La chiesetta di S.Pietro con i ruderi della villa

Albisola era conosciuta dai Romani sotto il nome di Alba Docilia. Esistono alcuni ruderi di una villa del I –III secolo d.C. sulla piazza prospiciente la Chiesetta di S. Pietro dal che si deduce che era stazione romana di cinque o seimila abitanti. Interessante sembra essere l’origine del nome. Poiché Paolo Diacono (storico vissuto nell’VIII secolo) afferma che il nome di Alpi era esteso all’Appennino Ligure (come attestano i nomi Albintemelium e Albingaunum) così Alba Docilia, secondo alcuni studiosi, significherebbe "valle alpina" mentre altri avvicinano Alba Docilia ad Alba Pompeia (l’attuale Alba in Piemonte) e considerano l’aggettivo docilius un gentilizio, cioè un nome di famiglia.

Conosciuta da tempo per la produzione di maioliche, dal ‘500 al ‘700 i ceramisti albisolesi godono grande fama anche all’estero. Ha ospitato ed ospita artisti famosi in tutto il mondo quali Fontana, Manzù, Sassu, Salino, Scanavino, Lam, Jorn, Torido e Tullio Mazzotti, E. Luzzati, Appel, P. Manzoni, A. Martini, Farla, Munari. 

Recentemente il territorio si è dotato di un magnifico golf club, il Filanda, con 9 buche, m.2010, par 64 aperto tutto l'anno e la passeggiata a mare "EugenioMontale" di un grande pannello in ceramica realizzato da Aurelio Caminati, Carlos Carlè ed Emanuele Luzzati.

Maggiori informazioni si possono ottenere ricercando su internet i siti dei comuni di Albisola Superiore e Albissola Marina

Il vaso più alto del mondo (primato Guinness)