LETTO PER VOI
Scuola:
sbagliati gli anni del piano finanziario, la legge non
può avere il sì definitivo della Camera
----- Original Message -----
From: "Emanuela °°° " Sent: Friday, February 07, 2003 8:49 AM
http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=LICEO
Scuola:
sbagliati gli anni del piano finanziario, la legge non può avere il sì
definitivo della Camera
Errore nel testo, la riforma Moratti torna
al Senato
ROMA - La Riforma della scuola non potrà essere approvata
definitivamente dalla Camera. Dovrà tornare al Senato. Nonostante la
«blindatura». Nel settimo e ultimo articolo c'è un errore redazionale.
Una
svista da segnare con la matita blu. Gli anni del piano finanziario sono
sbagliati. L'aula di Montecitorio sarà costretta a modificare le date
inesatte con un emendamento. Un intervento che assomiglia a un autogol, dopo
che la Casa delle Libertà si era imposta di ritirare tutti i suoi
emendamenti per accelerare l'iter della riforma. A questo punto un nuovo
passaggio a Palazzo Madama appare inevitabile. E i tempi? «Nessun problema,
si tratta di una semplice formalità», dicono al ministero dell'Istruzione.
Ma nei corridoi di viale Trastevere l'irritazione è forte. Nel testo
approvato dal Senato lo scorso autunno, dopo sei mesi di discussione, si
faceva riferimento alla finanziaria vigente, cioè alla manovra del 2002. Ma
per l'aula di Montecitorio, che tra pochi giorni approverà la legge delega,
la Finanziaria di riferimento è quella del 2003. Se Palazzo Madama avesse
licenziato prima la proposta, non sarebbe successo nulla. Ma così non è
stato. Comunque nessuno ha previsto le conseguenze, nè al ministero nè
alla
Camera. E la riforma della scuola è uscita dalla commissione Cultura di
Montecitorio come se il tempo si fosse fermato. Risultato: un rinvio di
dieci giorni. Se tutto andrà bene.
G.Ben.
[Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]
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Notizie dalla rete
Corriere della Sera: Riforma Moratti e iscrizioni scuola elementare as 2003/2004
di G.Ben http://www.corriere.it/
ROMA - «Se la riforma della scuola verrà approvata in tempo utile,
vedremo di riaprire le pre-iscrizioni». Il ministro dell'Istruzione,
Letizia Moratti, non esclude affatto che i bambini possano andare
in prima elementare a cinque anni e mezzo da settembre. La
condizione è che la legge delega, già approvata in Senato,
completi rapidamente il suo iter parlamentare. Se la riforma venisse
approvata in via definitiva entro febbraio o poco dopo, si farebbe in
tempo a nominare il personale mancante, in previsione del
possibile ingresso di decine di migliaia di alunni anticipatari. Con le
nuove norme, infatti, le famiglie che lo desiderano potranno
mandare in prima i bambini che compiono i sei anni entro il 28
febbraio. Appare invece poco probabile un anticipo generalizzato
delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia - si potrebbe entrare a due
anni e mezzo - per la mancanza di personale specializzato e di
locali. La riforma della scuola potrebbe arrivare in aula a
Montecitorio nella seconda settimana di febbraio, ha ricordato il
ministro Moratti. Ieri si è chiuso in commissione Cultura il dibattito
sul testo già approvato al Senato. La presentazione degli
emendamenti è stata fissata per martedì. E su uno di questi che
dovrebbe prevedere la delega al governo per la riforma dello stato
giuridico dei docenti, vale a dire l'insieme di norme che delineano
funzioni e profilo professionale degli insegnanti, è esplosa una
polemica. Da una parte i sindacati, che considerano questi punti
materia contrattuale, dall'altra le associazioni dei docenti che
puntano ad un futuro da professionisti.
Quale via scegliere per la revisione dello stato giuridico? Quella
legislativa, come presupporrebbe l'emendamento annunciato dal
relatore Angela Napoli (An), o quella del negoziato con i sindacati?
In quest'ultimo caso l'emendamento potrebbe essere sostituito da
un ordine del giorno o da una delega al governo per approfondire il
tema.
G. Ben.
Fonte: Corriere della Sera del 22 gennaio 2002