Articolo GAZZETTA DI PARMA del 01/10/2001
Sotto i ponti c'era di tutto |
Abbandonati nel greto materassi, ferri da stiro e bici |
Il tempo non ha certo
favorito il lavoro e l'affluenza dei volontari, ma nonostante l'umidità (e, a tratti, la
pioggia) anche per l'edizione 2001 «Puliamo il mondo», l'ormai tradizionale iniziativa
con cui Legambiente sensibilizza al rispetto della natura, ha fatto un bottino tutt'altro
che trascurabile: tantissime batterie d'auto, reti, materassi, pezzi di carrozzeria,
bottiglie, lattine, ferri da stiro, indumenti vari, stendibiancheria, gomme da bicicletta
e da automobile e chi più ne ha più ne metta. Teatro della manifestazione parmigiana, quest'anno, il tratto golenale compreso tra ponte Dattaro e ponte Stendhal, area di riequilibrio ecologico al centro di una recente convenzione tra il Comune di Parma e la stessa Legambiente: toccherà all'associazione ambientalista ripulirla e gestirla, facendola diventare un polmone verde accessibile al pubblico. «Quello di oggi è il primo atto concreto dopo la convenzione _ ha spiegato il segretario regionale di Legambiente Francesco Dradi. _ In questo primo periodo la zona sarà sottoposta a una serie di manutenzioni straordinarie che affideremo a persone specializzate, e in un secondo momento, verosimilmente con l'inizio del nuovo anno, potremo iniziare a studiare concretamente le priorità». L'obiettivo è favorire in loco lo sviluppo di biodiversità e rendere l'area protetta fruibile da parte di tutti: «Siamo alla ricerca di volontari _ ha continuato Dradi _ cerchiamo persone che ci diano una mano nella manutenzione ordinaria e che poi possano essere disponibili a stare in loco come punto di riferimento di Legambiente quando l'area sarà aperta». Ieri, dunque, una prima notevole ripulita. Cinque le squadre impegnate: una (formata per lo più dalle Guardie ecologiche volontarie di Legambiente) nella zona sotto ponte Stendhal, una seconda in missione al vicino canale scolmatore del Torrente Parma, una terza dedita allo sfalcio, una quarta al lavoro sul greto del torrente (dov'era ben visibile una bicicletta abbandonata) e una quinta itinerante, a disposizione di chi richiedeva rinforzi. Nel complesso il lavoro è stato intenso, e l'esercito verde di «Puliamo il mondo» non si è certo lasciato spaventare dalla pioggia caduta a intermittenza nel corso della mattinata: cappellini gialli e guanti bianchi da lavoro, a partire dalle 9 i volontari (una cinquantina) hanno riempito parecchi sacchi di immondizie di ogni tipo. Poco dopo l'avvio dei lavori ha fatto visita al «campo» la deputata diessina Carmen Motta, che ha sottolineato il suo appoggio a manifestazioni del genere: «Lo sviluppo sostenibile è questo _ ha affermato _ avere un'oasi da salvaguardare e rispettare proprio come insegna a fare Legambiente, forza concreta e pragmatica alla quale mi sento vicina». «Noi _ ha ribadito Dradi _ vogliamo dare l'esempio: mostrare che un altro mondo è possibile, ecco il nostro messaggio». L.O. |