GRUPPO FOTOCINE "CONTROLUCE" Vercelli
LA COMPOSIZIONE Appunti e selezioni a cura di Giuseppe Casella
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Una buona fotografia = sintesi ben riuscita di tecnica + composizione.
TECNICA:
A TUTTO QUESTO PENSA IN GENERE LA MACCHINA COMPOSIZIONE: l'organizzazione degli elementi dell'immagine. E QUESTA DIPENDE SOPRATTUTTO DAL FOTOGRAFO Comprende:
La tecnica è facile perché ben definita, oggettiva, si può apprendere facilmente; tutti possono ottenere fotografie tecnicamente perfette. (Ma anche fotografie tecnicamente perfette, ci possono lasciare indifferenti). La composizione è difficile perché indefinita, soggettiva:
implica la sensibilità, il gusto; è il prodotto della cultura personale e della cultura
fotografica e i fattori che la determinano sono in gran parte soggettivi. (e ciò che piace a una persona può lasciare
fredda un'altra). Natura e scopi della composizione La composizione è il mezzo più
importante che ha in mano il fotografo per esprimere la propria personalità. Tutti sono d'accordo che una composizione ben fatta produrrà un'impressione più forte che una composizione fiacca, senza nerbo. "Una buona composizione è la maniera più forte di vedere le cose" (Edward Weston) La composizione fotografica non è un processo graduale, ma deve prendere in considerazione simultaneamente tutti i diversi aspetti della futura immagine (inquadratura, prospettiva, luce, movimento, posizione del soggetto) perché essi sono indissolubilmente legati l'uno all'altro e un cambiamento di uno determina un cambiamento anche negli altri; inoltre tutti insieme determinano l'immagine finale. Domande che dovrebbe porsi il fotografo prima di scattare.
"Regole" accademiche più
diffuse e citate La "sezione aurea": assicura all'immagine proporzioni gradevoli; ma col suo effetto di serenità e armonia può anche condurre ad effetti fiacchi e noiosi. La curva a "S": è uno dei più triti cliché figurativi. Le cosiddette "linee guida": linee che dovrebbero guidare lo sguardo dell'osservatore verso il cosiddetto "centro di interesse". Sono state condotte ricerche scientifiche con speciali apparecchiature e si è dimostrato che l'occhio individua immediatamente la parte dell'immagine di maggiore interesse trascurando completamente le linee-guida accuratamente predisposte. Sono illusioni dei fotografi tradizionalisti. Composizioni basate su triangoli, diagonali, curve raffinate: spesso tali figure esistono solo nella mente dei fotografi che le hanno inventate. In effetti anche un fotografo occasionale, dopo qualche tentativo, tagliando qua e là e usando un po' di fantasia finisce per uniformarsi a un tipo di composizione concepita "a posteriori" triangolare o di altro genere. L'osservatore che non ha preconcetti, però, non nota simili accorgimenti anche se gli vengono segnalati e quindi se ne disinteressa completamente. L'orizzonte, o un'altra linea importante, non deve mai dividere l'immagine in due parti uguali perché ne risulterebbe un effetto monotono. Ma se il fotografo con la sua foto volesse proprio rendere l'idea della monotonia? Movimento e azione dovrebbero sempre procedere da sinistra verso destra perché questo è il senso normale di lettura. Ma ebrei e arabi scrivono da destra verso sinistra. In una fotografia lo spazio davanti al soggetto in movimento dovrebbe essere maggiore dello spazio alle sue spalle. Ma un oggetto in movimento posto presso il margine della foto verso il quale si muove dà l'idea dell'arrivo e ciò a volte può essere importante. Nel ritratto quando il soggetto non guarda l'apparecchio fotografico, si dovrebbe lasciare maggior spazio nella parte dove si dirige lo sguardo. Cosa non necessariamente vera, soprattutto se si vuole dare un senso di tensione. La
sezione aurea: è uno dei criteri compositivi più usati dalla tradizione e consiste
nel disporre il soggetto in una posizione leggermente decentrata; è anche un modo di
dividere lo spazio nelle proporzioni di 5 : 8
A:B=B:(A+B) In fotografia si applica principalmente per le seguenti ragioni:
Alcuni movimenti e tendenze dell'arte moderna rifiutano (provocatoriamente) qualsiasi regola compositiva (Dadaismo, Futurismo, Pittura informale). I principi della composizione. Pur non essendoci regole precise di composizione, esistono dei principi sicuri dai quali un fotografo può lasciarsi guidare. Comporre = dare forma combinando assieme. Ciò implica mettere in evidenza, semplificare, isolare, aggiungere, togliere, riordinare, selezionare e scartare idee, concetti, aspetti del soggetto e componenti dell'immagine in base a una scelta precisa. Questo processo può essere riassunto nelle seguenti fasi. ESPLORAZIONE: esplorare un soggetto in
profondità significa osservarlo da tutte le parti, davanti, dietro, sopra, sotto, e
destra, a sinistra; ma soprattutto vuol dire studiarlo in rapporto allo sfondo e a quanto
lo circonda. ISOLAMENTO del soggetto: togliere materialmente le cose che disturbano; oppure, se il soggetto si può spostare, trovare un ambiente migliore; oppure cercare di riempire col soggetto tutta o quasi l'immagine (o avvicinandosi o con un teleobiettivo: ma il risultato finale è diverso; spostando la fotocamera varia non solo il rapporto di riproduzione del soggetto che diventa più grande, ma anche il rapporto tra soggetto o primo piano e sfondo; usando un teleobiettivo invece, si fa variare solo il rapporto di riproduzione del soggetto - diventa più grande - ma non si varia il rapporto tra soggetto e sfondo). ORGANIZZAZIONE: implica ordine. GLI ELEMENTI DELLA COMPOSIZIONE Sono le linee, le forme, le tonalità di grigio o di colori, le zone di luce o di ombra. Linee La maggior parte delle fotografie contiene un certo numero di linee, alcune volte di poca importanza, ma altre volte di molta importanza se le linee sono linee dominanti e caratterizzano una composizione. Linee orizzontali: suscitano idee di stabilità, tranquillità. Linee verticali : se sono linee verticali convergenti (perché l'apparecchio è stato inclinato) sono il simbolo grafico più potente dell'altezza; le diagonali (nella realtà potrebbero anche essere orizzontali o verticali): sono le più dinamiche di tutte le linee, un simbolo grafico del movimento, dell'azione, della precarietà. Linee frastagliate: (come il profilo di una città) sono l'opposto di quanto è liscio e tranquillo, hanno un effetto eccitante; colpiscono l'attenzione. Linee di movimento o di forza: rappresentate dallo sguardo di una persona rivolto verso una precisa direzione, da un movimento del braccio, di un'automobile... : sono linee importanti che possono servire come base per la composizione. La linea dell'orizzonte:
divide una fotografia in due parti, la terra e il cielo, le cui proporzioni hanno un'
influenza decisiva sull'immagine. Colori Anche il colore è un
aspetto importante della composizione. Sfondo e primo piano Occorre decidere quanto
lo sfondo deve interagire col soggetto in primo piano, e quindi evitare gli sfondi
inadatti che sminuiscono il soggetto o distraggono. Rapporto spaziale Nei paesaggi specialmente, è utile inserire nella composizione un oggetto di dimensioni familiari (ad es. una figura umana) che fornisce all'osservatore un elemento di misura che gli consenta di rendersi conto delle dimensioni dell'ambiente. L'inquadratura Tre regole di composizione sicure: 1. Le piccole aree bianche del soggetto o dello sfondo confinanti con i bordi dell'immagine danno un effetto tanto più spiacevole quanto più le aree vicine sono scure. 2. Le linee curve e le forme rotonde vicino ai margini non devono mai toccare i bordi della stampa, ma devono essere separati da uno spazio conveniente oppure tagliate coraggiosamente, vale a dire che un'ampia parte della curva va lasciata fuori dall'immagine. 3. Le linee che tagliano più o meno diagonalmente un angolo dell'immagine non devono "spaccarlo" esattamente in due ma dovranno uscire dal lato orizzontale o verticale a una certa distanza dell'angolo. LE FORME DELLA COMPOSIZIONE Al fotografo infine spetta un'ulteriore scelta tra due forme radicalmente diverse di composizione: la statica e la dinamica. (O naturalmente tutti gli stadi intermedi tra le due) Composizione statica. E' quasi indispensabile se un fotografo vuole evocare sensazioni di quiete, pace, stabilità. Questo accade quando:
Una composizione centrale può essere sommamente efficace nei casi in cui il soggetto ha una forma completa e autosufficiente: piazzando il soggetto al centro, il soggetto deve valerne veramente la pena, perché se non è così forte deluderà l'inconscia aspettativa generata dalla sua posizione; meglio allora spostarlo il qualche altra posizione del fotogramma. Composizione dinamica. E' quasi indispensabile quando un fotografo vuole evocare sensazioni di azione, movimento, velocità, vita, drammaticità, forti emozioni, precarietà. Questo accade quando:
Tipici esempi di composizione dinamica sono le riprese dall'alto, dal basso, le immagini distorte di soggetti architettonici in cui le linee verticali convergono, le immagini in cui i soggetti in movimento sono mossi. Equilibrio dinamico. E' una composizione a
mezza via tra statica e dinamica in quanto contiene elementi di equilibrio ed elementi
dinamici. Altri modi di composizione. Sfruttando una "cornice" che è un mezzo di solito efficace per valorizzare un soggetto. Composizioni a schema ripetitivo (o modulare): quando lo stesso elemento si ripete più volte in modo regolare; è un espediente per presentare un soggetto interessante in una forma grafica più efficace. Ma se il soggetto di per sé è debole il risultato sarà una foto banale. CONCLUSIONE 1. La realtà non è mai perfetta come la vorremmo e pochi soggetti sono di natura interamente statica o interamente dinamica; ci sono poi infinite vie di mezzo. E' compito del fotografo dare forma, organizzare e presentare i vari aspetti in modo soddisfacente. 2. Quasi mai c'è un solo
punto di vista efficace. I professionisti lo sanno e studiano il loro soggetto da tutti i lati, sotto tutti gli aspetti, sanno quello che vogliono ottenere prima; studiano:
3. Non esistono regole di composizione, e meno che mai regole inviolabili; ci sono soltanto dei principi; anche questi però vanno presi solo come idee-guida, passibili di interpretazioni e di revisioni.
Se un fotografo sente fortemente una composizione, dovrebbe esprimersi liberamente senza curarsi delle opinioni altrui.
Da: Andreas Feininger: La fotografia: Principi di composizione. (A. Vallardi) |