al ragionamento ed alla
riflessione: guardando le immagini non si può fare a meno di porsi
degli interrogativi sul “cosa” e sul “come” siano proposte e questa
è la grande forza ed abilità nel rapportarsi con le immagini fisse
di Giuseppe Rosso.
La scelta portata avanti negli anni dell’uso di pellicole a colori
spesso si differenzia nei toni usati per descrivere atmosfere
tipiche, ora forti e drammatiche, ora tenue e delicate fino agli
ultimi lavori dove la saturazione cromatica cede spazio al bianco e
nero per rappresentare composizioni spogliate da ogni elemento che
possa distogliere l’attenzione dal messaggio primario.
La concretezza e la determinazione formale unite all’istinto per
l’istantanea rendono gli scatti dell’artista tra i più nobili
dell’arte fotografica.
Marco Bosco
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