Teano, ricordato il celebre incontro

Alle celebrazioni per il 135° anniversario

era  presente anche il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra

 

Ricordato l’incontro di Teano tra

Garibaldi e Vittorio Emanuele

     Organizzate dal comune di Teano, dal Circolo Culturale « Unità d’Italia» e dalla Biblioteca Storica Regina Margherita, si sono svolte le manifestazioni culturali e patriottiche per il 135° anniversario dell’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II (il 26 ottobre 1860). Le celebrazioni hanno avuto inizio nella Sala Consiliare del  Municipio di Teano con un interessante convegno sul tema « Incontro di Teano: Italia Unita, Europa Unita». Sono stati chiamati alla trattazione tre dei maggiori studiosi di storia garibaldina: il prof. Aniello Gentile (Unità d’Italia nella letteratura risorgimentale), l’avv. Nino d’Ambra (Garibaldi a Napoli) e il prof. Aldo Alessandro Mola (Incontro di Teano: vera svolta della Storia d’Italia)

   Dopo il saluto del sindaco di Teano e dei Rappresentanti delle Associazioni organizzatrici, i tre relatori hanno ampiamente illustrate i temi di loro pertinenza -a volte con episodi completamente inediti- soffermandosi sui valori di unità e di solidarietà scaturenti da una memoria storica così ricca e pregna di idealità, ricevendo unanime consenso dei presenti.

   Con la costante presenza delle Autorità Civili e Militari, le manifestazioni si sono variamente articolate. Fra l’altro, è stata celebrata una messa solenne nella Cattedrale di Toano da M.S.E il Vescovo Francesco Tommasiello che, nella sua omelia, ha approfondito con acume del come nella comunità e nella solidarietà i fini religiosi e quelli civili siano inscindibili. Inoltre un grande corteo si è recato a deporre una corona di alloro al Monumento dello storico incontro, dove sono state pronunziate le allocuzioni delle autorità ed è stata data lettura dei messaggi dei discendenti di Casa Savoia, del Conte di Cavour e del Generale Garibaldi.    La prof.ssa Gemma d’Ambra, nella qualità di segretario generale del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, ha letto il messaggio a lei affidato da Giuseppe Garibaldi jr., unico discendente maschio della celebre coppia Anita e Giuseppe.    I concerti della Fanfara dell’ Arma dei Carabinieri, di quella dei bersaglieri e della Banda Nazionale della Marina Militare, sono stati la degna cornice delle importanti celebrazioni.

   Ma il momento più toccante ed emotivamente coinvolgente è stato quando- con grande maestrìa e partecipazione- la fanfara della 8° Brigata «Garibaldi» di Caserta ha suonato il famoso Inno di Garibaldi (Si scopron le Tombe) , subito dopo la deposizione di una corona di alloro sulla lapide che ricorda la sconfitta dell’ultimo drappello borbonico a S. Giuliano di Teano

   Complimenti a tutti gli organizzatori e sostenitori dell’iniziativa. Di seguito, Il messaggio di Giuseppe Garibaldi jr. in occasione del 135° anniversario dello storico incontro di Teano tra Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi. 

  OGGI GARIBALDI NON TORNEREBBE:

« Sono veramente dispiaciuto di non poter essere presente in occasione di questo vostro incontro in ricordo di un indimenticabile vicenda risorgimentale. Questi sacri luoghi legati a tale memoria, potrebbero oggi simboleggiare o significare, un altro incontro atteso, l’incontro tra le genti. La vera stretta di mano tra nuovi e sani uomini del sud e nuovi e sani uomini del nord. « A dispetto di recenti e sempre più patetiche teorie politiche, se anch’io ho ben capito il vero significato dei più autentici messaggi lasciato dal mio illustre antenato, è proprio l’ora di far nascere gli italiani nuovi, gli uomini per i quali gli ideali di vita veri, sono quegli stessi che Garibaldi scrisse non con la sciabola,  ma con l’animo, con l’intelligenza, l’impegno e la coerenza. Perché si tratta di valori inalienabili per uomini di qualsiasi parte del mondo, valore strettamente legati alla pacifica sopravvivenza nel progresso e nella civiltà.

 « La nuova schietta, autentica stretta di mano, dovrebbe consistere a mio avviso, in un patto tra gentiluomini  per guerreggiare pacificamente ma con grande determinazione, le nuove battaglie per la giustizia sociale, per la convivenza civile nel rispetto della vita umana, delle persone. Per il rispetto dei più anziani nei confronti delle più giovani generazioni, di quello dei giovani verso gli anziani. Per il rispetto di un mondo, quello della natura in enorme e tragico pericolo, cominciando ad occuparsi del più piccolo avvenimento che circonda la vita di ogni cittadino del duemila.« Già perché tra quattro siamo nel duemila, e potrebbe sembrare di averne ancora bisogno, di un Garibaldi. No, oggi Garibaldi non tornerebbe più, lui la sua parte l’ha fatta a suo tempo. Oggi tocca a noi. Il ricordo deve essere un grande stimolo e che lo sia, ognuno può essere un buon garibaldino, con un po’ di buona volontà. Un esercito di onesti e di entusiasti, che proprio da queste vivissime terre, può diventare un esercito travolgente non di mille ma di centinaia di migliaia di garibaldini di una nuova operosa, verde, azzurra, incantata bella Italia». – Giuseppe Garibaldi jr.   

  NELLA FOTO L’avv. Nino d’Ambra, presidente dell’omonimo Centro studi ed autore della monumentale biografia dell’ “ Eroe dei due mondi”, con Giuseppe Garibaldi jr.

                                                                            Caterina Sepe

                    (quotidiano “Il Golfo”, 31 ottobre 1995, pag.16)