ARCOBALENO |
|
NO
WAR
!
di Didaweb
|
NOT
IN OUR NAME!
di Redazione |
LA
SCUOLA BOCCIA
LA GUERRA |
Maestro,
la guerra ripudia la Costituzione
di Arturo Ghinelli |
Un
\"ripudio\" da riconquistare
di Coordinamento
barese |
Appello
per una cultura di pace |
I
documenti |
Comunicato
Stampa |
Appelli
ed iniziative |
Una
proposta di legge di iniziativa popolare
di Nonviolenti.org |
Fermiamo
la guerra, firmiamo la pace
di Emergency |
Chi vuol
fare un film sulla pace?
di Altrocinema |
Monitoraggio
parlamentare
di Un ponte per |
Non
votiamo la guerra
di Alba Sasso |
Diciamo no
alla follia di una guerra per il petrolio
di Gunter Grass |
Scudi
umani
di Human shields italiani |
Chiedo un
voto di pace
di Rete Lilliput |
Articolo
11 violato
di Beppe Sini |
Alle
emittenti televisive
di Giuseppe Giulietti e Federico Orlando |
Premi
Nobel contro
di Nobel Laureates |
No
all'elmetto in redazione
di Articolo21liberidi |
News
scuola... |
«Qualcuno
potrebbe non gradire»
di "Trentino" |
Il Parco
della Pace
di "Gazzetta di Mantova" |
La pace a
scuola
di "Alto Adige" |
«Educazione
ai diritti umani»
di "Provincia di Como" |
Pace: no
alla bandiera in classe
di "Il Nuovo" |
Università
luoghi di pace
di Carta |
...e
non solo |
Lettera
aperta al Ministro della Difesa Antonio Martino
di Pax Christi |
Disertori
iracheni: il lato oscuro dell'obiezione
di Azione nonviolenta |
Iraq: Usa
negano protezione a rifugiati iracheni
di Paul Ricard |
Cari amici
/ Dear friends
di Comitato italiani residenti all'estero contro la
guerra |
Opinioni |
La
Chiesa e la guerra
di Gianni Mereghetti |
Tempesta
del deserto: la guerra intelligente
di Lidia Maggioli |
La guerra
mutante
di Carlo Formenti |
I veterani
non vogliono la guerra
di Fuoriregistro |
Un uomo di
fede contro tutte le guerre
di Mao Valpiana |
Sono una
mamma italiana
di Lina |
LA
SCUOLA RACCONTA
LA PACE |
Piuma
di Ilaria Ricciotti |
No more
Hiroshime
di Raffaele Ibba |
FERMATEVI
!
di Classe II A , scuola media I.C. “R. Sanzio” ,
Porto Potenza |
Il
mondo a colori di Amir,
Youssef, Miriam, Alkida |
Ci
regala tante cose |
In
pace stiamo bene di Tatiana,
Ilyasse, Marco, Giuseppe ,Denise |
Voi
non lo sapete... |
SEGNALI
DI PACE |
Bandiera
di pace
di Mirco Pieralisi |
Regalando
un sogno
di Scuola Elementare di Telgate |
Da questa
mattina sventola!
di Francesco Mele |
Trastevere,
la scuola espone le bandiere per la pace
di Ilaria Sacchettoni |
Dall'ISI
Zappa di Milano
di Smemoranda |
DIDATTICHE
PER LA PACE |
A che
serve la storia?
di Anna Pizzuti |
Il
Peacekeeping
di La Redazione |
Si può
ancora scegliere
di Tiziano Terzani |
OLTRE
IL CANCELLO |
Enti
locali per la pace
di Coordinamento |
Bilancio
partecipativo
di Salvatore Amura |
La
bandiera della pace sventola sul municipio
di "Provincia di Como" |
|
NO
WAR
!
di Didaweb
Ci rivolgiamo a tutte le componenti
scolastiche e a tutti coloro che con esse
quotidianamente interloquiscono e collaborano
(educatori, mediatori culturali, associazioni) affinche'
assumano il "ripudio della guerra" e
con noi costruiscano luoghi e laboratori di critica , di
ricerca, di dialogo, che siano spazi di nuova
cittadinanza e costruzione di pace.
|
NOT
IN OUR NAME!
di Redazione
Vogliamo un mondo basato sulla giustizia e sulla
solidarietà. Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la
guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli
uomini, i popoli e gli stati.
|
Maestro,
la guerra ripudia la Costituzione
di Arturo Ghinelli
Il giorno dell'ultimatum ho chiesto ai miei alunni di
scrivere cosa sapevano della guerra e cosa ne
pensavano.Di cose ne sapevano tante perché, come ha
scritto Ilaria "Io sono piccola per capire certe
cose politiche, però quello che so lo sentito dire alla
televisione".
|
Appello
per una cultura di pace
di Coordinamentonoguerrabari
Con la fine della seconda guerra mondiale, la
distruzione e gli orrori - propri di ogni guerra - si
sono moltiplicati fino a raggiungere il TERRIBILE!
|
I
documenti
di Coordinamentonoguerrabari
“Abbiamo ereditato una larga casa che è il mondo,
una famiglia che deve imparare a vivere in pace.
Tutti gli abitanti del globo sono ora vicini di
casa."
( Martin Luter King). Materiali per ricerche ed atti di
pace.
|
Comunicato
Stampa
di Coordinamento Barese
Il “ripudio della guerra” è un principio ed un bene
che appartiene, come conquista storica, al popolo
italiano e all’umanità del XXI secolo e che non deve
essere perduto con logiche di potere, di manipolazione e
di sopraffazione.
|
Una
proposta di legge di iniziativa popolare
di Nonviolenti.org
Per chiedere al Parlamento l’approvazione di una serie
di garanzie che rendano operante l’art. 11 della
Costituzione, ne consentano una effettiva applicazione e
prevedano rigorose sanzioni delle sue violazioni.
|
Fermiamo
la guerra, firmiamo la pace
di Emergency
La Costituzione prevede che i cittadini possano proporre
al Parlamento un testo di legge. Con cinquantamila firme
di elettori italiani, queste «Norme per l’attuazione
del principio del ripudio della guerra sancito
dall’articolo 11 della Costituzione e dallo Statuto
dell’Onu» possono essere depositate in Parlamento per
diventare legge.
|
Chi
vuol fare un film sulla pace?
di Altrocinema
Lanciamo un appello ai cineasti di tutto il mondo, a
coloro che lo sono di professione e a coloro che, da
cineamatori, posseggono una cinepresa o una videocamera,
di qualsiasi tipo. Aspettiamo da loro le ultimissime
notizie dell'animo degli uomini e soprattutto dei
giovani a proposito della pace.
|
Monitoraggio
parlamentare
di Un ponte per
Se l'Italia è una democrazia ci si attenderebbe che
anche la maggioranza dei rappresentanti del popolo,
Deputati e Senatori, siano di questa opinione. Non
sempre è così.
|
Non
votiamo la guerra
di Alba Sasso
Facciamo appello perciò ai gruppi, presenti nel
Parlamento Europeo, del Partito del Socialismo Europeo e
della Sinistra Unitaria, e alle componenti progressiste
del centro democratico e del Partito Popolare, perché
intraprendano una azione politica e parlamentare che
renda chiara la contrarietà dell'Europa a ogni
decisione che comporti l'estensione del conflitto .
|
Diciamo
no alla follia di una guerra per il petrolio
di Gunter Grass
Il velo di ipocrisia con cui l´ultima grande potenza
rimasta e il coro dei suoi alleati hanno cura di
nascondere i propri interessi, col passar del tempo si
è fatto così logoro che la struttura del potere
traspare e si mostra sfrontata, pericolosa per il mondo
intero nella sua ubris.
|
Scudi
umani
di Human shields italiani
50 persone sono partite da Londra sabato 26 gennaio con
destinazione Bagdad. Attraverseranno via terra
l’Europa, passando per l’Italia (Milano) il 30, e il
Medio oriente, per formare in Iraq una forza di
interposizione contro la violenza statunitense. Il
convoglio, composto da due autobus e un’automobile, è
stato organizzato da We the people e altre associazioni
ed è composto da persone provenienti da Stati Uniti,
Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Olanda, Nuova Zelanda,
Spagna, Danimarca, Turchia. Al confine con la Giordania
verranno raggiunti da gruppi di matrice mussulmana.
|
Chiedo
un voto di pace
di Rete Lilliput
Chiediamo che ognuno levi la propria voce affinché le
Istituzioni Parlamentari, in quanto rappresentanti della
popolazione italiana, agiscano responsabilimente in
accordo con il diffuso rifiuto della guerra, avendo il
coraggio di prendere posizione per la Pace dichiarandolo
pubblicamente.
|
Articolo
11 violato
di Beppe Sini
Esposto nei confronti del Ministro della Difesa, on.
Martino, e del Governo italiano nella sua collegialita',
per violazione dell'art. 11 della Costituzione della
Repubblica Italiana.
|
Alle
emittenti televisive
di Giuseppe Giulietti e Federico Orlando
Chiediamo alle emittenti che hanno già manifestato
molta sensibilità come La7, TeleLombardia, e i grandi
circuiti radiofonici nazionali, di seguire con grande
attenzione questo evento. Non ci interessano
trasmissioni di propaganda, ma programmi nei quali si
facciano conoscere in modo reale le intenzioni, le
volontà di tanta parte del popolo italiano, anche in
contraddittorio con altre opinioni.
|
Premi
Nobel contro
di Nobel Laureates
Quarantuno premi Nobel americani hanno firmato una
petizione ''contro una guerra preventiva in Iraq''
decisa in modo unilaterale dagli Stati Uniti ''senza un
ampio appoggio della comunita' internazionale''.
|
No
all'elmetto in redazione
di Articolo21liberidi
La guerra (che speriamo di non vedere) non ha bisogno di
“pensiero unico” e di “cassette a reti
unificate” ma, al contrario, è necessario garantire
le più ampie circolazioni delle idee, dei punti di
vista, anche i più distanti.
|
«Qualcuno
potrebbe non gradire»
di "Trentino"
Vietata l'esposizione sulla balconata, accanto ai
vessilli "ufficiali" di Italia ed Europa: «Qualcuno
potrebbe non gradire»
Liceo, niente bandiere di pace sul balcone
Il preside Baroncini le ammette solo nelle classi:
troppo partigiane
|
Il
Parco della Pace
di "Gazzetta di Mantova"
La creazione di un parco, che si chiamerà "Parco
della Pace", in cui piantare tanti nuovi alberi. E'
questa la proposta, da realizzare nel 2003, approvata
venerdì pomeriggio dal consiglio comunale dei ragazzi
di Poggio Rusco, riunito per la seconda volta dopo
l'insediamento del 2 dicembre.
|
La
pace a scuola
di "Alto Adige"
La bandiera della pace, con il suo multicolore
arcobaleno come sfondo, è approdata anche sulle
ringhiere di un balcone della scuola elementare in
lingua tedesca Schweitzer di Via XXX Aprile.
L'iniziativa si deve allo spirito decisamente pacifista
di una bidella impegnata nel complesso scolastico e si
rifà ai movimenti di opinione che hanno avuto notevole
riscontro in altre città.
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«Educazione
ai diritti umani»
di "Provincia di Como"
dall’assessore con delega specifica all’istruzione
ed alla cultura Antonella Urio che ha colto
l’occasione per richiamare ha i valori della pace che
ormai da diversi anni sono propugnati
dall’amministrazione comunale di Maslianico (Como)
|
Pace:
no alla bandiera in classe
di "Il Nuovo"
Il drappo variegato infatti, con la scritta in bianco
"Pace", più che un appello al dialogo e alla
tolleranza tra popoli e religioni, rappresenterebbe un
messaggio "politico", con il quale
condizionare le giovani menti degli scolari italiani.
|
Università
luoghi di pace
di Carta
Lettera aperta da La Sapienza sulla pace al
Signor Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Atta
Annan
|
Lettera
aperta al Ministro della Difesa Antonio Martino
di Pax Christi
Siamo due sacerdoti ed esprimiamo la nostra amarezza e
il nostro fermo disappunto per quanto da Lei affermato: "Ogni
prelato, anche un alto prelato, dovrebbe benedire una
missione di militari". Siamo senza parole, ci
creda.
|
Disertori
iracheni: il lato oscuro dell'obiezione
di Azione nonviolenta
Se malgrado le punizioni draconiane i disertori sono
ancora così numerosi, appare manifesta la fragilità
del regime iracheno. In caso di guerra, gli oppositori
del regime subiranno le conseguenze peggiori.
|
Iraq:
Usa negano protezione a rifugiati iracheni
di Paul Ricard
Secondo il direttore del U.S. Committee for Refugees,
Lavinia Limn ''negare, in questo difficile momento di
crisi internazionale, la protezione assicurata ai
rifugiati negli Stati Uniti non solo rappresenta un
gravissimo errore, ma tale scelta politica lancia
l'allarmante messaggio che gli Stati Uniti non ritengono
opportuno proteggere le vittime del regime di Saddam
Hussein''.
|
Cari
amici / Dear friends
di Comitato italiani residenti all'estero contro la
guerra
Un comitato di Italiani residenti nella circoscrizione
consolare di San Francisco ha organizzato una
manifestazione pacifica e non violenta di protesta
contro il governo Berlusconi ed il suo appoggio alla
campagna bellica statunitense contro l'Irak.
|
La
Chiesa e la guerra
di Gianni Mereghetti
la Chiesa Italiana attraverso le dichiarazioni del suo
segretario, mons. Betori, ha espresso con chiarezza
l'inaccettabilità di quella che ormai da troppe parti
è considerata l'inevitabile guerra all'Iraq.
|
Tempesta
del deserto: la guerra intelligente
di Lidia Maggioli
Ho deciso di scrivere per alleggerire il peso che mi
porto dentro e per dare uno sbocco alla mia angoscia.
Propongo il mio diario risalente a più di dieci anni
fa...
|
La
guerra mutante
di Carlo Formenti
Di fronte all'incubo di una possibile nuova guerra, le
intelligenze di chi ama la pace sono concentrate nello
sforzo di evitare che l'evento si realizzi. Minore
attenzione viene dedicata a capire il perché gli Stati
Uniti siano decisi a scatenare il conflitto, e ad
analizzare la natura inedita, mutante, della minaccia
che incombe.
|
I
veterani non vogliono la guerra
di Fuoriregistro
Anche i reduci del Vietnam si uniscono al crescente
movimento pacifista. Tom Baxter, portavoce
dell’associazione, ammonisce: soffriranno soprattutto
i civili, non si va a fare una guerra per difendere
diritti umani. Più di 400 veterani dell'esercito degli
Stati uniti, reduci dalla seconda guerra mondiale, da
quella di Corea e Vietnam e da quella del Golfo,
chiedono ai soldati in servizio di prendere una
decisione in coscienza, quando saranno chiamati dai loro
superiori a combattere e uccidere.
|
Un
uomo di fede contro tutte le guerre
di Mao Valpiana
La mobilitazione mondiale contro la guerra (intendo
contro tutte le guerre, fatte da chiunque per qualsiasi
motivo e con qualunque arma) è coerente e vincente solo
se fatta con i mezzi della nonviolenza.
|
Sono
una mamma italiana
di Lina
E mi domando come mai l'eroico Bush organizzi la sua
guerra sulle spalle dei figli degli altri, perchè non
va lui stesso sul campo a capo dei suoi eroici soldati o
non mandi i suoi figli per primi nei combattimenti.
|
Piuma
di Ilaria Ricciotti
... che i bimbi attendono ...
Deludere i loro desideri, le loro speranze, vuol dire
farli morire e morire
|
No
more Hiroshime
di Raffaele Ibba
e perciò
cessate
quest'inutile strage
pensata e voluta
not in my name
not in our name...
|
FERMATEVI
!
di Classe II A , scuola media I.C. “R. Sanzio” ,
Porto Potenza
La Storia ci ha insegnato qualcosa:
a posto dei cannoni dobbiamo metterci una bellissima
rosa.
|
Ci
regala tante cose
di Amir
che nemmeno ce le immaginiamo...
|
Voi
non lo sapete...
di Tatiana
ma quando facciamo la pace ci sono dei cuori che volano
|
Bandiera
di pace
di Mirco Pieralisi
Come rappresentanti di una comunità educativa pensiamo
che i nostri figli ed alunni non possano crescere in un
mondo in cui la guerra sia l’inevitabile sfondo
quotidiano della presenza umana nel mondo.
|
Regalando
un sogno
di Scuola Elementare di Telgate
l lConsiglio di Interclasse docente ed il personale Ata
Espongono all'esterno dell'edificio scolastico la bandiera
di pace con i colori dell'arcobaleno e a
regalano alle bambine e ai bambini che oggi sono qui con
loro, come promessa di un sogno al quale non rinunciare.
|
Da
questa mattina sventola!
di Francesco Mele
La scuola pubblica ha il compito di consolidare la
cultura della pace nelle generazioni di giovani che le
vengono affidate.
|
Trastevere,
la scuola espone le bandiere per la pace
di Ilaria Sacchettoni
Stavamo leggendo il giornale come al solito» racconta
Giacomo Toderi, III G della scuola media «Largo Oriani»
a Trastevere. «Abbiamo cominciato a parlare della
guerra- continua - alla fine è venuta fuori l'idea
delle bandiere per la pace».
|
Dall'ISI
Zappa di Milano
di Smemoranda
"...proponiamo di sostituire, o almeno di
affiancare, alla bandiera italiana, la bandiera della
pace, per dimostrare il nostro dissenso verso questa
guerra ." Il "Bravi!" di Bisio e Colonna
|
A
che serve la storia?
di Anna Pizzuti
Esiste un libro di storia che ai paragrafi che spiegano
e sintetizzano le ragioni delle guerre, contrapponga,
per ciascuna guerra, le ragioni della pace?
Se la storia siamo noi, chiediamoci chi siamo noi che
con la storia lavoriamo.
|
Il
Peacekeeping
di La Redazione
Le operazioni di peacekeeping avvengono in un ambiente
strutturalmente differente rispetto a quello nel quale
operava il soldato tradizionalmente Dall’ambiente
bellico, dominato dalla logica binaria amico/nemico si
passa all’ambiente proprio di un processo di
pacificazione, ispirato alla nuova logica (polivalente,
"sfumata") amico/nemico/non nemico.
|
Si
può ancora scegliere
di Tiziano Terzani
Parliamo di pace. introduciarno una cultura di pace nell
‘educazione dei giovani. Perché la storia deve essere
insegnata soltanto come un’infinita sequenza di guerre
e di massacri?
|
Enti
locali per la pace
di Coordinamento
Il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace
è un'Associazione che riunisce i Comuni, le Province e
le Regioni impegnate in Italia a promuovere la pace, i
diritti umani, la solidarietà e la cooperazione
internazionale.
|
Bilancio
partecipativo
di Salvatore Amura
Nel 1988, a Porto Alegre, in un recesso del sud del
mondo, prende avvio un’esperienza apparentemente di
interesse solo locale, ma destinata, nel corso del
tempo, ad assurgere a punto di riferimento per tutte le
realtà interessate a innestare nel quadro della
democrazia rappresentativa una massiccia componente di
democrazia diretta.
|
La
bandiera della pace sventola sul municipio
di "Provincia di Como"
Il Consiglio comunale di Carugo è contro la guerra in
Iraq: lo ha ufficialmente espresso nell’ambito della
seduta dell’altra sera approvando, all’unanimità,
il testo di una mozione presentata dalla maggioranza e
condivisa dai gruppi di minoranza.
|
|
|
15
FEBBRAIO SENZA SE E SENZA MA |
Da
Firenze a Porto Alegre un unico movimento: no
alla guerra
Il 15 febbraio
42 paesi risponderanno all’appello di pace del
Forum Sociale europeo. C’è chi prepara le
armi per l’imminente attacco su Bagdad e chi
come arma sferzerà solo le bandiere della pace.
A 12 anni dalla Guerra del Golfo, l'obiettivo è
ancora il disarmo dell'Iraq con ogni mezzo. Ma
il movimento pacifista non ci sta. Alza i toni
contro i potenti e avverte tutti i parlamentari:
«Si impegnino, in caso di guerra, a votare
contro la partecipazione italiana, anche nel
caso di avallo dell'ONU». ******************************************************
APPELLO
A tutti i cittadini e le cittadine di Europa:
Insieme
possiamo fermare questa guerra !
Insieme possiamo fermare questa guerra! Noi,
movimenti sociali europei stiamo lottando per i
diritti sociali e la giustizia sociale, per la
democrazia e contro tutte le forme di
oppressione.
Facciamo appello ai movimenti, ai cittadini e
alle cittadine di Europa per una resistenza
continentale coordinata alla guerra.
Ai parlamentari che intendono aderire è chiesto
un vincolo di coerenza: si impegnino, in caso di
guerra, a votare contro la partecipazione
italiana, anche nel caso di avallo dell'ONU
******************************************************
DIRETTA NO WAR
Le notizie giorno per giorno fino alla giornata
del 15, che Fuoriregistro seguirà in
tempo reale : chiunque potrà collaborare
inviando mail, news, foto, pensieri in ...
diretta
******************************************************
Fiaccole
di pace
Da MERCOLEDI 12 FEBBRAIO alle
ore 18 fino al 15 FEBBRAIO, giorno della
manifestazione contro la guerra, verrà posta
davanti al Parlamento (Piazza Montecitorio) la
fiaccola della pace che verrà poi portata alla
grande manifestazione di sabato 15 a Roma.
Sarà la fiaccola madre che accenderà le
piccole fiaccole, o luci, o candele, che i
cittadini metteranno sui loro balconi e
davanzali per illuminare le menti di chi ci
governa, in Italia e nel mondo, affinche’
dicano un NO deciso ad una guerra che si
preannuncia disastrosa per l’umanità intera.
Cittadini, parlamentari e personaggi del mondo
della cultura e dello spettacolo che passeranno
davanti al Senato in quei giorni apporranno la
loro firma e i loro commenti al grande LIBRO DI
PACE.
******************************************************
Cities
for peace
February 7, 2003 -- 72 cities and counties have
passed resolutions, along with the Maine Senate
and Hawaii House of Representative.
******************************************************
Dalle Chiese e comunità
cristiane di Bagdad
Noi chiediamo all'Organizzazione delle Nazioni
Unite, nel suo segretario generale Kofi Annan, e
al Consiglio di Sicurezza, come chiediamo a
tutti i responsabili degli Stati, e in modo
particolare al governo degli Stati Uniti e della
Gran Bretagna, a tutte le associazioni
internazionali e umanitarie che sono interessate
alla pace mondiale, ai movimenti, ai pastori e
ai fedeli delle religioni e a tutti i popoli, di
trovare una soluzione giusta per allontanare dal
popolo iracheno una sofferenza che non ha
ragione, perché sia salvaguardata la pace nella
terra della pace, e chiediamo all'Iraq di
scoprire le vie della pace e del dialogo
fraterno.
Noi ringraziamo tutte le persone di buona volontà
che lavorano, in un modo o nell'altro, in tutti
i Paesi del mondo, per allontanare lo spettro
della guerra del nostro caro Iraq.
Noi preghiamo per loro perché Dio li conservi,
chiediamo a loro di moltiplicare gli sforzi e di
fare tutto il possibile per salvare i nostri
bambini, i giovani, gli anziani, i malati da una
guerra di distruzione e dalle sue gravi
conseguenze, come la fame, le malattie, la
strage di vittime innocenti.
Noi chiediamo a tutti di lavorare per la pace.
Tutti noi abbiamo fiducia che Dio, il Signore
della pace, doni la pace giusta per tutto il
mondo e in modo particolare per il nostro caro
Medio Oriente e il nostro caro Iraq".
****************************************************** |
|
IN
RETE PER LA PACE
|
SITI
DA NON PERDERE
risorse utili per il 15 e per sempre
Fermiamo
la guerra!
Sito ufficiale della giornata europea contro la
guerra e della manifestazione promosse dal Forum
sociale europeo.
Bandiere
di Pace da tutti i balconi!
Dove trovare la presentazione della campagna, le
adesioni di persone e istituzioni e i banchetti
dove sono in vendita.
Manifestazioni
in ogni parte del mondo
Dopo Porto Alegre la giornata europea contro la
guerra diventa mondiale: elenco delle
manifestazioni in giro per il mondo (e relativi
siti).
SIPRI-
Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di
Stoccolma (in inglese)
L'Istituto più prestigioso al mondo per sapere
tutto su armamenti, spese belliche, armi
chimiche e batteriologiche.
Studi
per la pace
Ricerca e informazione su temi di diritto e
politica internazionale.
Peacelink
Dal 1992 la prima rete telematica per la pace
tutta italiana .
Azione
nonviolenta
La più antica e prestigiosa rivista del
movimento non violento.
Cassa
di Solidarietà Antimilitarista
Dove si dimostra che i centri sociali non sono
solo un covo per irriducibili violenti.
Leva
la leva
Dal Partito Radicale, da sempre antimilitarista,
è partita una campagna per l'abolizione
dell'obbligatorietà della leva militare e
civile.
Gandhi
(in inglese)
L'Istituto per la Nonviolenza dedicato a Gandhi
e su cui trovare tutte le notizie sulla vita e
il pensiero del più grande antimilitarista del
mondo.
scudi umani e missioni di pace
100.000
volontari a Baghdad
Arrivano dalla Gran Bretagna, dalla Francia,
dalla Germania, dall'Italia, dal Belgio, dalla
Spagna e da molti altri Paesi europei.
Operazione
Colomba e caschi bianchi
Per chi è convinto che gli obiettori siano
tutti dei conigli imboscati ecco il Corpo civile
di pace.
Brigate
di Pace internazionali
Un'altra associazione di volontari che parte per
le regioni di repressione politica e di
conflitto.
associazioni, enti e movimenti
Beati
i costruttori di Pace
L'educazione alla pace passa anche attraverso un
consumo etico e sostenibile.
LOC:
Lega Obiettori di Coscienza
La storica organizzazione che da quasi 30 anni
opera per la pace e la tutela dei nonviolenti.
Associazione
obiettori nonviolenti
Materiali per obiettori, enti convenzionati e
tutto quello che serve per il servizio civile.
Caritas
L'associazione cattolica che da sempre si è
contraddistinta per l'attenzione rivolta la
mondo della non violenza e agli obiettori.
UNSC
L'Ufficio Nazionale Servizio Civile: per essere
sempre aggiornati.
ARCI
Un altro degli enti "storici"
convenzionati che tanto ha fatto e fa per gli
obiettori.
Coordinamento
Enti Servizio Civile
Non solo per gli enti, ma anche per chi vuole
sapere tutto sulla nuova legge e sul servizio
civile all'estero. ***********************************************
Centro Risorse Didaweb
Materiali
e suggerimenti per una didattica della pace
***********************************************
Una piccola ricerca in rete,
che non ha certo valore scientifico. Ma che
forse è un segnale che dovrebbe essere
ascoltato. Soprattutto da chi cerca nei
sondaggi, o almeno dei suoi sondaggi, appoggi e
conferme. O i sondaggio valgono solo quando ci
dicono quello che ci vogliamo sentir dire?
In tutti i siti consultati si nota una
partecipazione non omogenea: in alcuni i votanti
sono veramente pochi , in altri invece il numero
costituisce un campione significativo. Se ci
crediamo.
Da
www.svago.com
Da
swisslinux.omnibit.it
Da
www.turistipercaso.it
Da
www.margherita.it
Da
www.agcom.it
Da
www.letterealdirettore.it
Da
www.soul.food.it
Da
www.acli.it
I partiti, tranne la Margherita, non hanno spazi
per i sondaggi.
Del sondaggio Eurisko, commissionato da La
Repubblica, ecco solo tre risultati, quelli che
corrispondono, in qualche modo, alle domande
poste dagli altri.
SE GLI STATI UNITI AGISSERO
ASSIEME A POCHI ALLEATI, SENZA IL SUPPORTO
DELL'ONU, LEI SAREBBE FAVOREVOLE O CONTRARIO?
Favorevole 9.2
Contrario 83.2
Non sa 7.6
SE GLI STATI UNITI AGISSERO
DA SOLI, SENZA IL SUPPORTO DELL'ONU, LEI SAREBBE
FAVOREVOLE O CONTRARIO?
Favorevole 9.6
Contrario 85.6
Non sa 4.9
SE GLI STATI UNITI AGISSERO
ASSIEME AI PRINCIPALI ALLEATI, CON IL PIENO
SUPPORTO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU,
LEI SAREBBE
Favorevole 27.7
Contrario 67.7
Non sa 4.6
Ecco gli altri risultati
***********************************************
center>Il disperato
appello dei cristiani di Bagdad . Noi chiediamo
all'Organizzazione delle Nazioni Unite, nel suo
segretario generale Kofi Annan, e al Consiglio
di Sicurezza, come chiediamo a tutti i
responsabili degli Stati, e in modo particolare
al governo degli Stati Uniti e della Gran
Bretagna, a tutte le associazioni internazionali
e umanitarie che sono interessate alla pace
mondiale, ai movimenti, ai pastori e ai fedeli
delle religioni e a tutti i popoli, di trovare
una soluzione giusta per allontanare dal popolo
iracheno una sofferenza che non ha ragione,
perché sia salvaguardata la pace nella terra
della pace, e chiediamo all'Iraq di scoprire le
vie della pace e del dialogo fraterno.
Noi ringraziamo tutte le persone di buona volontà
che lavorano, in un modo o nell'altro, in tutti
i Paesi del mondo, per allontanare lo spettro
della guerra del nostro caro Iraq. Noi preghiamo
per loro perché Dio li conservi, chiediamo a
loro di moltiplicare gli sforzi e di fare tutto
il possibile per salvare i nostri bambini, i
giovani, gli anziani, i malati da una guerra di
distruzione e dalle sue gravi conseguenze, come
la fame, le malattie, la strage di vittime
innocenti.
Noi chiediamo a tutti di lavorare per la pace.
Tutti noi abbiamo fiducia che Dio, il Signore
della pace, doni la pace giusta per tutto il
mondo e in modo particolare per il nostro caro
Medio Oriente e il nostro caro Iraq".
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TAM
TAM DI PACE
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La
globalizzazione antimoderna
Fuori della dimensione della pace
l’opposizione è condannata a rendere eterna
la sua sconfitta, a commettere di nuovo tutti
gli errori del secolo passato, a guardare da
spettatrice la crisi del capitalismo che è una
crisi in grado di riprodursi e di alimentare se
stessa all’infinito e non è affatto destinata
a concludersi con un crollo.Pare questa la tesi
del libro Per una pace perpetua di Fausto
Bertinotti e Alfonso Gianni in
libreria in questi giorni.
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Ben
Harper
«La mia opposizione (alla guerra) è la più
netta possibile e l’intero mondo musicale si
sta mobilitando per sforzo possibile per
prevenirla. Il clima che ci circonda è cattivo,
si guasta via via, c'è bisogno di una coscienza
collettiva, di unità, di solidarietà, di
sostegno alla richiesta di pace, che riguarda la
maggioranza del pianeta. Il rock forse può
poco, ma rimane cultura di pace».
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Minority
Report e la guerra preventiva
Alla vigilia di un probabile attacco
"preventivo" contro l'Iraq,
riproponiamo un film che è un atto d'accusa
contro l'estensione indiscriminata della
prevenzione del crimine ed una riflessione sui
"linguaggi" della guerra preventiva.
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Ca
Iraq, come per un amico
Qui lo scontro non è tra civiltà. Magari.
Sarebbe tutto in discesa. Non c'è partita. Qui
lo scontro è tutto dentro la nostra, di civiltà,
di casa.
Se non allentiamo il rapporto, i primi a andarci
di mezzo saremo noi però, la sua ossessione ci
farà a pezzi. Nella testa, nei comportamenti,
nelle parole. Potremmo diventare come lui senza
avere i suoi stessi motivi, le sue stesse
ragioni, la sua stessa follia, la sua stessa
ossessione. Così, per coscienza, gli restiamo a
fianco, mentre intanto altri amici diradano i
rapporti, si defilano, cercano di farsi i fatti
propri, di tirare avanti la propria vita. Ci
consigliano di portarlo da un medico - e chi
glielo dice? -, o in uno di quei circoli dove si
riuniscono le persone che hanno lo stesso
problema e fanno gruppo alleviandosi un po' a
vicenda. Cercano insomma di sopravvivergli, come
dargli torto? Ogni pena dovrebbe avere in se
stessa un limite. Non possiamo augurarci che
anche loro vengano colpiti dal suo stesso lutto
per capire finalmente. Non possiamo augurarci
che anche noi si sia colpiti dal suo stesso
lutto, per diventare come lui. Nessuno al mondo
vuole diventare come lui.
Lanfranco Caminiti
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SCRITTORI CONTRO LA
GUERRA
NOAM CHOMSKY
"La guerra contro l'Iraq potrà spezzare
via Saddam ma provocherà la nascita di una
nuova generazione di terroristi, la perdita di
controllo degli arsenali di armi chimiche e
biologiche e la distruzione di massa". Eè
questo lo scenario che descrive Noam Chomsky, 72
anni, semiologo del MIT (Massachussets Institute
of Technology), saggista autore di una trentina
di libri nei quali spesso sfida apertamente la
politica americana e in particolare la guerra.
Anche lui è tra i firmatari dell'appello contro
la guerra in Iraq pubblicato sul "New York
Times". Se scoppiasse la guerra, ha detto,
"si potrebbe arrivare ad attacchi peggiori
di quello dell'11 settembre 2001".
GORE VIDAL
Gore Vidal, 76 anni, ha sempre criticato gli
impulsi imperiali americani e lo fa ancora oggi,
nei suoi libri, ma non solo. Tra i 45mila
firmatari dell'appello contro l'azione armata in
Iraq e contro l'erosione dei diritti civili in
Usa, infatti, c'è anche lui: "La guerra può
ancora essere evitata". E' questo il
messaggio chiave dell'appello firmato da
intellettuali, accademici, artisti. Nei sui
romanzi Gore Vidal continua a sostenere che gli
Stati Uniti devono smetterla di immischiarsi
nelle faccende degli altri Paesi. "Gli
americani non immaginano l'entità delle
malefatte del loro governo. Il numero di
interventi militari messi a segno contro altri
Paesi senza essere stati provocati ammonta a
oltre 250 dal 1947-48".
JOHN LE CARRE'
"Gli Stati Uniti sono entrati in uno dei
momenti di follia, ma si tratta del peggiore che
ricordi". Così lo scrittore britannico
John Le Carrè, sulle pagine del quotidiano
inglese "The Times", ha definito
l'atteggiamento americano nella crisi irachena.
Secondo Le Carrè la guerra contro l'Iraq è
stata pianificata anni prima degli attentati di
bin Laden, "ma è stata lui che l'ha resa
possibile". "Ora ci dicono che gli
americani vogliono la guerra: quelli che non
sono con Bush sono contro di lui. Peggio, sono
il nemico. Il che è assurdo, perché io sono
assolutamente contro Bush, ma sarei felice di
vedere Saddam cacciato. Solo -ha puntualizzato
lo scrittore- non con i metodi e i termini di
Bush".
SUSAN SONTAG
Susan Sontag, sessantanovenne scrittrice
newyorkese, riflette sulla "natura
singolare" della guerra americana.
"Dall'attacco dell'11 settembre 2001 -ha
ricordato la scrittirce- l'America è in
guerra", secondo ciò che ha detto Bush al
popolo americano. Ma "tenuto conto della
natura del nemico sembra una guerra di cui è
impossibile prevedere la fine". Gli Stati
Uniti "sono in pericolo. Il terrorismo,
diventato il nuovo spauracchio alla stregua del
comunismo negli anni Cinquanta, è la scusa per
instaurare uno stato forte: una dittatura. Ciò
che mi preoccupa è il nuovo consenso
generalizzato attorno a questa graduale perdita
di democrazia".
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Stefano Benni:
Cara mamma ti scrivo dal fronte
Tratto da “la Repubblica”, 1 febbraio
2003
Camp Silvio, deserto iracheno, 2 marzo.
Cara mamma, siamo in zona operativa.
Ci hanno detto di non usare mai la parola
guerra, locuzione antiquata e drammatizzante, ma
piuttosto termini come intervento preventivo,
motivi tecnici, obliterazione degli obiettivi.
Anche noi soldati dobbiamo esprimere i nostri
sentimenti in modo acconcio. Ad esempio non si
dice "cagarsi addosso dalla paura" ma
"elaborare lo stress in modo
autoreferenziale". Quindi sono il tuo
Cosimo, e mi sto autoreferenziando perché ho
paura che mi obliterino. Siamo in una tendopoli
vicino agli americani, e si è creato un clima
di sano cameratismo. Loro non ci chiamano più
Macaroni, ma Chocolate boys, per l´abitudine
del nostro premier di spalmarsi la pelata di
Nutella quando va in televisione. Noi non li
chiamiamo Gringos ma Findus, perché il
presidente Bush si è fatto fare il lifting in
crioterapia e per non fare squagliare tutto, se
ci guardate bene, porta sempre al collo un
filetto di salmone surgelato travestito da
cravatta rosa. Ieri è venuto il generale
americano Mason e ci ha mostrato le prove delle
armi segrete chimiche irachene. Una foto
completamente nera, a riprova di quanto sono
segrete. Poi ci ha spiegato che i missili
iracheni hanno una gittata troppo lunga, mentre
come è noto i missili di tutto il mondo hanno
gittata comunale o tutt´al più provinciale. Ci
ha fatto vedere addirittura un missile iracheno
con la marmitta truccata. Poi ha detto che c´è
nel mondo un paese governato da un tiranno
padrone di tutto e mentitore, che non vuole
essere indagato né giudicato, è iscritto a un´organizzazione
segreta di incappucciati che ha perseguito piani
eversivi, consegna alle televisioni
videocassette piene di minacce e per finire ha
fabbriche d´armi ovunque, anzi le esporta in
tutto il mondo, perciò l´Usa lo attaccherà.Gli
abbiamo puntato contro i fucili e non li abbiamo
abbassati finché non ci ha giurato che non
parlava dell´Italia.
7 marzo
Stamattina abbiamo eseguito un´esercitazione
anti guerra chimica. Abbiamo fatto colazione con
cappuccino liofilizzato e hamburger surgelati
americani. Il cinquanta per cento non ce l´ha
fatta ed è a letto che autoreferenzia. E´
venuto a trovarci Tony Blair. Che stile, che
eleganza! Sembrava Little Tony passato per
Oxford. Con lui c´era Gasparri. Che stile, che
vivacità! Ha bofonchiato qualcosa per un minuto
e poi è rimasto bloccato nella sua solita
espressione: a bocca aperta e col labbro
pendulo. Un po´ alla volta gli si stava
riempiendo la bocca di sabbia e allora gli
abbiamo messo una maschera antigas. Pensandoci
bene, non ha cambiato faccia per niente. Siamo
eccitati perché ci hanno detto che in settimana
dovrebbe finalmente arrivare Sharon Stone, se no
Valeria Marini, se no la Moratti. E poi una
buona notizia: a quelli del Grande Fratello li
avvertiranno se scoppia la guerra, mentre a noi
non diranno cosa succede nella casa del Grande
Fratello: una bella rottura di marroni
risparmiata.
8 marzo
Ci siamo scambiati le mimose. Da alcuni indizi l´attacco
sembra imminente. Il colonnello Mason continua a
portarci prove delle armi segrete di Saddam, ad
esempio ci ha fatto vedere che i cannoni
iracheni hanno la canna vuota, cosa ci
nascondono dentro? Nel pomeriggio abbiamo visto
anche gli ispettori Onu. Hanno tutti un berretto
da Sherlock Holmes, la pipa e un metal detector.
Gli americani gli hanno detto di scavare tutto
in tondo nella sabbia, perché sotto poteva
esserci un bunker segreto. Solo alla fine hanno
detto che era uno scherzo, volevano solo che
qualcuno gli costruisse una bella pista per le
biglie, e si son messi a giocare con grande
risate. Ho capito che gli americani sono dei
gran burloni e che la vita dell´ispettore Onu
deve essere durissima. Alla sera, abbiamo visto
il film "Il ponte sul fiume Lambro",
una versione padana del Ponte sul fiume Kwai con
gli albanesi al posto dei giapponesi e Lunardi
che fa il colonnello costruttore al posto di
David Niven. Il film dura sei minuti, poi
naturalmente il ponte crolla. Dopo il rancio il
colonnello, democraticamente ci ha prestato il
telefonino satellitare e ha detto: adesso ognuno
mandi un essemesse alla sua ragazza. Il soldato
Micillo, detto Miccichè per la sua intelligenza
ha detto: potrei usare altre tre lettere invece
di esse emme esse? Il colonnello ha detto che
consulterà il regolamento.
12 marzo
Stamattina è venuto a trovarci D´Alema. Per
mostrare che era per la guerra ma non troppo
indossava una giacca da paracadutista, bermuda a
fiori, e un preservativo sulla baionetta. Ha
detto che dobbiamo essere tecnicamente pronti
all´azione pacificatrice e ha cominciato a
tracciare strani segni sulla lavagna. Per me
erano i piani per un attacco a terra, per un mio
amico era lo schema della nazionale di
Trapattoni. Poi si è scoperto che era la linea
politica dei Diesse sulla guerra. Con lui c´era
Vissani che ha preparato un rancio speciale.
Tortino di sabbia al tartufo e poisson en boite
avec julienne de haricots, ovverossia tonno in
scatola e fagioli. Tutta la nuit abbiamo
scoreggiato en pleine air chiedendoci pardon. La
mattina D´Alema è risalito sulla sua barca (ci
aveva messo sotto le rotelle) e ha detto che lui
non dice bugie come Silvio Nutella: entro due
giorni farà venire la Ferilli se no la Parietti
se no Pecoraro Scanio. Nel pomeriggio abbiamo
fatto l´esercitazione insieme agli americani.
Loro sparavano e noi andavamo a controllare se
avevano colpito il bersaglio. Quando eravamo
vicino al bersaglio loro continuavano a sparare
e gli inglesi venivano a controllare se ci
avevano colpito, e così via. Era un tourbillon
molto vivace.La notte però ho dormito male.
14 marzo
Finalmente è arrivato il presidente Berlusconi
in elicottero. Era incazzato perché per tutto
il viaggio è stato seguito da un branco di
fenicotteri che lo fischiava. E´ sceso con un
agile balzo e per trovarlo nella duna hanno
dovuto usare i cani da valanga. Silvio era in
tuta mimetica, e sulla faccia aveva un fard
speciale mimetico a chiazze studiato dal
Pentagono e dalla Revlon. Purtroppo si era messo
in testa troppa Nutella e i cammelli sono
impazziti e hanno cominciato a leccarlo. E´
salito sul palco e ha detto che lui non è solo
il presidente operaio il presidente picciotto,
il presidente terremotato, ma anche il
presidente soldato. Ha detto che non ha fatto il
militare perché le caserme sono un covo di
bolscevichi, ma che sa usare un´arma. Ha fatto
mettere dieci bottiglie una vicina all´altra a
cento metri e ha imbracciato il fucile. Tutte le
volte che sparava le bottiglia rimanevano intere
e non succedeva niente. Ci hanno spiegato che
sparava tra una bottiglia e l´altra, capito che
mira? Alla sera abbiamo fatto Ustica two, un´esercitazione
radar insieme agli americani. Loro simulavano di
attaccare con degli aerei e noi simulavamo di
rubare i tracciati. Devo dire che li abbiamo
surclassati.
23 marzo
E´ stata una serata indimenticabile. E´
arrivato Colin Powell, un negrone che sembra il
commercialista di Tyson e ci ha mostrato nuove
prove delle armi irachene. Una ricevuta fiscale
della ditta tedesco-americana che ha venduto a
Saddam il gas con cui ha sterminato i curdi. Le
foto dei missili che gli hanno venduto i nostri
alleati russi, e i sistemi di puntamento
italiani e francesi. Poi ci ha insegnato a
torturare i prigionieri senza lasciare segni e
ha cantato "Caravan petrol". Che
simpatico! Quando se ne è andato ci siamo
torturati per un po´ ma ci stavamo annoiando.
Per fortuna, a mezzanotte ci hanno detto che
avevano montato il palco per lo show. Dovevano
esserci le veline ballerine , invece c´erano
due velone ballerone con uno spinnaker per slip.
Poi Schifani e Vito che volevano fare i fratelli
De Rege, ma la scenetta non è mai iniziata,
indovinate perché. Alla fine, c´era il
balletto di Maria De Filippi e Pecoraro Scanio,
ma fortunatamente si è alzata una tempesta di
sabbia. Dio è con noi.
25 marzo
Siamo andati a letto agitati, perché siamo in
job alert, mi sa che domattina attacchiamo. La
prova certa è questa: si sente un gran puzza di
salmone rancido, quindi Bush e la sua cravatta
rosa sono arrivati. Inoltre in Iraq ci sono
settecentomila soldati e rimpatriarli tutti
costerebbe troppo. Ci hanno distribuito l´equipaggiamento
antichimico, una maschera antigas e una cartina
di Milano. Il colonnello Mason ci ha detto che i
primi a andare all´attacco, per motivi tecnici,
saremo noi italiani, ma di non preoccuparci
perché ci coprono loro con gli aerei, basta
seguire l´ombra. Guardo le stelle irachene, così
simili alle nostre, e penso: ma insomma, con la
new economy e le promesse del nano nutellato, e
la tecnologia, e l´impero del Bene come mai
tutto quello che si annuncia nel nostro futuro
è una guerra dopo l´altra? Possono due
petrolieri megalomani spaccare in due il mondo
solo perché nessuno li lascia soli nella loro
paranoia? Ma poi mi sono consolato: mamma: pensa
a quelle guerre scomode, nelle trincee col
fango, le scarpe sfondate e invece siamo qui con
gli alleati Usa cento volte più forti dei
nemici, un bell´equipaggiamento e mezzi
modernissimi, pagati dai cittadini. Morire in
una guerra così è da disfattisti, anzi, come
dicono gli americani, è proprio out. Vero,
mamma?
28 marzo
Cara signora madre di Cosimo. Questa non è una
lettera preconfezionata, ma personale per lei.
Sono lieto di informarla che suo figlio Cosimo
è tecnicamente morto nella prima operazione di
prevenzione, obliterato da fuoco amico. La
cordiale ferita gli ha causato un´amichevole
emorragia che lo ha cameratescamente dissanguato
accompagnandolo a braccetto nel paradiso degli
eroi. Ma non sia triste. Per consolarla di
questo spiacevole inconveniente ho almeno tre
belle notizie. Essendo suo figlio Cosimo il
primo caduto italiano in zona, ha vinto il
premio del Presidente del Consiglio consistente
in una licenza premio di due settimane da
trascorrere in una delle sue ville in Sardegna.
In quanto a lei, mamma di Cosimo, sarà ospite d´onore
a ben tre talk show in una settimana. La prego
di comprarsi i vestiti adatti. Sappiamo inoltre
che suo figlio Cosimo era di sinistra. E inoltre
meridionale e licenziato da poco. Si immagina
che vita avrebbe fatto nel nostro paese? Meglio
così. Con simpatia, il presidente del
consiglio, generale Sylvio Nutella Berlusconi.
PS. Non si sogni di protestare. Solo il popolo
mi può giudicare, e lei è una sola
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