fierule.gif (1442 byte) LETTO PER VOI
SULLA RIFORMA DELLA SCUOLA  e riportato per intero perhè ritenuto di interesse.

N.191. Tempi stretti per la commissione sui cicli            2. Riforma: le ipotesi sul tavolo/1

da Tuttoscuola riceviamo....

  1. Tempi stretti per la commissione sui cicli

La commissione presieduta  da  Giuseppe  Bertagna  ha  completato  gli incontri con  gli  esperti  e  i  rappresentanti  dell'associazionismo
scolastico, e dovrebbe concludere i suoi lavori entro la  prima  meta'
di novembre.  Sembra  che  il  ministro  Moratti  abbia  chiesto  alla
commissione di accelerare al massimo  i  tempi,  anche  perche'  dalle scuole e dalle  famiglie  giungono  segnali  di  inquietudine  per  la perdurante    incertezza  sulle  prospettive.  E  lo  stesso  apparato
amministrativo centrale del  Ministero,  in  mancanza  di  indicazioni
operative legate ad un orizzonte strategico chiaramente  definito,  su
alcuni fronti gira a vuoto. Ma prima di stendere il  rapporto  finale,
la commissione intende acquisire anche il parere delle piu' importanti
riviste scolastiche, ai cui  direttori  e'  stato  inviato  in  questi
giorni un questionario, da riempire e  restituire  entro  la  fine  di
ottobre. Il rapporto dovrebbe quindi essere consegnato non piu'  tardi
del 15 novembre, e costituira' un importante elemento  di  riferimento
per le proposte che il  ministro  presentera'  agli  "Stati  generali"
della scuola.


2. Riforma: le ipotesi sul tavolo/1

In vista della stesura del rapporto finale, la commissione  sui  cicli
sta approfondendo alcuni importanti problemi, la cui soluzione  dovra'
essere trovata nel quadro degli indirizzi presentati dal  ministro  al
Parlamento nel mese di luglio. Vediamo quali sono i dossier aperti:
DURATA DEGLI STUDI: verrebbe confermata in 12 anni complessivi, ma con una scansione 8+4 in luogo di quella 7+5 prefigurata nella legge n. 30 sul riordino dei cicli. Occorre decidere se il ritorno alla scuola  di base di otto anni significa anche il ripristino dell'articolazione 5+3 (scuola primaria o elementare, e scuola media), oppure se si va  verso la predisposizione di un "ottennio"  unitario.Un  ulteriore  problema, che    incide  anch'esso  sulla  durata  degli  studi,  e'  costituito dall'ipotesi di considerare la frequenza  della  scuola  dell'infanzia triennale come "credito" da utilizzare  per  ridurre  di  un  anno  la durata complessiva degli studi (da 12 a  11).  E,  come  abbiamo  gia' riferito (v. "TuttoscuolaNEWS n. 13), non e' affatto  detto  che  tale "credito" possa essere speso per consentire l'iscrizione degli allievi al secondo anno della scuola di base, visto che la commissione  sembra preferire una formulazione piu' elastica.