N.12 Invio "Comunicato
stampa dal Ministero della Pubblica Istruzione"
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26 Aprile 2001
La rassegna stampa sulla scuola
Riordino dei cicli: per le elementari confermato il varo a
settembre2001
(Roma, 11 aprile 2001) Il Ministero della Pubblica Istruzione, a seguito
di notizie apparse sulla stampa, riconferma che in base a due diverse e
concordi risoluzioni parlamentari il processo di riordino dei cicli non può
non essere avviato per le prime classi della scuola di base a partire dal 1°
settembre 2001.
> Dunque, bambine e bambini che frequenteranno da settembre compiranno il
ciclo di base in sette anni, senza incontrare sul loro cammino il traumatico
passaggio dalle elementari alle medie.
E incontrando invece quella scuola a misura delle esigenze di tutte e tutti,
senza esclusioni e perdite, che il riordino avviato disegna: le esigenze di
apprendimenti più ricchi e articolati, effettivamente misurabili, e durevoli.
Il ministero e le nuove direzioni regionali stanno valutando con i
sindacati e hanno in gran parte già predisposto o stanno predisponendo le
condizioni migliori di risorse e organici perché la partenza del processo
di riforma avvenga, pur nella gradualità, nel modo migliore. A quelle
scuole che documentatamente si trovassero in difficoltà, la flessibilità
degli orari sancita dalle leggi di riforma e dall'autonomia dei singoli istituti
consentirà di procedere, per il primo anno, con un orario non di 30 ore, come
previsto in generale dalla legge di riordino, ma con un orario leggermente
inferiore, anche con le consuete 27 ore previste ora per la scuola elementare
tradizionale.
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, tenuto a dare un parere
non vincolante sullo schema di decreto per l'avvio del riordino dei cicli, ha
lavorato in modo concorde nel proporre
> emendamenti migliorativi al decreto e al documento sulle indicazioni
curricolari che lo accompagnano. In chiusura una parte dei consiglieri ha
ritenuto di potere e dovere esprimere una richiesta di rinvio
dell'attuazione del riordino dei cicli, in contrasto con le risoluzioni
parlamentari. In tale situazione hanno abbandonato la seduta molti consiglieri
e, fra questi, tutti i consiglieri rappresentanti di tutte le associazioni
professionali (AIMC, CIDI, UCIIM, Associazione nazionale dirigenti scolastici).
Un consigliere ha allora inutilmente chiesto la verifica del numero
legale, che non è stata concessa.
Altri consiglieri hanno chiesto poi formalmente al ministro una
valutazione della legittimità della mancata verifica del numero legale.
Effettivamente, come risulta dai verbali, alla votazione finale del parere hanno
partecipato soltanto 36 consiglieri su 73.
Il Ministro della Pubblica Istruzione, mentre si riserva le opportune
verifiche sulla regolarità della votazione, assicura che tutto è predisposto
per il regolare e graduale avvio del riordino dei cicli nella scuola di
base dal prossimo 1° settembre, tenendo conto degli elementi di diritto (leggi,
risoluzioni parlamentari) e di rilevanti elementi di fatto, in primo luogo del
consenso alla riforma espresso anche in Consiglio da tutte le associazioni
professionali di insegnanti e capi di istituto, oltre che da alcuni sindacati di
massima rappresentatività.
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