Lello Mendella storico: notizie essenziali.
Foto giovanile del prof. Lello Mendella |
L’avv. Nino d’Ambra ha narrato anche la vicenda del bandito Giosafatte Tallarico.
Indubbiamente la trovata più originale di questo settembre
vacanziero ischitano l’ha avuta l’Amministrazione Comunale di Lacco Ameno
con l’introdurre negli “Incontri nel verde ‘98”, una serata dedicata
esclusivamente alla storia e alla cultura.
Serata particolarmente apprezzata da un turismo colto che ha molto gradito
essere introdotto nella storia, nel folklore e nella sensibilità poetica del
paese che li ospita. Presenti alla manifestazione anche alcuni docenti
universitari del nord che il giorno dopo hanno preso contatto con il “Centro
di Ricerche Storiche d’Ambra”, che il Comune di Lacco Ameno – a mezzo del
solerte assessore avv. Antonio Trani – aveva invitato ad organizzare la serata
di cultura;
cosa già positivamente e ampiamente sperimentata
nell’estate del 1996 su Palazzo Reale di Ischia (con 2500 visitatori in due
mesi), quando l’accoglienza in tale sito storico non era imbrigliata da tanti
legacci burocratici che hanno creato grande disappunto nella popolazione
ischitana, tanto che da alcuni anni si è parlato di riprendere il discorso
sulla sdemanializzazione, discorso sospeso per l’apertura e la lungiveggenza
dell’ex comandante colonnello Ettore Cozzi, che aveva anche istituito il
premio “Francesco Buonocore” da assegnare a chi avesse meglio, nella
stagione, animato culturalmente gli storici siti di Palazzo Reale. Premio
assegnato quell’anno, ovviamente, all’avv. Nino d’Ambra con la frase
“Insieme con la storia”.
Ma ritorniamo alla bella serata culturale di Lacco Ameno. Introdotta da una
breve ma efficace allocuzione dell’assessore alla cultura avv. Trani, la
parola è poi passata al “regista” lo storico avv. Nino d’Ambra,
presidente del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, che ha esordito spiegando
i motivi del come sia importante che chiunque visiti l’Isola d’Ischia abbia
la possibilità di conoscere più da vicino la storia e la cultura del posto
dove soggiorna; anche per questo ha sottolineato di aver messo a disposizione
del pubblico, da circa trent’anni, la Biblioteca del Centro Ricerche d’Ambra
(gratuitamente), ricca di diecimila volumi e di circa seimila documenti.
Il conferenziere ha continuato parlando, con dovizia di particolari, delle
origini di Lacco Ameno, della colonizzazione greco-euboica, del come la cultura
europea trova la sua genesi in un piccolo paese come Lacco Ameno e del come
l’imminente (?)apertura alla fruizione pubblica del Museo di Villa Arbusto,
con i suoi diecimila reperti di quell’epoca storica, avrà una risonanza
culturale planetaria.
L’avv. d’Ambra ha raccontato altresì del viaggio
organizzato nel 1984 dal Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, alla riscoperta
delle proprie radici storiche in quell’isola d’Eubea in Grecia, da dove
(dalle città di Calcide e di Eretria) partirono le prime navi di coloni alla
volta dell’isola d’Ischia e di come fu commovente ed entusiasmante
l’incontro con le popolazioni locali e le Autorità, che stanno ancora
aspettando, dal 1984, l’invito per presenziare all’apertura del Museo di
Villa Arbusto, che già allora sembrava imminente!
L’oratore ha ricordato anche l’opera di cultura del prof. Vincenzo Mennella
(1923-1995), Sindaco per tanti anni e Presidente del XXIV Distretto Scolastico
delle Isole d’Ischia e Procida, e del prof. Umberto Patalano (1911-1990),
poeta, di cui l’attore Salvatore Ronca ha letto alcune poesie con grande
bravura ed efficacia. Subito dopo hanno declamato le loro bellissime
composizioni poetiche i poeti (tutti super-premiati in passato con prestigiosi
premi letterari): Pasquale Balestriere, Caterina Iacono e Nunzia Migliaccio (fra
i migliori artisti dei cosiddetti “poeti di Palazzo Reale”). Anche la
Presidente della FIDAPA di Ischia, Caterina Mazzella Cesaro, con la sensibilità
che le è propria, ha accettato l’invito del Centro di Ricerche Storiche
d’Ambra, e ha letto con bravura, alcune poesie su Ischia vivificate dalla sua
voce calda e suadente. Tutti ascoltati, con grande attenzione, dal folto
pubblico presente che non è stato avaro di prolungati applausi.
Valorizzare la memoria storica
Lo storico d’Ambra – che tanti saggi e libri ha scritto
soprattutto sulla storia dell’Isola d’Ischia – ha illustrato ulteriori
momenti del passato di Lacco Ameno e dell’Isola in generale: dalla setta
carbonara lacchese Ambizione Calpestata, la più numerosa di quelle operanti
nelle isole di Ischia e di Procida tra il 1820 e il 1824, con 75 iscritti
ufficiali; alla storia di Villa Arbusto con le presenze più significative del
secolo scorso, come l’avv. Saverio Biondi, patriota della Repubblica
Napoletana del 1799 ed il grande storico tedesco Karl Julius Beloch che da
giovane iniziò, con grande rigore scientifico, lo studio sistematico delle zone
archeologiche di Lacco Ameno. Delle sue scoperte resta, fra l’altro, il
celebre libro Campanien (pubblicato in tedesco nel 1890 e solamente piuttosto di
recente, nel 1989, è stato tradotto in italiano e pubblicato da “Bibliopolis”),
che è uno dei pilastri fondamentali per chi voglia addentrarsi in seri studi
storico-archeologici dell’antica Pithecusa.
Ma l’intervento più coinvolgente e passionale di Nino d’Ambra è stato
quanto ha raccontato, con molta suadenza e partecipazione, dell’idillio di
Michele Bakunin a Villa Arbusto, nel 1867, con la principessa russa
Z.S.Oboleskaja, e di come l’amore tra i due non ostacolò ma vivificò le sue
famose scelte di carattere politico-sociale, complici i roseti e gli stupendi
tramonti di Villa Arbusto.
La serata si chiudeva con un altro scoop: la vicenda del bandito calabrese Giosafatte Tallarico che, per difendersi, tagliò la testa del collo di un macellaio di Lacco Ameno che più volte l’aveva sfidato e insultato. Era presente, fra il numeroso pubblico accorso, proprio l’ultima discendente del bandito calabrese, l’ins. Titina Tallarico, che con molto spirito si è voluta, con gli altri, congratulare con l’avv. d’Ambra, che ha abbracciato al termine della serata.
Una precisazione finale è d’obbligo. Sono oltre venti anni
che l’avv. d’Ambra sta insistendo con il suo Centro Storico sulla necessità
della valorizzazione della memoria storica dell’Isola d’Ischia e del
Meridione. Finalmente quest’anno alcune amministrazioni comunali, con concrete
iniziative, hanno cominciato a prendere atto di questa necessità culturale, per
primo il Comune di Forio che ha fatto tesoro delle ricerche storiche e delle
insistenze dell'avv. d’Ambra. Infatti, anche se indispensabili, non sono
sufficienti le pur numerose iniziative di enti e associazioni culturali private.
Il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra da circa trent’anni va organizzando
manifestazioni per stimolare negli ischitani la sensibilità storica del loro
passato che ha, indubbiamente, momenti di gloria e momenti di cui vergognarsi,
ma <<la coltivazione della propria memoria storica dà la misura della
civiltà di un popolo>>, ha giustamente detto Nino d’Ambra durante
l’incontro.
Non si può dimenticare, fra l’altro, la storia di Forio attraverso i suoi
personaggi famosi, organizzata nel 1978 dal benemerito “Centro Ricerche
Storiche d’Ambra” nel salone delle Conferenze dell’allora “Circolo
Nautico”, sui pittori Cesare Calise e Alfonso Di Spigna e sui francescani P.
Giuseppe da Forio e P. Onorato Carcaterra, vescovo e Custode di Terra Santa a
Gerusalemme nel 1913, con conferenze, dibattiti e allestimento di una mostra di
documenti per lo più inediti. Erano presenti allora, fra gli altri, oltre ad
autorità locali e provinciali, l’avv. Vittorio Morgera, direttore del
Poligrafico di Stato e il Vescovo di Ischia S.E. Diego Parodi, il quale volle
esaminare alcuni documenti sul Custode di Terra Santa, nella sua accesa polemica
con la Santa Sede.
Il meeting culturale si è svolto nella suggestiva cornice del Parco Pignatiello dell’Albergo Reginella di Lacco Ameno, con la squisita assistenza del Direttore Colella e dei suoi collaboratori.
(Anna Maria Sepe, quotidiano Il Golfo del 16 settembre 1998, pag. 13).