SCUOLA,
la vera
Ri-forma: i
numeri |
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Noi genitori, è noto, siamo dei gran curiosoni. Per capire se le cose sono andate veramente come dice il premier, siamo andati a rileggere i provvedimenti del governo e li abbiamo confrontati con gli effetti reali sulla Scuola Pubblica. Tutti i dati riportati vengono da documenti ufficiali. Abbiamo trovato tanti tagli e poche razionalizzazioni. In nessun caso si è andati ad incidere su sprechi accertati. Si è invece preferito operare tagli a pioggia sul territorio, distribuendoli su tutti i capitoli di spesa. Tagli legati a puri calcoli aritmetici. Si somma e si divide ma soprattutto si sottrae: si sottraggono risorse economiche, risorse umane, possibilità di qualificare la scuola pubblica. Il risultato è un
danno che penalizza proprio le esperienze migliori della nostra scuola. Bologna, 12 marzo 2003
Andrea Graffi
Portavoce GASP Bologna |
DOCENTI
La finanziaria 2002 quantifica in 33.847 il taglio dei docenti da effettuare in
tre anni. Nell’ultimo anno scolastico, a fronte di un aumento degli
alunni, dalla scuola dell’infanzia alla superiore, di 35.651 unità,
il numero dei docenti si è ridotto di 4.119. Una circolare
ministeriale (la n°16/02) ha indicato ai Direttori Regionali i criteri
per ridurre gli organici: nessuna nuova sezione di scuola
dell’infanzia, nessun nuovo tempo pieno alle elementari e nessun nuovo
tempo prolungato (-565 classi) alle medie; accorpamento di classi
poco numerose, inglese alla scuola elementare solo dalla terzo
anno (se ci sono gli insegnanti), bloccato l’organico funzionale (-25 %) che in molte realtà curava la
progettazione di qualità (laboratori di informatica e musica, progetti
di lingue, progetti contro la dispersione e il disagio e per
l’integrazione degli alunni stranieri), aumento dei tempi per aver
diritto ad una supplenza. Ovunque sono cresciuti i bambini per
classe, con sezioni oltre i 25 alunni, fino a 28 e, in alcuni casi
, anche oltre; si sono ridotti i tempi di compresenza degli insegnanti e
la possibilità di fare progettazione di qualità. Per far fronte alle iscrizioni “non previste” a
settembre sono stati nominati qualche migliaio di supplenti (organico di
fatto), quindi senza alcuna certezza di riconferma.
In un anno sono state formate 1700 classi in meno
mentre i bambini per classe sono aumentati da 20,3 a 20,5. Le
direzioni scolastiche chiuse sono state 40 La Finanziaria 2003 prevede di tagliare altri 8.000 docenti : cifra che deriva dalla somma
di circa 400 posti in più nella sola scuola materna e dai tagli
che nell’elementare saranno di circa 2000
posti, nella media di circa 300
posti, nella secondaria di 2° grado di circa 6.130 posti |
DISABILI
Nell’esercizio finanziario 2002, i finanziamenti per
l’handicap sono calati del 12,6%. Se si considera il contestuale aumento degli studenti portatori
di handicap, l’effettiva riduzione della quota per alunno è del 18%. Dal 2001/2002
al 2002/2003, il numero degli
studenti portatori di handicap è aumentato di 13.987 unità.
Contemporaneamente, gli insegnanti di sostegno in organico
sono diminuiti di 471 unità. La finanziaria 2003 prevede, per quello che riguarda gli
insegnanti di sostegno in organico, un ulteriore taglio di 1058 unità (decreto
8 marzo 2003). A tamponare la falla, sino all’anno scorso,
hanno provveduto i poteri di deroga attribuiti ai dirigenti
scolastici che, nei casi più gravi, possono nominare d’ufficio gli
insegnanti di sostegno Da quest’anno non sarà più possibile. Con
la finanziaria 2003 il potere di deroga viene attribuito al solo Direttore
Scolastico Regionale (quasi tutti sostituiti di recente con persone di
fiducia del ministero).Si interviene anche sui criteri di certificazione,
saranno rivisti con decreto
della Presidenza del Consiglio. Nel frattempo aumentano le problematiche sociali nelle
classi (aggressività, bullismo, integrazione tra diversi, abbandono
precoce, disagio, grabber etc… ). Tutte problematiche escluse dal
sostegno, come indicato dall’ art. 35, comma 7, della legge n. 289/2002
che definisce, come destinatari delle attività di sostegno ai fini
dell’integrazione scolastica, “gli alunni che presentano una
minorazione fisica, psichica o sensoriale stabilizzata o progressiva”. |
PERSONALE
AUSILIARIO Nel 2001 sono stati tagliati
20.000 posti. Ulteriori
tagli (15.900) sono previsti
dalla finanziaria 2003 che ridurrà il personale ATA del 2% l’anno per i
prossimi tre anni. La finanziaria 2003 dispone anche la
possibilità per le scuole di affidare in appalto i servizi di pulizia,
di igiene ambientale e di vigilanza dei locali scolastici. Così
facendo però, il numero di collaboratori scolastici in organico nella
scuola verrà ridotto, creando mancanze in quei servizi affidati alle
“bidelle” come l’assistenza di base ai disabili
. Si taglia il personale ma si aumentano,
per chi rimane, funzioni e carico di lavoro. La finanziaria 2003
dispone infatti che al personale ATA, a parità di stipendio, venga
affidata anche l’accoglienza, la sorveglianza e la vigilanza durante la
mensa. Servizi precedentemente in carico agli Enti locali |
EDILIZIA SCOLASTICA Solo il 43%
delle scuole possiede il certificato di agibilità statica
dell’immobile; il 73% non ha il certificato di prevenzione
incendi e il 57% è privo del certificato di agibilità igienico
sanitaria. Aumentano gli infortuni degli studenti, il 32,5 % dei
quali sono riconducibili all’ambiente di lavoro. La legge n° 23
dell’11 gennaio 1996, per favorire l’adeguamento degli edifici scolastici, ha
consentito alle regioni di accendere dei mutui con la cassa depositi e
prestiti, per 2.733 mld.
di lire in sei anni. Nel
2002 gli stanziamenti si sono azzerati. Nella finanziaria 2003, dopo la tragedia di S. Giuliano,
sono stati inseriti 10 mil.di euro (i finanziamenti annuali della legge 23 erano di 30
mil. di euro)
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ENTI LOCALI
La Finanziaria 2003 taglia di circa 1 miliardo di euro (-15%) la capacità di spesa
delle Province e diminuisce del 2,3% i
trasferimenti ai Comuni, bloccando contemporaneamente la capacità
dio spesa degli stessi. Da Province e Comuni dipendono l’edilizia
scolastica, rispettivamente, della scuola secondaria e della scuola
primaria. Fanno capo ai Comuni molti servizi scolastici ritenuti
essenziali dalla cittadinanza: il nido, il trasporto scolastico,
la mensa scolastica, l’assistenza sociale ai disabili, servizi
di supporto all’offerta formativa. Visto che le spese fisse
(personale, manutenzione) non possono essere diminuite, è facile
presumere che la riduzione dei trasferimenti si ripercuoterà sui servizi
sociali non “obbligatori. La CGIL stima
un calo del 7% della spesa scolastica degli enti locali |
SPRECHI
Durante l’estate 2003 il ministero indica nel rapporto
alunni/docenti il parametro qualitativo per eccellenza nel determinare
le scuole da ridimensionare perchè poco efficienti. Le 2003 scuole (circa
1/5 del totale) che sono sotto alla media nazionale di 1 docente ogni
9,5 alunni vengono messe all’indice con tanto di lista. L'istituto con il coefficiente più basso (quindi il più
sprecone) indicato all'inizio
dell'elenco, è il Serafico di Assisi, scuola speciale per ciechi
pluriminorati Unico centro in Italia specializzato nella riabilitazione,
educazione e inserimento sociale di minorati della vista con gravi
disabilità fisiche e mentali. Le polemiche sollevate sono tali che con la
nota 32444 del 30 ottobre 2002, di fatto il ministero decide di non
procedere ad accorpamenti d’ufficio. |
FONDI PER LA DIDATTICA Il finanziamento più
consistente (per progetti e materiale didattico), arriva alle scuole con
la circolare applicativa della Legge 440/97 per il potenziamento
dell’autonomia scolastica e l’ampliamento dell’offerta formativa.
Dall’anno di entrata in vigore di questa legge si è avuto sempre un
incremento dei finanziamenti.
Con il decreto n° 84460 del 15 agosto 2002 si assiste ad una
decurtazione media del 15,2% I fondi per il progetto
lingua 2000 (inglese) calano del 55%, l’innovazione tecnologica subisce un taglio del 30,07%. La formazione del personale
subisce una decurtazione del 6% e spariscono completamente i 35 mil. di euro per il rimborso spese per l’auto-aggiornamento
dei docenti. Gli alunni
immigrati dal 2001 al 2002 sono cresciuti di 8744 unità, i
finanziamenti per alunno sono calati del 18,02%. Il 29 novembre 2002 arriva il decreto tagliaspese del
ministro Tremonti: 2.000 mil. di euro. tolti dal bilancio 2002 dell’istruzione su tutti i capitoli
di spesa. Meno 805,4 mil. di euro di impegni (-15%), meno 1034 mil. di euro sui pagamenti. Si tratta in gran
parte di finanziamenti già assegnati e, in parte, impegnati dalle scuole.
Tra le voci più
penalizzate la formazione, l’educazione degli adulti
(azzerati), l’obbligo formativo, interventi alunni disabili
,l’istruzione domiciliare e la scuola in ospedale |
CHI CRESCE
Ad
essere onesti c’è qualche voce in aumento nel bilancio della scuola: è
bene elencarle perchè danno una chiara idea delle priorità
dell’attuale governo.
Il servizio per la
Comunicazione (quello che ha pubblicizzato per oltre un anno una
riforma ancora inesistente) passa da 4 a 15 mld. di lire. La scuola
paritaria vede i propri fondi crescere costantemente. Dal 2001 al 2002
i fondi della legge 440/97 (vedi sopra) sono cresciuti di 51 mil. di
euro ( + 18%). I
finanziamenti della legge 60/00 sulla parità scolastica passano da
179 mil. euro del 2000 a 420 mil. nel 2002 (+184 %).A
questo si aggiunge uno sconto fiscale di 90 mil. di euro in tre
anni destinato alle famiglie che iscriveranno i propri figli nelle scuole
private (sconto che si somma ai vari bonus erogati dalle regioni governate
dal centro-destra). Non è una gran cifra: 33 euro l’anno per
studente. Acquista
molto significato se si valuta la contestualità con i sacrifici imposti
alla scuola pubblica. La
scuola paritaria, tra l’altro, non viene toccata dal decreto tagliaspese
di Tremonti. Per
effetto del rinnovo contrattuale, anche gli stipendi degli insegnanti
“dovrebbero” crescere, giustamente, tra breve. Da 70 a 100 euro
netti in più al mese. Di
questi, circa 260 mil. di euro deriveranno dalle economie sui tagli
degli organici. In
pratica si distribuisce a chi resta........lo stipendio di chi non c’è
più. |