DA
QUALCHE MESE VEDE E SI SENTE PARLARE DI SCUOLA.
Assistiamo
al moltiplicarsi di assemblee cittadine, mozioni dei collegi dei
docenti, appelli e le raccolte di firme dei genitori (oltre
110.000 in difesa del tempo pieno e prolungato). Nascono i
comitati e i coordinamenti dei genitori in difesa della scuola
pubblica. Si susseguono documenti, manifestazioni che esprimono
dissenso nei confronti dell'idea di scuola che avanza. E’ la
contrarietà di studenti, insegnanti, genitori, Regioni, Comuni,
associazioni professionali ecc. .
Molti
genitori partecipano ai dibattiti, chiedono chiarimenti e sono
andati in piazza a manifestare,
a prescindere dalle idee politiche e senza nessuna bandiera da
portare, se non quella delle proprie convinzioni e del voler
garantire un futuro migliore ai loro figli nella scuola
pubblica. Un motivo ci sarà!
Purtroppo
non si è mai visto intervenire nessun rappresentante di questo
movimento d’opposizione alla riforma ad incontri e dibattiti
televisivi per far presente i motivi del dissenso e poter
ottenere risposte.
Tali
momenti televisivi sono stati affrontati peraltro parlando di
tutto insieme: dalla scuola materna all’università. si è
parlato insieme di ingresso anticipato alle materne, di
abolizione tempo pieno e moduli a favore di un “ tempo scuola”
minimo più opzioni da scegliere alle elementari e alle medie,
con l’inglese che diminuisce,ecc. Si è dato però poco spazio
all’ informazione per chi non ne sa niente e minime spiegazioni
per chi solleva obiezioni,dissenso o dubbi.
Parliamo
allora di riforma: la riforma della scuola per effetto della
legge 53 .
Noi
crediamo che per prima cosa dovremmo leggere la Legge 53 ed il
decreto attuativo.
Crediamo
che da parte di tutti noi informarsi sia il minimo per potere
leggere articoli o ascoltare notizie dei talk-show in modo
critico sui vari temi della scuola che sta cambiando in modo
strutturale, nella sua impostazione e organizzazione.
§
Sai già
nella scuola di tuo figlio cosa succederà di diverso nel
2004\5?
§
Per
esempio:
§
Tutti i
ragazzi che stanno frequentando la scuola elementare saranno
coinvolti dalla riforma
e non termineranno il loro corso di studi con l’impostazione
con cui lo avevano iniziato; qualcuno forse senza neppure le
stesse maestre. Lo sapevate? A noi pare veramente
insensato! Tutto questa attenzione e spazio sbandierato dal
Ministro sul ruolo della famiglia nella scuola in questo caso
non esiste, visto che ne si ignora la scelta iniziale fatta
all’atto della iscrizione in prima.
§
Il
tempo pieno e moduli sono abrogati. Si parla di tempo scuola
minimo di 27 ore + 3 eventuali e altre 10 di mensa e
dintorni. E’ una cosa diversa dal Tempo Pieno, anche se la somma
dà un numero uguale. Ma il ministro dice che il tempo pieno
viene mantenuto considerando uguali una somma di ore ed una
organizzazione di tempo scuola.. Se solo pochi ragazzi
sceglieranno di andarsene dopo le 27 ore a casa il lavoro del
restante gruppo sarà diverso( integrativo, arricchente, di
recupero) , ma non andrà avanti in contenuti di base . Quindi
forse potrebbero anche avere più compiti da fare a casa?
§
E che ne
sarà dei moduli?
Nel Circolo10 molti bambini della scuola a moduli escono alle
14.30 anziché alle 13 quando non c’è il rientro pomeridiano. Per
andare incontro alle famiglie esiste infatti il servizio del
post-scuola a pagamento, dato in appalto a operatori di
coperative.
§
Coi tagli
previsti ai docenti, come si manterranno le compresenze per fare
i laboratori o le uscite didattiche?
Sicuramente ci saranno difficoltà.
Cambia la
scuola per i nostri figli,
ma cambia anche per noi genitori .Cambia per due aspetti
distinti. In particolare:
1-
cambia il rapporto genitore-figlio-insegnante, pensiamo
quindi al portfolio, al docente tutor, alla scelta di ore
opzionali, all’orientamento di scelta precoce attraverso la
personalizzazione del percorso scolastico. Saremo costretti
a scegliere per i nostri figli già nelle medie, con la scelta
di una parte di ore facoltative, di indirizzarli al latino
anziché all’ informatica o musica o lingue, ecc., ma
si.curamente non ci sarà tutto per tutti.
2- cambia
il rapporto scuola-genitori, intesi come componente degli organi
collegiali: c’è in ponte la riforma degli Organi collegiali che
sembra ridurrà la presenza dei genitori nei consigli di Circolo
e Istituto e contemporaneamente farà sparire l’obbligatorietà
dei Consigli di Classe e interclasse, lasciando alle singole
Scuole e ai Dirigenti Scolastici la possibilità , se ne hanno
intenzione, di mantenere\inventarsi o meno spazi di confronto e
di rappresentatività, oggi previsti dalla legge.
Qualcuno
leggendo la legge vi ha visto un tale spazio di libertà e di
partecipazione per noi genitori e anche quel cambiamento di
mentalità, da vederla positivamente.
Qualcun’altro ha fortissimi timori che la scuola cambi
filosofia, decada come qualità , rompendo nei fatti quella
scelta di base per cui sappiamo che “finchè sono a scuola i
ragazzi sono tutti uguali”, quando poi tornano a casa hanno
diversi supporti che li aiutano, genitori con diverse
possibilità di conoscenza dei contenuti per aiutarli nei compiti
o sono soli addirittura. Tagliando il tempo scuola si toglie
sicuramente qualcosa ai ragazzi: la possibilità di avere pari
opportunità.
Il 13
scorso, durante un incontro di approfondimento sulla legge di
riforma organizzato dalla RETESCUOLE dell’area fiorentina, oltre
ad ascoltare i vari intereventi degli addetti ai lavori,
avvocati, rappresentanti delle associazioni dei docenti e dei
genitori,sono state poste varie domande a due Dirigenti
intervenuti a parlare degli aspetti applicativi sul piano
amministrativo della riforma. Le risposte, pur ottimistiche, ci
hanno sconcertato. Tutti condizionali, aspettando notizie sugli
organici dei docenti.
Il numero
di docenti assegnati per il 2004\5 ad ogni Circolo-Istituto
dimostrerà infatti se tutto questo spazio che la Legge 53
dichiara di lasciare ai POF delle singole scuole (con relative
necessità organizzativa di tempo scuola e docenti) ed alla
decisionalità delle famiglie, sia veramente l’ essenza della
riforma o è siano state solo belle parole.
Poco si sa
e molto è in forse. I se sono troppi e minano la scuola, a
partire dai fondi per farla funzionare, anche se il Ministro
dice che sono stati investiti molti soldi, ma chissà dove sono
finiti. Nelle scuole non ci sono neppure i soldi per il
materiale didattico di facile consumo, spesso sovvenzionato dai
genitori.
Vorremmo
aprire un dibattito, uno scambio di idee sulla scuola perché ci
riguarda tutti: riguarda i bambini,genitori,i nonni e tutta la
società, ricordiamocelo! .Se abbiamo a cuore la loro formazione
,informiamoci. Non dobbiamo combattere le scuole private.
Vogliamo però difendere con voce forte la scuola pubblica. Non è
forse vero che dove il servizio pubblico funziona anche il
privato deve “reggere il passo”?
Non
lasciamoci tagliare la scuola. Dobbiamo invece migliorarla!
NOI
CREDIAMO CHE SI DEBBA ABROGARE LA LEGGE 53 E RIAPRIRE IL
DIBATTITO PER STUDIARE UNA VERA RIFORMA, NECESSARIA, MA FATTA DA
TECNICI E POLITICI INSIEME, E CON RISORSE ADEGUATE.
Comitato genitori Circolo10
http://digilander.iol.it/genitoricircolo10
E-mail:genitori.circolo10@libero.it