N.50
Documento sulla modifica degli organi collegiali



COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI C.G.D. NAZIONALE
MARZO 97

Documento sulla proposta di legge contenente le norme per la modifica
degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche


Il Coordinamento Genitori Democratici valuta nel complesso
positivamente il disegno di legge presentato l'8 novembre 1996
(proposta Acciarini): finalmente si riprendono in considerazione gli
Organi Collegiali della scuola che, dopo più di 20 anni, avevano
bisogno di alcune modifiche per assolvere il compito per cui erano
nati.

Auspichiamo che il legislatore, chiamato a ridisegnare il sistema
scolastico e la sua organizzazione, assuma il principio che, per
tutte le componenti scolastiche, studenti, insegnanti e genitori,
partecipare non basta più! Occorre andare oltre la semplice cultura
della partecipazione, verso la cultura della cittadinanza: i
genitori, gli studenti, gli insegnanti, finalmente nella scuola con
diritti, doveri e responsabilità.

Da anni il Cgd ha presentato proposte che, anche se solo
parzialmente, sono riprese da questo testo.

La riforma degli O.C. deve, a nostro avviso, tener conto dei
cambiamenti che si avranno nella scuola: con l'introduzione
dell'autonomia scolastica, mediante il decentramento delle competenze
del Ministero della Pubblica Istruzione (art. 21 del Collegato
Bassanini alla finanziaria), e della proposta del Ministro Berlinguer
sul riordino dei cicli scolastici.

Riteniamo inoltre necessario collocare nella giusta posizione anche
la questione della parità pubblico/privato, che non può in nessun
modo significare finanziamento della scuola privata come diretta
conseguenza della equipollenza, una volta che questa sia stata
accertata.

In una visione generale devono rientrare anche gli Organi Collegiali
della Pubblica Istruzione di livello nazionale (CNPI) e periferico
(CSP e CSD) per i quali riteniamo che si debba fare una attenta
analisi. Per questi Organi Collegiali riteniamo che:

a) il CNPI debba mantenere la caratteristica fondamentale di
organismo collegiale della "Pubblica" Istruzione, nel quale deve
essere però essere inserita la rappresentanza di genitori e studenti
attualmente non prevista.

b) il CSP, nell'ottica dell'eliminazione delle duplicazioni di
competenze, debba essere soppresso e le sue competenze (compresi i
pareri vincolanti per il Provveditore attualmente previsti)
trasferite ai Consigli Scolastici Distrettuali; questi ultimi
necessitano comunque di modifiche sostanziali per divenire realmente
organismi operativi di raccordo territoriale.

Entrando in merito alla proposta in oggetto, valutiamo positivamente

l'istituzione, per legge, dei comitati dei genitori e degli studenti;
il mantenimento della parità numerica genitori/insegnati o genitori-
studenti /insegnanti;
il mantenimento della presidenza del Consiglio di autonomia
attribuita ad un genitore;
l'introduzione in giunta del presidente del Consiglio di autonomia
(genitore).
Riteniamo però che sia necessario:
fissare attraverso la legge, e quindi nazionalmente, le modalità di
elezione del Consiglio di Autonomia, con l'elezione diretta dei
componenti;
che i genitori possano, come per altro è previsto per gli studenti
(art. 4 comma 5 punto b) formulare proposte ed esprimere pareri in
merito al progetto educativo d'istituto, e non solamente su richiesta
degli organi competenti (come previsto in modo limitativo al punto b,
comma 2 dell'art. 4.).
Chiediamo quindi che tale punto sia cassato. e che il comma 2 a) art.
4 sia sostituito dal seguente
"formulare proposte ed esprimere pareri al consiglio di autonomia e
al collegio dei docenti nelle materie attinenti alla libertà
educativa dei genitori e ai rapporti scuola - famiglia, con
particolare riferimento al progetto educativo di istituto e al
contratto formativo e su tutte le materie indicate dai regolamenti
delle singole istituzioni ", ( cioè che sia inserito al punto a)
dello stesso comma 2, "ed esprimere pareri" dopo "formulare
proposte", e, in fondo al medesimo punto aggiungere "e su tutte le
materie indicate dai regolamenti delle singole istituzioni"
dopo "formativo");

fissare attraverso la legge il numero minimo di incontri fra i
Consigli di classe e le Assemblee dei genitori e degli studenti
Lasciare il coordinamento degli organi collegiali, che coinvolgono
genitori, studenti e docenti, all'iniziativa personale dei dirigenti
scolastici (art.2 comma 2, per altro non ripreso esplicitamente al
comma 1 art. 8) o a regole stabilite dai singoli regolamenti, rischia
di creare disparità fra scuola e scuola e vanificare il contributo
che i genitori e gli studenti possono portare. Gli incontri fra le
assemblee dei genitori e degli studenti con i consigli di classe
devono essere garantiti nazionalmente, questi, fra l'altro,
potenzierebbero i pochi aspetti positivi riscontrati negli attuali
Consigli di classe e interclasse (esperienze positive sono state
evidenziate quasi esclusivamente nella scuola elementare, riducendosi
ad una pura formalità nella scuola media inferiore e superiore).
Chiediamo quindi che il comma 4 art. 5 diventi
"In relazione al progetto educativo di istituto , alle sue
articolazioni e alla sua scansione temporale, i regolamenti delle
istituzioni scolastiche devono garantire, almeno ogni due mesi,
incontri per il raccordo tra il consiglio di classe, l'assemblea di
classe dei genitori e l'assemblea di classe degli studenti, al fine
di assicurare la regolarità dei rapporti, degli scambi di
informazioni e dell'attività di periodico aggiornamento della
programmazione di classe ...... omissis ......." (cioè introducendo
al comma 4 art. 5 ",almeno ogni due mesi, incontri per" dopo "i
regolamenti delle istituzioni scolastiche devono garantire");

fare espliciti riferimenti a allo schema della carta dei servizi che
tutte le scuole dovrebbero ormai possedere e rispettare;
mantenere nella giunta dei Consigli di autonomia, nel caso in cui non
sia prevista la presenza degli studenti, la presenza di un altro
genitore, oltre il presidente, come per altro è previsto attualmente.
(L. 416 del 1974) Chiediamo quindi che il comma 7 art. 3 diventi "La
giunta del consiglio è composta dal dirigente scolastico, che la
presiede, dal responsabile dei servizi di segreteria, dal presidente
del consiglio di autonomia, da due membri in rappresentanza dei
docenti e degli studenti (o dei genitori in aggiunta al presidente
nei consigli in cui non è prevista la presenza degli studenti).

http://www.comune.prato.it/associa/cgd/gener/htm/oocc97.htm
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> Coordinamento Comitati Genitori