GRUPPO  FOTOCINE   "CONTROLUCE"  Vercelli

L'AUDIOVISIVO   FOTOGRAFICO    -  A cura di Marco Bosco

3°  Parte


Lungo tutto il percorso che ci conduce al prodotto audiovisivo finito, le diapositive vengono sottoposte a varie manipolazioni: visione e selezione, trasporti vari, passaggi dai caricatori al visore e viceversa, montaggio in telaietti, ecc...
Alcuni preziosi strumenti ci vengono in aiuto in tutto ciò, vediamo quali.

IL VISORE.

Questo strumento è indispensabile.

Ci permette di selezionare le nostre diapositive e di avere una visione d'insieme del materiale, facilitando la composizione delle stesse nelle sequenze che desideriamo.

Ne esistono vari modelli già pronti in commercio, grandi e piccoli, ma spesso i loro prezzi sono molto alti, per cui il consiglio è quello di fabbricarselo da soli, dato la sua estrema semplicità.

Come base si potrebbe anche usare una scatola di legno, come quelle delle bottiglie, ma se siamo propensi al fai-da-te è meglio costruirsi una cassa almeno di dimensioni 70 x 100 cm.. Una particolare attenzione va posta nella scelta della lampada, in riferimento alla sua temperatura di colore. In base a questo parametro se ne fabbricano di diversi tipo, che vanno da 2700°K a 6500°K. Consiglio di utilizzare il tipo bianco extra 84 (Philips), la cui temperatura di colore è di circa 4000°K (molto vicina alla temperatura di colore delle lampade da proiezione).

PINZETTA
Ottima è quella per filatelici, a punte sottili arrotondate.

COLTELLINO
A cutter del tipo per grafici e designer.

PENNELLINO
A pelo morbido di buona qualità (martora, puzzola, tasso) con peretta per soffiare. Ottimo è un pennello antistatico della Wess.

RIGHELLO
Anche piccolo ma possibilmente in metallo.

GUANTO
In cotone bianco leggero, per evitare le impronte sulla pellicola.

LENTINO
In commercio si trovano delle vere e proprie lenti ottiche, ma si può utilizzare un normale contafili.

FORBICI
Non molto grandi, ma precise. Per taglio pellicola e/o mascherine.

VETRO
Del formato di circa 10 x 15 cm., possibilmente in mezzo cristallo di 5/6 mm. di spessore. Serve da supporto al taglio della pellicola, per evitare di incidere il plexiglas del visore.

NASTRO ADESIVO
A collante secco. La 3M fabbrica un ottimo prodotto, denominato Scotch Magic 810.

 

I   PROIETTORI

Con questo capitolo incominciamo ad esaminare quelle attrezzature "importanti" inerenti ai programmi AV.

Il mercato offre un'infinità di modelli differenti, ma non tutti sono idonei al nostro scopo, e tra quelli predisposti vi è comunque una vasta scelta con caratteristiche e prezzi molto differenti tra loro.

Le caratteristiche tecniche di un proiettore che sono importanti per le presentazioni di AV sono:

IL TRIAC

Il triac non è altro che un circuito elettronico che ha la funzione di comandare la lampada, cioè di modificarne l'intensità luminosa a piacimento. Nei proiettori lineari esso è quasi sempre incorporato all'interno e viene attivato collegando la centralina di dissolvenza all'apposita presa; questi modelli sono il più delle volte contraddistinti dalla sigla AV.

Nei proiettori che usano caricatori circolari, viene aggiunto il triac esternamente collegandolo all'apposita presa a dodici poli tipo DIN 41662 ed è fornito insieme alle centraline di dissolvenza. Solo i più recenti modelli controllati da microprocessori non hanno necessità di questi circuiti esterni.

LA LUMINOSITA'

Se si hanno intenzioni di presentare i propri lavori al pubblico e quindi in sale ampie è importante prendere in considerazione questo aspetto perché diapositive ben illuminate offrono colori più reali e brillanti. I proiettori con lampade da 150 W sono senz'altro da scartare a priori, preferendo la potenza dei 250 W di cui tutti i buoni proiettori sono forniti.

L'ultima generazione dei proiettori circolari computerizzati arrivano ai 300 W ed oltre.

LA VELOCITA'

Si intende il tempo che il meccanismo compie per far avanzare o indietreggiare il caricatore. I più rapidi sono ovviamente i migliori. I proiettori lineari, per la loro costruzione meccanica a scorrimento orizzontale, sono abbastanza lenti e completano il trasporto in un tempo variabile di 1,2 sec. a 2 sec.

Quelli circolari, avendo una corsa più breve e meccanismi più precisi, vanno dai 0,8 sec. a 1,2 sec.

Anche se a prima vista questi tempi ci paiono relativamente brevi, dobbiamo anche considerare un tempo residuo di spegnimento della lampada, per cui differenze di 1/2 secondo sono rilevanti ed indispensabili per creare sequenze rapide di animazioni od effetti particolari.

IL RAFFREDDAMENTO

Deve essere adeguato alla potenza della lampada. La sua efficacia si ripercuote anche sulla diapositiva che deve ricevere il minor calore possibile sia per evitare difetti di messa a fuoco che di condensa e di usura.

L'AFFIDABILITA'

Inceppamenti o malfunzionamenti che si presentassero nel corso di una proiezione, mal predispongono lo spettatore e vanificherebbero tutti i nostri sforzi.

Anche se oggi quasi tutti i proietori hanno raggiunto un buon grado di funzionamento, bisogna ricordare che l'uso di caricatori e telaietti scadenti è la primaria causa di fermate forzate.

Anche in questo caso, però, i proiettori circolari hanno la supremazia, in virtù della cura progettuale e quindi della loro precisione.

LA PRECISIONE

I proiettori circolari di ultima generazione hanno, per esempio, il vano di caduta della diapositive costruito in unico blocco pressofuso di alta precisione, pertanto si ha la certezza assoluta che i telaietti si trovino esattamente nella identica posizione.

Con l'aiuto dei due disegni vorrei spiegare i differenti modi di posizionamento della piapositiva all'interno del proiettore per capire la differenza tra il trascinamento lineare e quello circolare.

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Sede diapositiva in proiettori lineari:

 

Come si nota dallo schema il telaietto scorre su due guide, pertanto anche se il suo spessore è differente, la pellicola sarà sempre posizionata nella zona centrale.

E' questo il motivo per cui i proiettori lineari sopportano meglio la sequenza di telaietti di diversi spessori.

 

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Sede diapositiva in proiettori circolari:

In questo caso, invece, il telaietto viene premuto su un supporto fisso e quindi se il suo spessore e differente la pellicola si troverà ogni volta in posizioni defferenti.
Anche se a prima vista questo sistema potrebbe sembrare limitativo, ricordiamo che esso è un sistema professionale e pertanto se usato con gli accessori (caricatori e telaietti) altrettanto professionali, è in grado di offrire la masima precisione, rapidità ed affidabilità.

ALTRE CARATTERISTICHE DEI PROIETTORI

Ricordiamo ancora alcune caratteristiche dei proiettori che possono migliorare e facilitare il lavoro dell'operatore.

La doppia lampada inserita all'interno si rende molto utile nel caso che quella di proiezione si bruci improvvisamente rovinando irremidiabilmente la visione; essa può essere sia ad inserimento manuale da parte dell'operatore, sia automatica cioè entrare automaticamente in funzione in un tempo brevissimo dal malfunzionamento di quella principale.

Una caratteristica dei proiettori circolari computerizzati dell'ultima generazione è la Random Access. Questa funzione ci permettere la ricerca immediata nel caricatore di una diapositiva qualsiasi con un tempo massimo di 3/4 sec.

Questo ci fa risparmiare molto tempo soprattutto quando programmiamo i lavori AV, per cui dovremmo spesso muovere i caricatori per vedere e rivedere quello che stamo facendo o quando dobbiamo riportarli a zero.

A tale proposito ricordo che i caricatori lineari hanno una posizione "0" nella quale non vanno inserite diapositive, ma servono come riferimento e solo in questa precisa posizione si possono levare e mettere sui proiettori.

 


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