Guardo il mio viso, stereotipato,

riflesso allo specchio

cercando in qualche modo di connettere

e buttare giù qualche pensiero logico..

Una musica assordante allo stereo…

 non riesce a penetrare oltre la barriera

innalzata tra me e l’esterno.

Una voglia di urlare,

di strappare qualcosa..

si sprigiona dal più profondo….

ma resto li.. ferma..

 davanti allo specchio

con le braccia abbandonate

lungo i fianchi..

ogni muscolo si è arreso..

non risponde più.

Riesco a fatica a buttarmi

su un letto..

un cuscino per compagno e

due occhi spalancati nel buio….

chiamano una figura

che non c’è.

Ancora lo stesso sapore

la stessa sensazione…

una fronte madida di sudore…

un terrore inspiegabile…

e l’eco di un “Ti odio”… ripetuto più volte

con cattiveria…con disperazione…

e l’eco di un “Ti odio” che rimbalza

 più volte nella mente

e ancora…

due occhi aperti nella notte..

che cercano..

scoprono il posto vuoto

accanto a me.

 

 

 

                                                                                  

                                                                                                                                

                               

 

 

 

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