Cenni storici |
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Vari
ritrovamenti archeologici testimoniano che l'attuale territorio è stato
frequentato dalla preistoria all'età romana, ma solo in seguito ricevette
il nome di Gesualdo. Il primo documento in cui compare il nome Gesualdo
risale al 1137, anno in cui Pietro Diacono in compagnia di altri monaci,
compie il viaggio da Montecassino a Lagopesole e attraversando la zona
dice di essere passato per: Afrigento e la rocca di Gesualdo. Studiosi e
storici che da anni si sono interessati dell'origine di questo centro
abitato si sono divisi in due filoni. Il primo fa risalire l'origine
all'epoca longobarda fissando la data nel 650 d. C. e adducendo come
motivazioni le lotte che ci furono tra bizantini e longobardi. I
longobardi si erano spinti fino a Sud della penisola, costringendo i
bizantini a fuggire. L'imperatore bizantino, Costante II, tentò di
riconquistare Benevento dove, a fronteggiare il nemico, vi era il figlio
del re longobardo, Romualdo. Questi trovandosi in difficoltà inviò il
suo fedele balio, Gensualdo, a Pavia, capitale longobarda, per chiedere
aiuto. Gensualdo riusci ad inforniare il re, ma sulla via del ritorno fu
catturato dal nemico e costretto a confessare la sua missione. Costante Il
gli promise salva la vita solo se avesse raccontato a Romualdo il falso.
Gensualdo accettò la proposta ma, giunto sotto le mura di Benevento, gridò
a Romualdo di non arrendersi perché l'esercito dei padre stava arrivando.
L'imperatore bizantino catturò nuovamente Gensualdo, lo decapitò e buttò
la testa al di là delle mura di Benevento. Romualdo, per ricompensare il
sacrificio dei suo fedele balio, donò ai figli di Gensualdo una ricca
baronia che comprendeva anche il feudo di Gesualdo. |
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